Che Francis Ford Coppola sia ossessionato dalla forma dei suoi film e che torni periodicamente in sala di montaggio, limando compulsivamente tutto ciò che c’è da limare, non è certo un mistero. Quella fascinazione per la non-finitezza di cui parlavamo tempo fa a proposito dell’ultima versione di Apocalypse Now sembra appartenergli ontologicamente. Non è difficile immaginare dunque che in occasione dei trent’anni di compleanno de Il Padrino – Parte III (il film uscì negli Stati Uniti il giorno di Natale del 1990) il regista abbia deciso di rimetter mano all’opera meno riuscita della saga per regalarne al pubblico una nuova versione restaurata e completa di un nuovo inizio, un nuovo finale e persino di un nuovo titolo: Il Padrino Coda: La morte di Michael Corleone. 

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Il film, lungo solo pochi minuti in più rispetto all’originale, tre ad esser precisi, ma molto differente per quanto concerne il montaggio, è da ieri disponibile in Italia in versione Blu-ray grazie a Universal Pictures Home Entertainement, e comprende un’introduzione di Coppola. Lo stesso regista si era infatti dichiarato a più riprese insoddisfatto della resa ‘finale’ dell’opera, come si legge da questa intervista rilasciata al Corriere della Sera: «Ho sentito che la storia era troppo lunga. Uno dei problemi del montaggio precedente è che molte persone non capivano quale fosse davvero il nocciolo della questione. Così ho pensato di cominciare la narrazione con un accordo comprensibile al pubblico». Senza dimenticare poi che questa riedizione, meticolosamente restaurata con la supervisione di American Zoetrope e Paramount Pictures, è anche e soprattutto un omaggio a Mario Puzo, autore del testo dedicato all’epopea della famiglia Corleone, morto nel 1999.

Che sia la parola fine da apporre a questa saga come il nuovo titolo lascerebbe intuire? Coppola resta laconico ma non esclude la possibilità di un quarto film, anche non diretto da lui: «Il titolo non è Coda, ma Coda – The Death of Michael Corleone. E in termini musicali una coda è sì una parte, ma che riassume la composizione. Per me, questa Coda conclude il mio lavoro su Il padrino, ma non sono io a possederne i diritti ed è possibile si facciano altri adattamenti del meraviglioso libro di Mario Puzo».

O forse, più che un quarto film dovremmo aspettarci un nuovo, ulteriore cut, a coronare l’infaticabile abilità ‘combinatoria’ del signor Francis Ford Coppola.

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