Il numero 18 di Inland dedicato alla Rote Armee Fraktion
Il 18esimo numero della rivista racconta del panorama audiovisivo figlio del clima ostile del secondo dopoguerra in Germania, quindi le attività del gruppo RAF. Edito da Bietti
Il diciottesimo volume della rivista Inland. Quaderni di cinema, edita da Bietti, è dedicato al mondo politico e sociale della Germania negli anni compresi tra il 1970 e il 1998, quindi al panorama audiovisivo che racconta l’influenza del gruppo eversivo della RAF (Rote Armee Fraktion). Oltre all’omonimo film del 2008 di Uli Edel, La banda Baader Meinhof, esistono molte altre opere – film di finzione, documentari, reportage, telegiornali, video-interviste, filmati in presa diretta – distribuite internazionalmente o solo in Germania, note o dimenticate, realizzate da cineasti acclamati come Margarethe von Trotta, Volker Schlöndorff e Rainer Werner Fassbinder. Questo è il primo volume al mondo interamente dedicato all’esplorazione di questo tema.
La RAF è stato uno dei gruppi di lotta armata di estrema sinistra, tra i più violenti nel secondo dopoguerra. Nasce in Germania Ovest nel 1970, fondato a Andreas Baader, Ulrike Meinhof, Gudrun Ensslin e Horst Mahler, fu attivo fino al 1993 e formalmente disciolto nel 1998. Tra le molte operazioni terroristiche portate avanti negli anni, il gruppo segna la sua definitiva affermazione nell’autunno del 1977, anno che poi passerà alla storia con il nome di “autunno tedesco”. Nell’accostamento degli ideali, la RAF è assimilabile alle Brigate Rosse, che operavano negli stessi anni con modalità e intenzioni parecchio affini al gruppo tedesco.
Tra le firme presenti in questo numero di Inland: Raffaele Meale, Matteo Berardini, Sergio Sozzo, Ilaria Floreano. La cura editoriale è di Claudio Bartolini.
INLAND. Quaderni di cinema #18 Rote Armee Fraktion
AA.VV
384 pag.
Prezzo 20,00€
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