JAMESON DUBLIN FILM FESTIVAL – Colin Farrell fa gli onori di casa
Al Festival di Dublino In programma anche cinque film italiani tra cui
Si respira un'aria decisamente primaverile in questa prima giornata del Jameson Dublin International Film Festival, la dieci giorni di film ed eventi che giunge quest'anno alla sesta edizione. Da venerdì 15 febbraio a domenica
Ci saranno film in prima europea, come quello scelto per la serata d'inaugurazione, la co-produzione anglo-belga In Bruges scritto e diretto da Martin McDonagh e interpretato dall'irlandese Colin Farrell. Numerose anche le pellicole già note al grande pubblico come Il petroliere (There will be blood) del regista statunitense Paul Thomas Anderson e Caramel della libanese Nadine Lebaki.
Da buon padrone di casa, il primo a fare la sua comparsa questa mattina sulle rive del Liffey è stato Colin Farrell. Cresciuto in un sobborgo di Dublino, il protagonista di Miami Vice e Alexander, è anche interprete insieme a Ewan McGregor di Sogni e Delitti (Cassandra's Dream), ultimo lavoro del maestro Woody Allen. Presente al festival anche un altro dublinese doc, l'attore e regista Stuart Townsend, accompagnato da Charlize Theron, sua partner anche nella vita privata, per presentare il suo debutto alla regia, Battle in Seattle. Il provocatorio film documentario intende dare una visione il più obiettiva possibile sugli scontri di Seattle nel 1999 tra il fino ad allora semi-sconosciuto movimento No-global e i potenti dell'Organizzazione Mondiale del Commecio (WTO).
Durante il festival verrà dato ampio spazio anche al cinema di casa nostra con ben cinque lungometraggi in cartellone. Il primo in ordine di apparizione sarà Saturno Contro di Ferzan Ozpetek, in programma per sabato 16. Seguiranno, nella giornata di martedì 19, Valzer di Salvatore Maira e Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti, e nella giornata di giovedì 21, La sconosciuta di Giuseppe Tornatore e La ragazza del lago di Andrea Molaioli. Un importante riconoscimento al cinema italiano che, dopo qualche anno di difficoltà nell'uscire dai confini italiani, riesce ora ad avere una parte rilevante all'interno di un festival europeo.
Michelangelo Felicetti