In Darkness di Agnieszka Holland, da gennaio in Italia. Foto e trailer

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Sbarca anche nelle sale il prossimo 24 gennaio il nuovo film di Agnieszka Holland, ambientato nella Polonia occupata dalle forze naziste: In Darkness. La sceneggiatura di si basa sul libro del 1991 In The Sewers of Lvov, scritto da Robert Marshall.

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In Darkness di Agnieszka Holland, da gennaio in Italia. Foto e trailer

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Sbarca anche nelle sale italiane il nuovo film di Agnieszka Holland, ambientato nella Polonia occupata dalle forze naziste: In Darkness.

La sceneggiatura di si basa sul libro del 1991 In The Sewers of Lvov, scritto da Robert Marshall, senior producer BBC e già autore di All the King's Men e Tempesta dall'Est. In Darkness è la storia di Leopold, ladruncolo e operaio del sistema fognario, che accetta di nascondere sottoterra un gruppo di ebrei del ghetto di Lvov, in cambio di denaro. L'accordo economico prenderà una piega imprevista, così come le ragioni di Leopold per strappare i sopravvissuti alla caccia dei nazisti.

Una scena di In Darkness di Agnieszka HollandLa regista polacca, autrice di Europa Europa, Il giardino segreto, Julie Walking Home, Copying Beethoven, ultimamente impegnata in serie tv come  Treme e The Killing, ammette che sono stati già scritti molti libri e girati molti film sull'Olocausto.
"Ma a mio parere il mistero principale non è stato ancora risolto. Come è stato possibile che avvenisse questo crimine (i cui echi si continuano ad avvertire in diversi posti del mondo, dal Ruanda alla Bosnia)? Questi eventi rappresentano un'eccezione nella storia dell'uomo o rivelano una profonda, oscura verità sulla nostra natura?"

Secondo la Holland, questo particolare momento storico racchiude una incredibile varietà di storie, che rivelano insieme "il meglio e il peggio della natura umana" e un'ambiguità di fondo che si raccoglie sempre all'ombra di ogni scelta o dramma morale. A partire dal protagonista, interpretato da Robert Wi?ckiewicz (attore in diverse produzioni polacche sia cinematografiche che televisive):

"Apparentemente è un buon padre di famiglia, ma è anche un ladro e un truffatore, al tempo stesso devoto e immorale, forse un uomo normale che vive in tempi terribili. Durante il film, Leopold cresce in molti modi come un essere umano. Non c'è niente di facile o sentimentale nel suo viaggio. Ed è per questo che è affascinante. Tra gli ebrei che mette in salvo non ci sono angeli. Paura ed egoismo, misti alle terribili circostanze, rendono complessi gli uomini, a volte trasformandoli in esseri insopportabili. Ma sono vivi e reali, e le loro imperfezioni danno voce a una rivendicazione del diritto alla vita ben più forte di una visione idealizzata di vittima".

Una scena di In Darkness di Agnieszka HollandDal punto di vista tecnico, la Holland afferma che ha affrontato una sfida estremamente eccitante nel rappresentare un vero e proprio regno sotterraneo, immerso nel buio, nel puzzo, nell'umido e nell'isolamento, e nel fare in modo che lo spettatore potesse provare quasi fisicamente la sensazione di trovarsi prigioniero con i protagonisti.

"Agnieszka mi ha detto: questo film deve durare" ricorda il montatore, Michal Czarnecki. "Volevamo che il pubblico sentisse il passaggio del tempo, l'oscurità e la claustrofobia, e immaginasse cosa significa vivere nelle fogne per un intero anno".

