Io e mio fratello, di Luca Lucini

Il nono lungometraggio del regista è una commedia romantica gradevole, ma antiquata, Manifesto di un cinema immodificabile che continua a guardare indietro. Dal 21 aprile su Prime Video

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

“Ma non confondereL’amore e l’innamoramentoChe oramai non è più tempoE senza perdereIl senso dell’orientamentoQuando fuori tira ventoPer due che come noi non si son persi maiE che se guardi indietro non ci crederaiPerché ci vuole passione”

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

È sempre stata, e sempre sarà, una questione di sguardi. Che si parli d’amore, musica o cinema ha ben poca importanza. Talvolta poi non vi è alcuna differenza.
Ma basta poco per confondere, per perdere di vista; per ritrovarsi consumati da cieche prospettive.

Lungo l’asse Milano-Calabria – rotta trafficatissima nel cinema nostrano – si muove lo sguardo di Luca Lucini; il nono per l’esattezza. E a 18 anni di distanza da Tre metri sopra il cielo, il regista torna ad osservare panorami noti, a calpestare stancamente sentieri già percorsi. Protagonista di Io e mio fratello è Sofia (Denise Tantucci), ventottenne calabrese fuori dagli schemi, trasferitasi a Milano per allontanarsi dalla famiglia. Svagata seduttrice cronica la ragazza abita con Alessandro (Claudio Colica), suo coinquilino, e insieme a lui lavora come cameriera. Una chiamata del suo primo e unico amore Michela (Greta Ferro), di cui Sofia è ancora innamorata, cambia però le carte in gioco. Michela sta per sposarsi con Mauro (Cristiano Caccamo), fratello di Sofia. E quest’ultima, accortasi del rischio di perdere per sempre la ex, torna in Calabria con l’intento di riconquistarla. 

Quella di Lucini è una ricetta collaudata, quasi inscalfibile, rigorosamente riproposta e (fintamente) aggiornata a cadenza regolare. Di nuovo un triangolo (come ai tempi di L’uomo perfetto), di nuovo una commedia romantica; gradevole sotto alcuni aspetti, prevedibilmente infarcita di cliché e condita da apprezzabili pezzi pop (da Cimini a Brunori Sas).
Ma Io e mio fratello è soprattutto scenario pretestuoso ideale per il racconto di dubbi, difficoltà e mancanza di punti di riferimento di una generazione – o più semplicemente di una età della vita – che il cineasta pretende di conoscere e saper descrivere. Manifesto immobile di un cinema immodificabile, capace solo di specchiarsi nella propria già antiquata versione giovanile.
Un cinema privo di tensioni moderne (leggasi in opposizione la Calabria di Jonas Carpignano), vittima di una tendenza all’ossessiva verbalizzazione delle emozioni; un cinema che è polaroid: immagine sfuocata e sguardo rivolto all’indietro; a un passato che nulla insegna, nulla aggiunge e, per quanto innocuo, poco conforta.
Regia: Luca Lucini
Interpreti: Denise Tantucci, Cristiano Caccamo, Greta Ferro, Claudio Colica, Teresa Mannino, Lunetta Savino, Paola Lavini, Ninni Bruschetta, Marco Leonardi, Nino Frassica
Distribuzione: Amazon Prime Video
Durata: 107′
Origine: Italia, 2023
2.2
Sending
Il voto dei lettori
3.33 (3 voti)
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array