"Inception è il mio film più personale". Incontro con Christopher Nolan

christopher nolan
Uscirà in 600 copie Inception, l'ultimo film scritto, diretto e prodotto da Christopher Nolan. All'Hotel Hassler di Roma si è tenuta un'affollata (ma non troppo) conferenza stampa del regista e della produttrice Emma Thomas, in cui l'autore de Il cavaliere oscuro ha raccontato il progetto e le fonti di ispirazione per questa sua ultima fatica campione di incassi un pò ovunque e la cui uscita in sala è prevista per il prossimo venerdì 24. Grande assente il protagonista Leonardo Di Caprio. Guarda il video

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Uscirà in 600 copie Inception, l'ultimo film scritto, diretto e prodotto da Christopher Nolan. All'Hotel Hassler di Roma si è tenuta un'affollata (ma non troppo) conferenza stampa del regista e della produttrice Emma Thomas, in cui l'autore de Il cavaliere oscuro ha raccontato il progetto e le fonti di ispirazione per questa sua ultima fatica campione di incassi un pò ovunque e la cui uscita in sala è prevista per il prossimo venerdì 24. Grande assente il protagonista Leonardo Di Caprio.

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nolanQuesto film può essere considerato come l'ultimo territorio di una certa portata sperimentale a Hollywood. E' un film concettualmente audace, i aspettavate questo tipo di risultato?

Io credo che il risultato finale del film sia andato ben oltre le nostre aspettative. Del resto io stesso avevo concepito Inception come un grande spettacolo di massa, ma avevamo tutti il timore che il film potesse essere mal interpretato, che per molti potesse risultare troppo cerebrale. Invece alla fine siamo riusciti a far fare a tutto il pubblico un'esperienza assoluta e divertentente.

Quali sono state le sue fonti di ispirazione?

Ho lavorato allo script di Inception dieci anni fa. Le fonti sono state diverse: Borges per quanto riguarda la letteratura, mentre cinematograficamente sono sempre stato ispirato da registi come Stanley Kubrick e Ridley Scott tanto per citarne alcuni. Ci sono alcuni riferimenti a 2001 Odissea nello spazio e a Blade Runner. Ho però iniziato a scrivere e pensare a questo film dieci anni fa, ovvero in un momento della storia del cinema in cui si reallizzavano film come Matrix, Dark City, per certi versi anche il mio Memento, dove ci si poneva la domanda su cosa fosse reale e cosa no. Molti film ruotavano attorno al tema della virtualità e io ero interessato a coinvolgere il pubblico su questo tipo di operazione.

Il suo è un film sicuramente originale per costruzione narrativa e suggestione. Non le sembra però che ci sia un utilizzo eccessivo di sequenze action, una confezione troppo da blockbuster?

Io provo piacere nel realizzare scene d'azione, anche perchè l'obiettivo è comunque quello di realizzare un blockbuster. Detto questo la mia responsabilità da regista è quella di fare in modo che le scene siano pertinenti al film, alla storia che decido di raccontare. Addirittura in questo caso credo che l'azione sia ancora più inerente alla trama che in altri miei film del passato. Io credo che per certi versi sia più facile per il pubblico immedesimarsi nella vicenda e nel mondo che racconto se non si annoia. Credo che le idee concettuali del film debbano svilupparsi per forza di cose in un crescendo visivo e cinematografico capace di catturare lo spettatore.

All'ultimo Festival di Venezia Darren Aronofsky si lamentava della mancanza di libertà nel cinema americano di oggi, dicendo che l'unico ad esser riuscito a fare quello che voleva con i soldi di Hollywood era stato lei.

Il successo de Il cavaliere oscuro mi ha permesso ovviamente di poter fare Inception, che è il mio progetto forse più personale. Gli studios mi hanno dato una libertà assoluta e questo a suo modo ha anche aumentato le mie responsabilità. Il successo ottenuto dal film in tutto il mondo ci ha ovviamente reso felici ed è la prova di quanto fossimo sulla strada giusta inseguendo un progetto di questo tipo. E' vero che – come dice Aronofsky – se ci fosse più libertà creativa probabilmente a Hollywood potremmo vedere film migliori… o forse vedremmo film più brutti… chissà! Certo sarebbe interessante.

 

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