Anche la direttrice della fotografia, Jolanta Dylewska, premiata per il suo lavoro ai Polish Awards, si è concentrata sul contrasto tra buio e luce, utilizzando le tenebre come metafora della lotta per la sopravvivenza durante il controllo nazista; così come il production designer Erwin Prib, che sottolinea il suo lavoro per rappresentare le stesse fogne come un luogo ambiguo, "al contempo un rifugio e una trappola mortale". Un'altra sfida tecnica prima che artistica, per cui la produzione ha studiato e visitato alcuni sistemi fognari a Berlino, Lipsia, Lodz, e creato in studio alcune parti delle gallerie fognarie, avvalendosi di modelli 3D su cui effettuare delle prove. Tutto per una ricerca di assoluta autenticità, in un ambiente poco confortevole anche per la crew, come racconta la costumista Katarzyna Lewinska, che afferma di aver affrontato il lavoro più duro della sua carriera.

"A portarmi fino a Lvov, oggi in Ucraina, all'epoca in Polonia, è stato un articolo su un giornale canadese, in cui si citava I Giusti, libro di Sir Martin Gilbert in cui si parla di alcuni uomini che avevano rischiato la propria vita e quella delle proprie famiglie per mettere in salvo degli ebrei" racconta lo sceneggiatore David F. Shamoon, detentore dei diritti del libro e fortemente deciso ad affidare il film alla Holland invece che a un noto regista e produttore hollywoodiano, che aveva manifestato interesse per il progetto.

Una scena di In Darkness di Agnieszka Holland"Una frase su un polacco, ladruncolo cattolico e lavoratore nelle fogne, dove nascondeva le sue refurtive, mi ha colpito particolarmente. Avrei voluto sapere di più su di lui. Cosa ci rende criminali, e cosa ci spinge a rischiare la morte per aiutare dei perfetti sconosciuti? Ho contattato l'autore del libro, che mi ha consigliato un altro testo, interamente dedicato a questa storia [Sir Martin Gilbert è uno storico celebre come biografo di Winston Churchill oltre che studioso dell'Olocausto, ndr]".

"La vicenda mi ha letteralmente elettrizzato: c'era tutto, un eroe imperfetto, suspense, romanticismo, straziante tragedia, verità. Non mancava neppure la commedia nera: Leopold Socha, ladro e uomo delle fogne, aveva derubato la gioielleria appartenente allo zio di Paulina Chiger, una delle ebree che in seguito avrebbe protetto! Per uno sceneggiatore, la storia era irresistibile. Ma, come figlio di persone che hanno dovuto fuggire da Baghdad per sfuggire alla persecuzione degli ebrei dell'Iraq, mi ha anche colpito a livello personale" continua Shamoon.

I criteri per la scrittura del film sono stati decisi fin dall'inizio, e in modo drastico: i personaggi ebrei non sarebbero
stati dipinti ipocritamente come figure tutte positive, e la rappresentazione delle atrocità sarebbe stata limitata
. "Non solo
tutti sono al corrente della portata dell'orrore e della violenza di quel mondo
" spiega Shamoon "ma mi sono presto reso conto che l'orrore in questo caso è talmente grande da diventare impossibile da ricreare".

Una scena di In Darkness di Agnieszka HollandLa produzione è andata avanti a rilento, anche per il disaccordo tra i produttori, che volevano In Darkness in inglese, e la regista, che teneva particolarmente all'autenticità del film e insisteva per girare nelle lingue effettivamente parlate all'epoca: polacco, tedesco, yiddish, ucraino, addirittura il dialetto di Lvov.
 

Nel cast Benno Fürmann (La principessa + il guerriero, North Face, Jerichow) Agnieszka Grochowska (nel nuovo di Janus Kaminski, American Dream) Maria Schrader (Aimée & Jaguar, Rosenstrasse) Herbert Knaup (Lola corre, Le vite degli altri) e Kinga Preis (Quattro notti con Anna).


Già presentato nel 2011 in numerosi festival internazionali, dal Telluride Film Fest a Toronto, passando per Stoccolma, Vancouver e Mar del Plata, In Darkness  è fissata per il 24 gennaio 2013. Distribuisce Good Films.

Nella nostra gallery, tutte le foto. Qui di seguito, il trailer:

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