Joe Russo e i film creati interamente dalle IA

Il regista di Avengers Endgame e Infinity War, durante un intervista immagina un futuro in cui le IA sono in grado di creare film a misura d’utente

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Durante il Sands International Film festival a St.Andrews in Scozia, Joe Russo (Avengers: Endgame e Infinity War) e il direttore creativo di Epic Games Donald Mustard hanno parlato del futuro del gaming, metaverso, televisione e nuove tecnologie. In sostanza un focus sul futuro dello storytelling (peraltro i temi somigliano agli stessi trattai nel nuovo numero della nostra rivista Sentieriselvaggi21st).

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Durante l’intervista, reperibile integralmente qui, i due intervistati hanno portato avanti una discussione interamente relativa al contemporaneo, con l’avvento delle IA e il futuro prossimo asservito a questa tecnologia. In particolare Joe Russo si è esposto ipotizzando come l’avvento delle IA possa portare a rivoluzionare il mercato cinematografico e home video, tramite la creazione diretta di film da parte di queste tecnologie. Secondo Russo avremo i primi film nell’arco di due anni.

Potresti entrare in casa e attivare l’intelligenza artificiale sulla tua piattaforma di streaming. “Ehi, voglio un film con protagonista il mio avatar fotorealistico e l’avatar fotorealistico di Marilyn Monroe. Voglio che sia una commedia romantica perché ho avuto una giornata difficile”. Ora hai una commedia romantica con te che dura 90 minuti. Quindi puoi curare la tua storia appositamente per te, ha detto Joe Russo.

Russo quindi azzarda un complesso risvolto tra sistema IA e creatività (e pensiamo anche agli scioperi in corso da parte degli sceneggiatori). Il co-regista fautore del MCU ha fatto dell’espansionismo possibilistico una sorta di breccia, che ora si sta riversando nel cinema canonico supereroistico e non (se pensiamo al caso Everything Everywhere All At Once). Ma è giusto affidare a una intelligenza artificiale uno sforzo creativo? L’IA costruisce i testi o qualsivoglia prodotto esclusivamente sulla base del materiale preesistente. Quindi non è in grado di aggiungere ma al massimo rimodellare gli elementi e gli stilemi.

Anche il Guardian ha scritto a proposito delle parole di Russo. Nell’articolo vengono esplicitate ottimamente le ragioni che stanno alla base della nostra scelta di guardare un film. Il nostro è infatti un affidamento che facciamo nei riguardi di uno specifico sguardo autoriale e che scegliamo scientemente. Quindi alla base della visione ci sarebbe la voglia di venire scomodati da punti di vista diversi dai nostri, magari anche entrando in conflitto. Il pezzo si conclude con queste parole: Se guardiamo un film è perché vogliamo essere trasportati, non assecondati dagli algoritmi. Se desideri un appuntamento con Marilyn, faresti meglio a guardare A Qualcuno Piace Caldo.

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