INFINITY FESTIVAL 2004

anticipazioni sul festival di Alba

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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Selezione Ufficiale. È composta da un Programma Principale a carattere competitivo e da un Fuori concorso: film inediti in Italia che interrogano la condizione umana, rivelando la forma e l'animo del mondo. I premi della Selezione Ufficiale sono i seguenti: Albacinema Miglior Film (10.000 euro), Albacinema alla Regia (5.000 euro).

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Cinema, uno sguardo nuovo. È una sezione collaterale a carattere competitivo, costituita da documentari in cui il cinema, abbandonando il suo statuto d'arte industriale, interagisce con le varie sfaccettature dell'esistenza umana, chiamando direttamente in causa l'osservatore. I premi della sezione Cinema, uno sguardo nuovo sono: Miglior Film (3000 euro), Premio CinemAvvenire (1000 euro).


 


Les Films d'Ici


Attraverso lo sguardo ad una casa di produzione un panorama del cinema francese contemporaneo più innovativo ed emergente.


Una delle più attive realtà produttive europee, Les films d'ici figurano tra gli artefici del rilancio del nuovo cinema francese. Lavorando nei margini incerti della fiction e del documentario, favorendo incroci e contaminazioni, Les films d'ici non solo hanno scoperto e consacrato autori come Nicolas Philibert, Denis Gheerbrant, Claire Simon, Edgardo Cozarisnky, e supportato il lavoro di alcuni outsider come Robert Kramer, Richard Dindo, Luc Moullet, ma hanno finito per creare un vero e proprio stile. In occasione dei 20 anni di attività ad Alba verrà mostrata una selezione dei loro lavori. L'omaggio, curato da Luciano Barisone, sarà corredato da una monografia e da una lezione condotta dai produttori esecutivi e registi Richard Copans et Serge Lalou.


 


Pasquale Scimeca


Autore fuori dai ranghi, capace di attraversare fiction e documentario, Scimeca figura tra le personalità più interessanti del nuovo cinema italiano.


Cerca la Storia nelle pieghe della terra il cinema dolce e tenace di Pasquale Scimeca, filmografia coraggiosa e sfrangiata tra fiction e documentario, tanto compatta da poter essere riassunta nel segno della circolarità e nel gesto ripetitivo e rivoluzionario della memoria. Lo si vede con precisione in Viale dell'idroscalo, omaggio fatto ai luoghi i Pasolini, in cui si osserva il lavoro di scavo di alcuni operai a Ostia. Qui, come in altre opere (Un sogno perso, Nella tana del lupo) non solo gli oggetti di un lontano passato affiorano dalla terra per essere riscoperti dalle mani dell'uomo, ma anche il tempo sembra rivivere, come fosse lasciato uscire dai solchi disordinati delle scavatrici. Nel ripercorrere, a suo modo, il set pasoliniano, Scimeca ne recupera lo sguardo lasciando scorrere, anzi, catturando con la macchina da presa, gli eventi che si consumano e si rinnovano. Così è anche per la Sicilia, sempre ritratta nella vertigine di luoghi senza tempo e immersa nella luce di paesaggi antichi che tornano a vivere sulle parole recitate dai cantastorie della tradizione popolare. Cinema di luce, aria e parola, che non trova uguali nel panorama italiano contemporaneo e, rispetto al quale, Scimeca dimostra un'apertura inedita, che travalica i confini geografici e apre all'infinito l'orizzonte. Da La donzelletta a Gli indesiderabili il percorso che si è venuto a tracciare nei suoi film (vanno citati anche Placido Rizzotto, Il giorno di San Sebastiano, Briganti di Zabut), è quello di una ricerca intorno all'uomo e dentro la storia che ha saputo tradursi in immagine divorante, che contiene le suggestioni di molto cinema muto nel suo saper essere assoluta definizione di se stessa. In ogni film si segue un viaggio, del corpo o del pensiero, per poi tornare all'inizio del percorso da dove tutto può ricominciare.


 


 


Filmare l'invisibile


Convegno a più voci, previsto per i giorni Sabato 27 e Domenica 28 marzo 2003.


Sia racconto o documento, il cinema lavora sui corpi e gli spazi, sui tempi del montaggio, sul supporto della pellicola, sul funzionamento meccanico delle macchine, caratterizzandosi come un'arte concreta e immanente, collegata intimamente all'uso dei sensi. Un'arte del visibile. Ma se è vero, come dice Gilles Deleuze che i cineasti "pensano con imagini-movimento e immagini-tempo invece che con concetti" è possibile ipotizzare che il cinema sia anche un'arte dell'invisibile? Che esso riesca a cogliere tramite la materia della pellicola qualcosa di immateriale, qualcosa che sfugge all'impatto immediato dei sensi, qualcosa che è presente in tutte le cose e le illumina della sua presenza? Può il cinema essere una rivelazione dell'anima? Dello spirito individuale e di quello del mondo? Su questo interrogativo, connaturato all'origine del cinema stesso, si terrà ad Alba un colloquio a più voci, arricchito della proiezione di film e di un'antologia di sequenze, alla presenza di cineasti, filosofi, critici e teorici di cinema.


 


 


Cinema italiano: work in progress


Presentazione di cinque progetti italiani condotta da Stefano della Casa, prevista per sabato 3 aprile 2004


Una sezione dedicata a film difficilmente comprimibili in una sceneggiatura di tipo tradizionale che quindi esulano dai canali ufficiali di reclutamento fondi. Film affidati alla creazione poetica e al potere dello sguardo. Opere non ancora concluse, sebbene già montate, che necessitano di finanziamenti per la loro ultimazione. Lo scopo è duplice: da un lato mostrare un panorama inedito del cinema italiano indipendente, dall'altro consentire ad addetti ai lavori (rappresentanti di festival, decision makers, produttori) di valutare opere in cerca di sostegno.


 


Omaggi


Il programma di Infinity sarà completato da una serie di piccoli omaggi volti a scoprire personalità di un cinema in continua espansione. Tra gli altri segnaliamo il lavoro su copri e luoghi di Laurence Attali e quello sulla memoria, privata e collettiva, di Henri-François Imbert.


 

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