inizioPartita. Flash: una morte annunciata per il 2020 (PC)
Adobe ha dovuto accettare la triste realtà dei fatti: i maggiori produttori internazionali di sistemi operativi hanno deciso che Adobe Flash non serve più.
La morte annunciata di Adobe Flash Player
No: state tranquilli… Non si tratta del noto super-eroe della DC Comics, conosciuto anche come il velocista scarlatto. Non salgano, quindi, sulle barricate i suoi fan…
Stiamo parlando del software grafico per creare animazioni vettoriali sviluppato e supportato da Adobe.
Flash, tramite l’apposito player (…che si installa sotto forma di plug-in scaricabile in varie versioni, adatte ai differenti web-browser), veniva e viene ancora utilizzato per renderizzare semplici animazioni nel contesto dei più disparati siti-web. Si va dalle intro animate, ai pop-up pubblicitari, fino ai giochini web-based. Nato in un periodo in cui, almeno nel nostro paese, le connessioni internet avvenivano praticamente ancora via modem analogico, è sempre stato considerato la croce e la delizia dei navigatori, dato che, alla capacità di visualizzare divertenti animazioni, univa l’insana capacità di prosciugare la banda di download, richiedendo lo scaricamento prolungato di infiniti flussi di dati (…cosa, quest’ultima, che faceva anche perdere parecchio tempo inutilmente).
Diciamo che il successo di questo software è stato a suo tempo sancito dall’interdipendenza con YouTube, la piattaforma di condivisione di video per eccellenza, che ne aveva adottato il formato proprietario anche per i propri filmati.
Il suo rapido e capillare diffondersi ha, tuttavia, velocemente evidenziato quelle che erano le sue pecche intrinseche. Prima fra tutte una notevole perforabilità nei confronti di alcune tipologie di minacce informatiche, tanto da costringere Adobe a rilasciare spesso aggiornamenti per rattopparne le falle relative alla sicurezza.
Inoltre, soprattutto per quel che riguarda i dispositivi portatili e per gli smartphone, richiedeva uno spreco consistente di risorse (…tempistiche di download assurdamente lunghe e super-lavoro dei processori interni), che si traduceva a sua volta anche in un rilevante consumo energetico, con le batterie che si scaricavano in pochissimo tempo.
Nonostante l’impegno profuso nel miglioramento del prodotto software dal suo sviluppatore, Steve Jobs ne sentenziò la fine già diversi anni or sono, decidendo di non consentirne l’installazione sugli iPhone. Decisione che fu poi mano a mano replicata anche per tutti i successivi nuovi smartphone targati Apple. Il colpo di grazia lo ha inferto lo standard Html 5, con l’introduzione di una serie di funzionalità accessorie (WebGL e WebAssembly) che bypassano la necessità di ricorrere a Flash. Inutile dire che i vari maxi-produttori internazionali di sistemi operativi si stanno ormai accodando alla scelta fatta a suo tempo da Apple, avendone compreso l’importanza strategica. Persino Microsoft ha dichiarato di volerne eradicare la compatibilità con i propri browser nel corso dei prossimi due anni.
Quindi Adobe ha dovuto accettare, non si sa quanto a malincuore, la triste realtà dei fatti, annunciando che il supporto a Flash continuerà solo fino al 31 Dicembre 2020.
Che ne sarà, a quel punto, di tutti quei portali che utilizzano Flash per renderizzare le animazioni dei propri giochi web-based? Naturalmente sono ricompresi in questo ambito anche i casual-game accessibili tramite Facebook…
Chissà… Dal canto suo sembra che Zuckerberg si stia attrezzando per la conversione, segno quest’ultimo che dimostra quanto la dirigenza di Facebook non disdegni affatto gli accessi della fetta di utenza affezionata al gaming…