Jerry Lewis è immortale

Il comico e regista americano ci ha lasciati a 91 anni. E’ stato uno dei più grandi innovatori nella regia e nella performance del corpo.

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“Jerry Lewis è molto meglio di Chaplin e Keaton”

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Jean-Luc Godard

Il titolo proviene dritto dritto dalla chat redazionale di mezz’ora fa. Ed è l’unico possibile per raccontare la grandezza di uno dei più grandi attori e registi della storia del cinema. Perché c’è stato un genere comico prima e dopo Jerry Lewis. C’è stato un Cinema prima e dopo Jerry Lewis. E forse anche un’America.

Joseph Levitich, scomparso oggi a 91 anni, nasce nel New Jersey nel 1926 da una famiglia ebraica di origini russe. Autore geniale e controverso, ha fatto del politically uncorrect un codice irrinunciabile attraverso cui mettere alla berlina la società americana. I ricchi e i poveri. Ma è stato anche capace di riflettere sull’immaginario culturale e sui meccanismi metacinematografici che hanno anticipato molte figure del cinema postmoderno.

Il punto di partenza della sua poetica è stato un uso rivoluzionario del corpo e della mimica facciale. I tic con lui sono diventati espressione psicoanalitica e selvaggia di una performance personalissima e profondamente politica. La sua carriera su grande schermo inizia al fianco di Dean Martin nel 1949 con La mia amica Irma, ma è solo uno dei tanti episodi memorabili all’interno di una collaborazione che tra la metà degli anni 40 fino al 1956 travolgerà il mondo dello spettacolo statunitense tra spettacoli teatrali, sketch televisivi e, appunto, sortite hollywoodiane. Nello stesso periodo intraprende con buon successo una carriera musicale che culminerà nell’album Jerry Lewis just sings.

1963-The-Nutty-Professor-Jerry-LewisAl termine del sodalizio con Dean Martin, Lewis esordisce dietro la macchina da presa con Ragazzo tuttofare (The Bellboy, 1960), ambientato al Fountainebleu Hotel e improvvisato giorno dopo giorno. I suoi primi film da regista attraggono presto l’attenzione della critica internazionale. I francesi dei Cahiers du cinéma lo prendono ad esempio come geniale modello di regia comica.  Nel 1961 Lewis firma L’idolo delle donne e Il mattatore di Hollywood. Seguono Jerry 8 e 3/4, Le folli notti del dottor Jerryll, Scusi dov’è il fronte e l’incompiuto The Day the Clown cried, opera inedita e controversa, ambientata in un campo di concentramento.

Nel 1999 il Festival di Venezia lo premia con un Leone d’oro alla carriera. Tra le sue interpretazioni più memorabili, ricordiamo il ruolo autobiografico in Re per una notte (King of Comedy, 1982) di Martin Scorsese, dove interpreta il cinico Jerry Langford rapito dall’aspirante comico interpretato da Robert De Niro. Gli ultimi trent’anni della sua attività sono contraddistinti da diversi problemi di salute ma allo stesso tempo da una costante presenza sui palcoscenici di Las Vegas. Lo abbiamo visto in un piccolo ruolo anche in Arizona Dream di Emir Kusturiça.  Tre sono i libri da lui scritti, tutti fondamentali per capire la sua poetica e la sua visione della vita e del mondo dello spettacolo: The Total-filmaker, Jerry Lewis in person e Dean & Me.

Filmografia completa:

