“Per Exotica, ho voluto dare al film la struttura di uno striptease, che rivelasse gradualmente un “caricamento emozionale” della storia. I personaggi nel film si muovono secondo una serie di rituali e routines che definiscono la loro solitudine e il loro senso di disperazione. A volte queste attività possono sembrare perverse o assurde, per il modo in cui le persone trasformano il loro dolore in miti e leggende autocostruiti. […] Per me, la definizione più ovvia di esotico è ciò che trascende la nostra esperienza immediata. Ma infine, ciò che guida realmente il film è l’esotismo che sentiamo attraversare la nostra stessa esperienza, che mira a ciò che la nostra memoria, e alla nostra relazione con le cose, che più ci sono vicine, più diventano esotiche. […] Questo è uno dei motivi principali del film: cos’è naturale? L’acquario: è un piccolo contenitore del mondo di natura, ma solo finchè qualcuno si occupa della sua manutenzione”

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Atom Egoyan

[intervista di Cynthia Fuchs, Philadelphia City Paper]

Mi è giunta voce di un uomo

che parla in modo così magnifico

che se solo pronuncia il loro nome

le donne gli si offrono.

Se sto muto di fronte al tuo corpo

mentre il silenzio sboccia come tumori sulle nostre labbra

è perché odo un uomo salire le scale

e schiarirsi la gola fuori dalla nostra porta.

Poem – Leonard Cohen, Stranger Music (Baldini e Castoldi,'95)

Due estratti da Exotica di Atom Egoyan (1994)

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