"Immaturi – Il viaggio", di Paolo Genovese
Dalla notte prima degli esami a quella dopo, i liceali degli anni ’80 di Fausto Brizzi e la loro versione (im)matura raccontata da Paolo Genovese hanno un’analoga capacità di tratteggiare caratteri subito familiari, simpatici, come non accadeva dalle commedie del decennio a cui entrambi gli autori si richiamano esplicitamente. Sull'onda del "nostalgia movie" Genovese dà vita a una commedia sentimentale che entra in rapporto dialettico con l'episodio precedente, rifefinendo equilibri e bilanciando un registro comico affidato a Bova/Memphis/Mattioli con quello più intimo dei bravi Kessisoglu e Caprioli

Intanto per un’analoga capacità di tratteggiare caratteri subito familiari, simpatici, come forse non accadeva dalle commedie di quel decennio a cui entrambi i film – e gli autori – si richiamano esplicitamente.
Con le spensierate comitive vanziniane dei Sapore di mare le opere di Brizzi e Genovese condividono quella medesima natura di “nostalgia movie”, che l’ondata natalizia ha riportato prepotentemente in auge, dalle rêverie alleniane, al ritorno a Cortina dei fratelli Vanzina.
E se la commedia di Brizzi si immergeva completamente nel vintage, Genovese convive col desiderio di recuperare quegli anni e l’impossibilità di farlo davvero. Immaturi – Il viaggio sembra vivere nel passato forse ancor più del primo film, costruito com’è attorno a un evento “fantasma”, quel viaggio punto limite dell’adolescenza mai vissuto e quindi motore scatenante di una serie di alternative su scelte esistenziali.
Superato il tema della maturità scolastica, con un iter in un certo senso obbligato di situazioni e battute, Genovese può utilizzare i suoi ex liceali per una commedia sentimentale corale avvicinandosi – nuovamente – ai progetti di Brizzi, alle ronde amorose che vedono maschi e femmine su schieramenti opposti.

In mezzo ci sono le avventure semiserie di Luca Bizzarri, sempre alle prese con bugie e vite “alternative” e i non detti della coppia tra tradimenti e perdoni che incrociano le traiettorie di Memphis-Bobulova e Bova-Ranieri, raccontati con una scrittura sempre attenta alla leggerezza ma non banale, anche grazie alla perfetta integrazione del gruppo di interpreti, davvero coinvolgenti nel dar vita a un air de famille necessaria all’operazione nostalgia di Genovese.
Regia: Paolo Genovese
Interpreti: Raoul Bova, Ricky Memphis, Ambra Angiolini, Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu, Barbora Bobulova, Anita Caprioli, Luisa Ranieri, Maurizio Mattioli
Origine: Italia, 2012
Distribuzione: Medusa
Durata: 100'