Iosonouncane: la colonna sonora di Berlinguer – La grande ambizione

Iosonouncane ha firmato un lavoro che sonda la paura dell’oblio e della minaccia, un componimento sui generis per un biopic, nella sua anima elegiaca e insieme popolare

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È stata pubblicata su tutte le piattaforme digitali e in vinile, per Numero Uno (Sony Music) e Tanca Records (Trovarobato), la colonna sonora originale di Berlinguer – La grande ambizione di Andrea Segre, firmata da Iosonouncane, in una raccolta di diciannove brani intessuti su un sintetizzatore che sa essere solenne ma non sfarzoso, popolare e insieme impegnatissimo.

Figlio di un approccio alla musica che supera la stretta idea di canzone a favore di quella più libera di suono, un suono attraversato, proprio come il nome della collana discografica dell’artista che esplora la produzione musicale degli ultimi anni per il cinema e il teatro.

Vedasi la sinergia creativa con Alessandro Gagliardo per le musiche de Gli ultimi giorni dell’umanità prima, e il montaggio di Sacramento poi, epitaffio tra archivio e musica dove l’artista ha omaggiato un altro sperimentatore sardo come Tonino Casula. Di recente, poi, Iosonouncane ha lavorato anche alle musiche di Lirica ucraina di Francesca Mannocchi, autrice di un documentario senza voci ma costruito attorno al sonoro stridulo della guerra.

In Berlinguer, invece, la musica ha il gusto di una marcia che si muove tra il respiro di una grande ambizione e l’imminenza di una minaccia. “L’idea era quella di un tema che fosse al contempo popolare e solenne – ha ammesso lo stesso Iosonouncane nell’intervista rilasciata a Rolling Stone – un tema che potesse evocare tanto la solennità austera del mondo sovietico quanto la semplicità del mondo pastorale”.

Lui, che con Berlinguer condivide le origini sarde e il sentire proletario, ha cercato anzitutto nelle virtù strumentiste la chiave per la sua cadenzata sinfonia. Come nel caso della bena, uno strumento utile ai pastori per il richiamo del bestiame. “Per quanto di estrazione borghese – ha spiegato l’artista – Berlinguer è cresciuto in una Sardegna in cui la dimensione pastorale, definita dalla sopraffazione della bestia sulla bestia e dell’uomo sulle bestie tutte, era sicuramente fortissima”.

La lotta di classe intesa come istinto bestiale di sopraffazione e violenza senza prigioni; dopo il suo ultimo album IRA, Iosonouncane ha firmato un lavoro che sonda la paura dell’oblio e della minaccia, un componimento quasi sui generis per un biopic, nella sua anima elegiaca e insieme popolare, proletaria eppure raffinata, proprio come quella del segretario del partito comunista Enrico Berlinguer.

 

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