inizioPartita. Dark Train (PC) – La recensione

Una fantasia onirica, blandamente cupa e gotica, permeata di proiezioni meccaniche decadenti, con un sapore melanconico ed un retrogusto noir, magari persino un po’ steampunk.

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Dopo il Treno Numero 9 di Grim Fandango Remastered, e la post-apocalittica locomotiva sgangherata di The Final Station Collector’s Edition, è venuto il momento di assaporare una nuova avventura che a che vedere con i binari… della fantasia.

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Ecco la specialissima locomotiva di Dark Train in movimento...

Ecco la specialissima locomotiva di Dark Train in movimento…

Una fantasia onirica, blandamente cupa e gotica, permeata di proiezioni meccaniche decadenti, con un sapore melanconico ed un retrogusto noir, magari persino un po’ steampunk.

Dark Train, questo il titolo del gioco, cerca di rapire il gamer con le visioni struggenti offerte dalle sue atmosfere post-industriali e con gli intriganti enigmi logici di cui è farcito. C’è, però, da chiedersi se, alla fine dei conti, ci riesca davvero.

La trama è, tra l’altro, spiazzante.
Il tanto noto quanto immaginario scienziato D.W. Tagrezbung (…di cui è stato persino reso disponibile su Twitter un profilo fittizio, per aumentare il coinvolgimento dei videogiocatori) ha costruito, poco prima di morire, una locomotiva speciale che riproduce, all’interno di quattro vagoni, quattro ambienti specifici del mondo terrestre (la Foresta, la Città, il Cimitero ed il Bacino d’acqua): tale artefatto gli è stato commissionato da un cliente misterioso, che, nonostante la morte dello studioso, desidera ricevere ciò che era stato pattuito. È qui che entra in scena il giocatore, attraverso uno strambo avatar che gli consente di addentrarsi nel plot della produzione videoludica. Si tratta, nello specifico, di una specie di calamaro robotizzato, denominato Ann 2.35f ♥, concepito anch’esso dal professore defunto, a cui ora è stata “affidata” la mansione di supervisore automatizzato e consapevole per i sistemi elettro-meccanici interni del treno.

Scrivo “affidata” tra virgolette perché, in realtà, sarebbe stato più corretto utilizzare la locuzione “imposta con la forza”. In effetti, non ho mai visto un supervisore (…o un conducente di treno) letteralmente incatenato al proprio posto di lavoro, mentre il nostro povero protagonista – il calamaro meccatronico – purtroppo lo è.

Ann 2.35f ♥ - Il calamaro meccatronico di Dark Train (PC)

Ann 2.35f ♥ – Il calamaro meccatronico di Dark Train (PC)

Che poi, non si capisce nemmeno bene il perché implementare una I.A. a livello autocosciente, se il risultato è quello di dover poi forzare l’essere senziente in questione a fare quello che gli si ordina con la costrizione… non bastava costruire un robot standard , in grado di eseguire un semplice insieme di istruzioni? È un punto della trama piuttosto oscuro che mi ha lasciato perplesso, ma tant’è… l’unica giustificazione che mi viene in mente è che forse si voleva così raggiungere un effetto surreale ancora più marcato.

Ad ogni modo, il compito del calamaro robot consiste nel far percorrere al convoglio la lunga tratta ferroviaria che lo porterà a destinazione (…cioè, nelle mani del committente). Potrà assolvere al proprio dovere attivando correttamente i meccanismi del treno, cosa che potrà avvenire solamente attraverso l’interazione con gli enigmi logici proposti dal gameplay.

I comandi, inoltre, non rispecchiano i classici canoni del punta&clicca, anzi, se ne gif critica 2discostano orgogliosamente: l’animazione del calamaro, in pratica, sostituisce quella del puntatore del mouse, con la testona a punta del robot a ricordarne la freccia. Tuttavia, durante gli spostamenti da un punto all’altro della schermata, il corpo del calamaro cambia angolazione rispetto al fulcro costituito dalla testa, per cui il giocatore deve prestare attenzione al risultato dei movimenti impartiti con la mano, dato che anche la massa corporea del robot può, a volte, interagire con alcuni elementi presenti a schermo, finendoci inconsapevolmente addosso. Questo comporta una maggiore laboriosità e complessità di azione quando, ad esempio, si devono spostare oggetti o leve.

Può comunque succedere che un certo ritardo nella risposta ai comandi impartiti costringa il giocatore a tentare più volte la risoluzione pratica di un puzzle logico di cui ha già capito il “barbatrucco” intrinseco: questo si rivela un po’ frustrante.

Comunque, il sound coinvolgente, la disponibilità di una localizzazione del prodotto in lingua italiana, la possibilità di acquistare su STEAM anche una versione per Mac OS X oltre che per PC, ed il costo abbastanza contenuto, sono tutte caratteristiche che andrebbero a favore della giocabilità e vendibilità del titolo, compensando l’ottimizzazione mancata del sistema di controllo in-game.

La grafica 2D è sontuosa: ogni elemento del gioco è stato realizzato dapprima attraverso sagome di cartoncino colorato, la cui texture è stata fotografata e successivamente applicata ai modelli poligonali che ne riportano in formato virtuale le esatte proporzioni. Un lavoro artistico davvero certosino… ma ne valeva davvero la pena?

Il Cimitero: uno degli ambienti di gioco di Dark Train (PC)

Il Cimitero: uno degli ambienti di gioco di Dark Train (PC)

L’impatto carico di surrealismo che le meccaniche di gioco veicolano verso il player determina in quest’ultimo una fastidiosa sensazione di sfasamento, acuita da una trama certamente profonda e poetica, ma solo labilmente aderente a ciò che si sperimenta durante le sessioni in-game. Il difficile parto videoludico dei Paperash studio sfocia, quindi, in una sufficiente capacità di intrattenimento, che sussisterebbe tuttavia anche senza tutti gli orpelli visionari ed onirici che arricchiscono vacuamente sullo schermo del monitor la rappresentazione finale del mondo di Dark Train. Poi sarà davvero anche molto bello per quel che è strettamente inerente il comparto visivo… ma è anche tutto tanto inutile…

Requisiti minimi di sistema:
– Sistema Operativo: Windows 7, Windows 8 (…o 8.1) o Windows 10
– Processore: Qualsiasi processore quad-core da almeno 2.2 GHz
– Memoria: 4 GB RAM
– Scheda Grafica: Qualsiasi scheda grafica da almeno 2 GB con supporto DirectX
– DirectX: Versione 9.0
– Spazio libero sull’Hard Disk: almeno 4 GB
– Scheda Audio: qualsiasi scheda audio integrata con supporto DirectX
– Internet: Richiesta connessione internet per il download del gioco tramite il software STEAM, e per l’attivazione
– Note aggiuntive: lo sviluppatore avverte che il titolo non funziona, o comunque manifesta problemi di funzionamento, con alcune tipologie di schede grafiche integrate (soprattutto nelle soluzioni laptop), senza tuttavia specificare marche e/o modelli
Voto: 64/100
Tipologia: Avventura / Fantasy / Elementi Steampunk / Puzzle & Logica / 2D
Produttore: Paperash studio
Sviluppatore: Paperash studio
Distributore: STEAM

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