  • La mia amica Irma (My Friend Irma), regia di George Marshall (1949)
  • Irma va a Hollywood (My Friend Irma Goes West), regia di Hal Walker (1950)
  • Il sergente di legno (At War with the Army), regia di Hal Walker (1950)
  • Quel fenomeno di mio figlio (That’s My Boy), regia di Hal Walker (1951)
  • Attente ai marinai! (Sailor Beware), regia di Hal Walker (1952)
  • Il caporale Sam (Jumping Jacks) (1952) regia di Norman Taurog
  • La principessa di Bali (Road to Bali), regia di Hal Walker (1952) – non accreditato
  • Il cantante matto (The Stooge), regia di Norman Taurog (1952)
  • Morti di paura (Scared Stiff ), regia di George Marshall (1953)
  • Occhio alla palla (The Caddy), regia di Norman Taurog (1953)
  • I figli del secolo (Money from Home), regia di George Marshall (1953)
  • Più vivo che morto (Living It Up), regia di Norman Taurog (1954)
  • Il circo a tre piste (3 Ring Circus), regia di Joseph Pevney (1954)
  • Il nipote picchiatello (You’re Never Too Young), regia di Norman Taurog (1955)
  • Artisti e modelle (Artists and Models), regia di Frank Tashlin (1955)
  • Mezzogiorno di… fifa (Pardners), regia di Norman Taurog (1956)
  • Hollywood o morte! (Hollywood or Bust), regia di Frank Tashlin (1956)
  • Il delinquente delicato (The Delicate Delinquent), regia di Don McGuire (1957)
  • Il marmittone (The Sad Sack), regia di George Marshall (1957)
  • Il balio asciutto (Rock-a-Bye Baby), regia di Frank Tashlin (1958)
  • Il ponticello sul fiume dei guai (The Geisha Boy), regia di Frank Tashlin (1958)
  • C’era una volta un piccolo naviglio (Don’t Give Up the Ship), regia di Norman Taurog (1959)
  • Il villaggio più pazzo del mondo (Li’l Abner), regia di Melvin Frank (1959) – non accreditato
  • Un marziano sulla Terra (Visit to a Small Planet), regia di Norman Taurog (1960)
  • Ragazzo tuttofare (The Bellboy), regia di Jerry Lewis (1960)
  • Il Cenerentolo (Cinderfella), regia di Frank Tashlin (1960)
  • L’Idolo delle donne (The Ladies Man), regia di Jerry Lewis (1961)
  • Il mattatore di Hollywood (The Errand Boy), regia di Jerry Lewis (1961)
  • Sherlocko… investigatore sciocco (It’$ Only Money), regia di Frank Tashlin (1962)
  • Le folli notti del dottor Jerryll (The Nutty Professor), regia di Jerry Lewis (1963)
  • Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo (It’s a Mad Mad Mad Mad World), regia di Stanley Kramer (1963) – non accreditato
  • Dove vai sono guai (Who’s Minding the Store?), regia di Frank Tashlin (1963)
  • Jerry 8¾ (The Patsy), regia di Jerry Lewis (1964)
  • Pazzi, pupe e pillole (The Disorderly Orderly), regia di Frank Tashlin (1964)
  • I sette magnifici Jerry (The Family Jewels), regia di Jerry Lewis (1965)
  • Linea rossa 7000 (Red Line 7000), regia di Howard Hawks (1965) – non accreditato
  • Boeing Boeing (Boeing Boeing), regia di John Rich (1965)
  • 3 sul divano (Three on a Couch), regia di Jerry Lewis (1966)
  • Stazione luna (Way… Way Out), regia di Gordon Douglas (1966)
  • Non alzare il ponte, abbassa il fiume (Don’t Raise the Bridge, Lower the River), regia di Jerry Paris (1967)
  • Il ciarlatano (The Big Mouth), regia di Jerry Lewis (1967)
  • Silent Treatment, regia di Ralph Andrews (1968)
  • Jerryssimo! (Hook, Line & Sinker), regia di George Marshall (1969)
  • Controfigura per un delitto (One More Time), regia di Jerry Lewis (1970) – voce, non accreditato
  • Scusi, dov’è il fronte? (Which Way to the Front?), regia di Jerry Lewis (1970)
  • The Singing Filipina, regia di Artemio Marquez (1971)
  • The Day the Clown Cried, regia di Jerry Lewis (1972)
  • Rascal Dazzle, regia di Edward Glass (1980) – voce
  • Bentornato picchiatello (Hardly Working), regia di Jerry Lewis (1980)
  • Comiche dell’altro mondo (Slapstick of Another Kind), regia di Steven Paul (1982)
  • Re per una notte (The King of Comedy), regia di Martin Scorsese (1983)
  • Qua la mano picchiatello (Cracking Up), regia di Jerry Lewis (1983)
  • Retenez-moi… ou je fais un malheur!, regia di Michel Gérard (1984)
  • Par où t’es rentré? On t’a pas vu sortir, regia di Philippe Clay (1984)
  • Cookie, regia di Susan Seidelman (1989)
  • Mr. sabato sera (Mr. Saturday Night), regia di Billy Crystal (1992)
  • Il valzer del pesce freccia (Arizona Dream), regia di Emir Kusturica (1992)
  • Il commediante (Funny Bones), regia di Peter Chelsom (1995)
  • Max Rose, regia di Daniel Noah (2013)
  • Até que a sorte nos separe 2, regia di Roberto Santucci (2013)
  • I corrotti – The Trust (The Trust), regia di Alex Brewer e Benjamin Brewer (2016)

 

 

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