Oggi Ivan Cotroneo ha presentato all’Auditorium di Roma il suo nuovo film, Un bacio. Con lui sono stati presenti i tre giovani protagonisti. Il film, tratto dal libro del 2010 scritto dal regista stesso, esce il 31 marzo in 150 sale e affronta la problematica del bullismo in un liceo di provincia. Pronti a rispondere alle domande di studenti e giornalisti, Rimau Grillo Ritzberger, Valentina Romani e Leonardo Pazzagli hanno parlato dei loro personaggi, mentre Cotroneo argomentava sulla tematica scelta. “Il libro del 2010 era basato su un fatto di cronaca americano, ossia il caso Larry King. Per scriverlo  avevo iniziato a girare nelle scuole, e l’incontro con i ragazzi ha modificato il percorso della scrittura. Ad esempio il personaggio di Blu (interpretato da Valentina Romani), nella storia originale non esisteva. È venuto fuori dai racconti dei ragazzi e dal confronto con la co-sceneggiatrice, che ha suggerito come il bullismo non sia solo omofobico, ma possa essere anche sessista o legato al ceto sociale, come a tante altre cose, ad esempio per il personaggio di Antonio (Leonardo Pazzagli) il bullismo che gli viene inflitto è legato a quella che si presume sia una sua scarsa intelligenza”. Parla anche Ritzberger, che nel film è Lorenzo, giovane omosessuale messo alla berlina dai compagni di scuola, che ricorda come il film sia stato proiettato per molte scolaresche in cinque città d’Italia, e sottolinea un episodio particolare: “Durante la scena del bacio tra il mio personaggio e quello di Pazzagli, alcuni ragazzi a Genova fischiarono. Nel dibattito seguente alla proiezione, uno di loro si alzò e fece un mea culpa, perchè le tragiche conseguenze della discriminazione che si vedono nel film lo avevano fatto sentire responsabile. Il mio personaggio nel film è coraggioso, perchè resiste e porta avanti le sue idee e la sua identità. Questo è quello che crescendo ci renderà unici”. “I miei ragazzi sono impegnati a sopravvivere, e sono preoccupati a non avere pagine di odio su facebook, cosa che ho preso da una caso di cronaca, che ha portato al suicidio un ragazzo romano. Nel mio film ci ricordo che attraversare il liceo è un incubo, che negli anni liceali si trovano esasperati tutti gli aspetti negativi del mondo esterno. Per questo Lorenzo si immagina come una pop star, per sfuggire da tutto questo, per tentare di sopravvivere. C’è una battuta da Il giardino delle vergini suicide che mi ha ispirato nel girare il mio film, quando all’inizio una delle protagoniste tenta il suicidio, viene mandata da un medico che le chiede perchè ha voluto morire così giovane, senza aver conosciuto le sofferenze della vita adulta, e lei gli risponde:Lei non è mai stato una ragazzina di tredici anni“. Incalzato dalle domande dei giornalisti, Cotroneo prosegue: “Nel film abbiamo anche inserito una scena in cui Lorenzo e Blu aprono un sito di necrologi dei giovani omosessuali morti suicidi per bullismo, ossia su quelli che non ce l’hanno fatta. Questo perchè le aggressioni arrivano su personalità che sono ancora in formazione, su individui che non hanno avuto il tempo e il modo di capire chi sono realmente. Spesso quello del bullismo è un meccanismo inconsapevole, nel film abbiamo inserito una canzone di Mika nel cui testo il cantante sottolinea quanto possono far male le parole. Parole come troia o come frocio sono etichette che costituiscono veri e propri atti di violenza. Nel film non voglio mostrare i ragazzi come cattivi, ma sottolineare quanto alcuni modi hanno effetti deflagranti”.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------