inizioPartita. Resident Evil Village (PS4) – La recensione

La saga di Resident Evil si dà al folk horror: questo fantasy gotico non sarà il titolo che ci porterà nella next-gen ma è obiettivamente un gioco irresistibile nonostante la sua gittata limitata

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Nei primi mesi del 2019 credo di aver convinto almeno cinque persone che mi sono venute a trovare a casa all’acquisto di una PlayStation dopo aver fatto loro fare un giro per i tetti di Manhattan con Spider-Man: la sensazione di euforia del saltare liberamente di ragnatela in ragnatela su e giù per la mappa aperta del centro di New York ha rieducato all’istante sguardi e polpastrelli diffidenti alle gioie del gaming “esperenziale”. L’operazione fatta con il successivo Spider-Man: Miles Morales accoglie questa ampissima fetta di giocatori e li mette nei panni di un supereroe afroamericano il quale sperimenta sulla sua pelle la police brutality degli agenti della Roxxon che vogliono pestarlo a sangue davanti agli smartphone della comunità di Harlem: come ogni ragazzo nero, imparerà che farsi invisibile è l’unica strategia possibile per scamparla. Bel modo di raccontare lo zeitgeist con in mano il joypad, vero? Non per nulla, è uno dei titoli che vanno traghettando l’industria verso la next-gen (e infatti la versione Ps5 utilizza il machine learning per la resa dei muscoli di Spidey in trazione), anche se questi giochi a cavallo tra due console stanno dimostrando più di un problema nella versione per i sistemi più anziani. Non è il caso di Resident Evil Village, che abbiamo giocato su Ps4 senza problemi, e che sono sicuro avrebbe fatto innamorare gli avventori del mio salotto come l’avventura Marvel, se la pandemia non avesse di fatto azzerato le visite a casa di amici.
La riprova è come il gioco Capcom sia da subito diventato una hit all’interno della serie, convinto lavoratori a prendere le ferie per restare a casa a platinarlo, e lanciato nuove icone di immediato successo (letteralmente) “di costume” come Alcina Dimitrescu e il Duca, un effetto che non si aveva più dai primi capitoli della serie. Village è inequivocabilmente un gioco irresistibile come lo erano quelli nelle nostre estati appiccicaticce di pre-adolescenti: vampiri, lupi mannari, castelli infestati, teschi, calici di sangue, bafometti, un inventario degno di un punta-e-clicca anni ’90 e i cari vecchi enigmi di statue semoventi, lampade da accendere, chiavi e coltelli intarsiati. Se l’Uomo Ragno parla la lingua del presente e ad un certo punto scova anche un murales Black Lives Matter, il nostro eroe Ethan Winters è qui invece spedito all’indietro in un gigantesco hommage al cinema fantasy e dell’orrore nella più pura tradizione gotica, una cosa a metà tra il leggendario boardgame Brivido e La città dei mostri di Roger Corman.

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Il primo impatto col gioco è in realtà disastroso (ammettiamolo!) per chiunque abbia amato qualcuna delle tripla A più lucide ed immersive: dall’interazione con la scenografia del villaggio fino al design delle creature e alla resa della visuale in prima persona, tutto è decisamente farraginoso come le cutscenes per nulla responsive e prepotentemente invasive. Capiremo poi ben presto che si tratta solo della maniera un po’ goffa con cui questo ottavo capitolo ci spinge in velocità a scandagliare le abitazioni degli esseri demoniaci che regnano sulla landa, dal Castello Dimitrescu a Casa Beneviento fino alla magione di Madre Miranda, alla ricerca della nostra piccola Rosemary (!), figlia neonata.
A quel punto diventa forse uno dei Resident Evil più divertenti di sempre, tra trovate dal sapore grand guignol e un caloroso senso di familiarità nell’appassionato (ai più attempati potrebbe tornare in mente addirittura Blood II) – sì, l’ansia e il terrore provati con gli episodi classici della saga sono probabilmente un ricordo, e stavolta il fascino dell’operazione è ben superiore alla resa orrorifica. Ma non è forse quello che accade anche nei territori di quello che abbiamo imparato a chiamare folk horror al cinema, filone con cui questo gioco ha molti punti da spartire?

Requisiti PS4:
– Da utilizzarsi con (consigliato): PlayStation 4 Pro (1 TB)
– Dispositivo di controllo: DualShock 4 Wireless Controller
– Internet: Richiesta connessione internet stabile per scaricare gli aggiornamenti
Voto: 68/100
Tipologia: FPS, survival horror, avventura grafica
Produttore: Capcom
Sviluppatore: Capcom
Distributore: PlayStation Network

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