Esce per Unicopli un nuovo testo su John Ford, un ritratto che fa dialogare il suo cinema con la potenza inventiva di alcuni tra i più grandi filosofi del Novecento: Benjamin, Lévinas, Blanchot, Adorno, Deleuze e Badiou. 
Un'indagine che tocca alcuni motivi dell'opera di Ford: "l’incontro con l’altro e la genesi della soggettività, la critica della rappresentazione che svuota di immediatezza la realtà, la comunità, la questione della storia e la guerra". 
Il libro è di Toni d'Angela, curatore per Falsopiano de Il cinema western da Griffith a Peckinpah (2004), Nelle terre di Orson Welles (2004) e Corpo a corpo. Il cinema e il pensiero (2006) e autore per Bulzoni di Raoul Walsh o dell’avventura singolare (2008). 
D'Angela, insegnante e critico cinematografico, particolarmente interessato al western e al rapporto tra cinema e filosofia, dirige il trimestrale online multilingue La furia umana, "rivista di storia e teoria del cinema – (in)visioni, derive, vampate – fantasticherie e filosofia". (m.p.)

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THE OTHER SIDE OF GENIUS. IL CINEMA DI ORSON WELLES – LA MONOGRAFIA

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