Il nuovo Eastwood su Cahiers du Cinéma
Da Eastwood, Fargeat e Cuarón, al trio di autori amato dai Cahiers, Kaurismäki, Costa ed Erice. Passando per il ruolo dei produttori e dell’AI nel cinema d’oggi. Il nuovo numero è ora disponibile
Come lavorano oggi i produttori cinematografici in Francia? Come viene praticata questa professione, che è oggetto di fantasie, in un momento di cambiamenti portati dal MeToo, dal crescente utilizzo dell’AI e dall’evoluzione dei vari “sportelli” di finanziamento? A queste e molte altre domande, attraverso tavole rotonde, interviste, inchieste e articoli d’approfondimento, tenta di rispondere il numero 814 dei Cahiers du Cinéma, in edicola dai primi di novembre e acquistabile QUI in formato elettronico.
Passando per Giurato numero 2, il nuovo e atteso film da regista di Clint Eastwood, The Substance di Coralie Fargeat e la serie evento di Alfonso Cuarón, Disclaimer, il n° 814 dei Cahiers du Cinéma si apre all’insegna del viaggio, sia che si tratti di un’architettura temporale complessa (Grand Tour, accompagnato da un’intervista a Miguel Gomes), sia che si svolga il più vicino possibile a un doloroso evento attuale (Viaggio a Gaza e Nessun’altra terra).
Interrompendosi poi in occasione di un denso approfondimento su un trio di cineasti particolarmente amati dai Cahiers: Aki Kaurismäki, Pedro Costa e Víctor Erice. A concludere una lunga intervista ad Apichatpong Weerasethakul, autore tra i numerosi altri di Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti, Cemetery of Splendour e Memoria.
QUI un’anteprima digitale del nuovo numero.