Il richiamo della foresta 3D

di Richard Gabai

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Il richiamo della foresta 3D


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Call of the wild

 

Interpreti: Christopher Lloyd, Ariel Gade, Veronica Cartwright, Wes Studi, Jaleel White
Origine: USA 2009
Distribuzione: Moviemax
Durata: 87'

 



La capricciosa e viziata Ryann (Ariel Gade – Dark Water, Aliens vs Predator – Requiem, Envy) lascia Boston, dove vive coi genitori, per trascorrere alcune settimane a casa del nonno Bill (Christopher Lloyd – Ritorno al futuro, Chi ha incastrato Roger Rabbit, La famiglia Addams, Man on the Moon, Essere o non essere) sulle montagne, in una piccola cittadina del Montana. La ragazzina stenta ad ambientarsi, fino a quando non s'imbatte in un cane ferito, un husky incrociato con un lupo selvatico. Tra i due nasce un rapporto speciale e Ryann, dopo averlo curato, vorrebbe farlo partire con sé, ma il nonno sa che l'animale non potrebbe mai abituarsi alla vita di città e che la natura e l'istinto selvaggio avrebbero sempre il sopravvento. Per cercare di far comprendere la situazione alla nipote, Bill le legge “Il richiamo della foresta” di Jack London, con però l'unico risultato di far chiamare il cane Buck, come il protagonista del libro. I problemi aumentano quando spunta fuori una persona che sostiene di esserne il padrone e sarà l'esito di una gara di slitte a decretare chi tra i due litiganti potrà tenerlo.

 

Il regista e attore, Richard Gabai (Popstar, Un'estate a tutto gas, Gioco di squadra, Squadra di ciclisti, American Animals – La rivolta dei Nerds), sentiva la necessità di girare il film con la tecnologia 3D, anche se tutti pensavano – e non senza ragione – che fosse un pazzo a volerlo a fare. «Sentivo» dice in un'intervista «che non era possibile cogliere la bellezza del paesaggio o l’eccitazione di una corsa di cani da slitta in 2D – bisognava trovare una soluzione. Allora non c’erano impianti di montaggio 3D in affitto ed il nostro budget da indipendenti non ci permetteva di avere accesso a nessuna delle grandi compagnie in circolazione. Ho letteralmente trovato il mio partner per il 3D, la 20 Century 3D, su internet. Loro avevano sede a New York, io a Los Angeles. Abbiamo parlato una paio di volte al telefono, ci siamo incontrati una volta a LA e ci siamo realmente conosciuti tra le polari temperature del selvaggio Montana. Era già una sfida girare un film al gelo e con la neve, lavorare con bambini ed animali, ma non avremmo avuto lo stesso film se non avessimo usato la tecnologia 3D. “Il Richiamo della Foresta 3D” è il primo film tutto live action in 3D; non ci sono effetti speciali o immagini create al computer, tutto è reale».

 

(A.M.)

 

 

 

 

 

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