Il serbo "Parada" vince il 18° Medfilm Festival

Menzione speciale al marocchino Boiling Dreams

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una scena di ParadaSi è conclusa oggi a Roma, la diciottesima edizione del MedFilm Festival, iniziata lo scorso 19 ottobre, la  più antica kermesse cinematografica della Capitale, fondata e diretta da Ginella Vocca, che ha rinnovato l’appuntamento con i protagonisti del Cinema del Mediterraneo.

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Di seguito tutti i premi della 18a edizione

CONCORSO UFFICIALE Premio Amore e Psiche

La Giuria composta da: Maurizio Caprara (giornalista), Ivan Cotroneo (scrittore, sceneggiatore, regista), Carlo Freccero (autore televisivo, esperto di comunicazione), Carlotta Natoli (attrice), Vania Traxler (distributrice), Carlo Valeri (critico cinematografico) ha assegnato i seguenti Premi:


Premio Amore e Psiche al miglior lungometraggio a PARADA, di Srdjan Drajojevic (Serbia, Croazia, Macedonia, Slovenia) per l’originale rappresentazione dell’incrocio di scontri di civiltà e culture che ha attraversato i paesi dell’ex Yugoslavia negli ultimi due decenni. Attraverso lo strumento dell’ironia offre una via possibile per contribuire a superare i pregiudizi verso l’altro.

 

Menzione Speciale al film BOILING DREAMS (Shi Ghadi Shi Jay), di Hakim Belabbes (Marocco) per avere raccontato l’ecatombe -troppe volte rimossa- di tanti migranti che provano ad attraversare il Mediterraneo. Nell’adottare il punto di vista di una moglie e madre, descrivendone un’attesa capace di far bollire i sogni, il film riduce l’ombra su una parte di realtà circondata da indifferenza

 

Riconoscimento Espressione Artistica all’attrice ADILA BENDIMERAD, protagonista del film LE REPENTI di Merzak Allouache (Algeria, Francia) per la sua intensa interpretazione costruita come un crescendo musicale, dal pianissimo al fortissimo, senza mai perdere in credibilità.

 

La Giuria ha deciso di assegnare un Riconoscimento Speciale al film LE COSE BELLE, di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno (Italia) per il talento degli autoriprofuso in un opera che parte dal documentario e la trasforma in un laboratorio di conoscenze e di storia. Nella Napoli piena di speranza del 1999 e in quella paralizzata di dieci anni dopo il film è un reality di quattro vite immobili.

 


CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI Premio Open Eyes

La Giuria composta da: Erika Manoni (montatrice, regista), Jonathan Nossiter (regista); Costanza Quatriglio (regista) ha assegnato il Premio Open Eyes ex-aequo ai migliori documentari: SOLDIER / CITIZEN, di Silvina Landsmann (Israele) e LES INVISIBLES, di Sébastien Lifshitz (Francia).Questa la motivazione della giuria: Due film coraggiosi, molto diversi stilisticamente, che affrontano con la sottigliezza di uno sguardo sempre sorprendente, realtà piene di pregiudizi e sofferenza. 

 

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