Il principe di Roma, di Edoardo Falcone

Tratto da Canto di Natale di Dickens, ha un repertorio infinito di battute per attenuare l’aspetto drammatico della storia. Forse poteva essere più curato ma è comunque divertente. Grand Public

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Edoardo Falcone rinnova il sodalizio artistico con Marco Giallini dopo Se Dio vuole e Io sono Babbo Natale, adattando liberamente ai toni della commedia Canto di Natale, il famosissimo racconto di Charles Dickens. Bartolomeo (Giallini) è un uomo ricco che è in procinto di sposarsi con la giovane figlia di un nobile pieno di debiti, interpretato da Sergio Rubini, per ereditarne i titoli ed il lignaggio. Non si accorge, perché troppo preoccupato dall’ambizione, di tutte le cose belle di cui è circondato. Si impone di rifiutare le attenzioni sincere di Teta (Giulia Bevilacqua), la sua governante per cui nutre affetto ma continua a trattare come una serva, e si dimostra avido e  meschino quando si tratta di aiutare qualcuno in difficoltà. Fino  alla notte che cambierà la sua vita. Un misterioso incontro metterà sulla sua strada alcuni dei personaggi più illustri di Roma, Beatrice Cenci (Denise Tantucci), Giordano Bruno (Filippo Timi) e papa Borgia (Giuseppe Battiston), per accompagnarlo, tra sogno e realtà, nel passato, nel presente e nel futuro della sua vita, e fargli finalmente aprire gli occhi.

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Grazie alla struttura granitica del racconto originale, che assicura la solidità della narrazione, il regista può in tranquillità occuparsi del terreno a lui più congeniale, quello della messinscena scherzosa. Il materiale da cui attingere, cioè il dialetto romano, gli offre un repertorio pressoché infinito di battute, e lui si appoggia sulla risata per attenuare l’aspetto drammatico della storia. Ed il film funziona bene anche sul lato della recitazione, aiutato dal ricorso nella selezione degli attori di dare particolare attenzione al dato territoriale, tutti espressione, Giallini in primis, di una genuina romanità. L’obiettivo di costruire qualcosa di divertente è certamente raggiunto, forse un’adesione meno spostata verso il genere comico ed una maggiore ricerca estetica e fotografica avrebbero alzato l’asticella verso l’alto. E nel silenzio di una sala buia oltre alle molte risate si sarebbe sbriciolata anche qualche lacrima.

 

Regia: Edoardo Falcone
Interpreti: Marco Giallini, Giulia Bevilacqua, Filippo Timi, Sergio Rubini, Denise Tantucci, Antonio Bannò, Andrea Sartoretti, Liliana Bottone, Giuseppe Battiston, Massimo De Lorenzo
Distribuzione: Lucky Red
Durata: 92′
Origine: Italia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
Sending
Il voto dei lettori
2.73 (15 voti)
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