Johnny Depp e la nuova trasformazione in Black Mass

Uscirà l’8 ottobre il nuovo film di Scott Cooper con protagonista il divo hollywoodiano, che anche questa volta ha scatenato discussioni e critiche sulla sua interpretazione. Ecco la featurette

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Presentato fuori concorso al 72° Festival di Venezia, Black Mass – L’ultimo gangster di Scott Cooper uscirà in Italia il prossimo 8 ottobre, distribuito dalla Warner Bros. La storia si basa sulla figura del gangster di Boston White Bulger (Johnny Depp) che negli anni ’70 collabora con l’FBI per far fuori la mafia italiana, l’unica rivale per il controllo della città. Il film è tratto dal libro Black Mass: Whitey Bulger, the FBI and a Devil’s Deal scritto dagli ex giornalisti del Boston Globe Gerard O’Neill e Dick Lehr.

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Black Mass mette in mostra l’ennesima trasformazione del divo hollywoodiano, per la terza volta nei panni di un gangster: prima ci sono stati Joseph Pistone in Donnie Brasco (1997), George Jung in Blow (2001) e John Dillinger in Nemico Pubblico (2009). Completamente irriconoscibile, l’attore e la make-up crew sono stati molto scrupolosi con il trucco: “ogni capello è stato messo a mano sulla parrucca-protesi che l’attore ha indossato. Ne sono state fatte circa 45, ed ognuna è stata finita in 22 ore” dichiara Joel Harlow, l’artista che ha trasformato Depp in Whitey. Oltretutto, Harlow ha svelato che oltre alla protesi dei capelli, l’attore ha voluto modificare guance, naso e fronte. Senza considerare poi il viso artificialmente pallido, gli occhi di ghiaccio per le lenti a contatto e la massa grassa messa per interpretare al meglio il ruolo (e che lo accompagna tuttora).

blackmass 2Oltre al suo aspetto esteriore, l’interpretazione di Depp si è concentrata anche su quella interiore, tanto da considerarlo più umano di quanto si aspettasse. “C’è un cuore in lui, freddo ma c’è. C’è un uomo che ama, che piange: c’è tanta umanità in lui” ha dichiarato durante la premiere del film in America. “Per 16 anni è stato un fuggitivo, non ha fatto nulla di male e viveva solo la sua vita” ha continuato l’attore. Ovviamente, non aveva pensato ai parenti delle vittime che il gangster irlandese ha ucciso negli anni (circa venti). “Chissà come la penserebbe Depp se sua sorella fosse uccisa e sotterrata” o ancora “Come puoi avere pietà per una persona sapendo quello che ha fatto?”. Queste sono solo alcune delle dichiarazioni lasciate dai familiari delle persone uccise, che si sono scagliate contro l’attore americano.

D’altra parte, anche il diretto interessato, il vero Whitey Bulger, adesso in prigione ma per anni numero 2 sulla lista dei più ricercati del mondo e catturato nel 2011, ha fatto sapere tramite il suo avvocato Hank Brennan che non ha nessuna intenzione di vedere il film basato sulla sua storia, secondo lui completamente storpiata da Hollywood. “L’avidità di Hollywood ha portato questo film a rappresentare male il mio cliente e a mancare il vero flagello del caso Bulger: la vera minaccia per Boston e per la nazione è la complicità del governo federale in tutti quegli omicidi” afferma Brennan, che rincara la dose parlando anche dell’interpretazione dell’attore “Bulger non si comporta in quel modo, non parla in quel modo“.

Black-Mass 3Altra figura centrale è John Connelly, agente dell’FBI che stringe “il patto col diavolo”, interpretato da Joel Edgerton (The Gift, Zero Dark Thirty). L’attore australiano ha recentemente dichiarato di aver apprezzato molto il lavoro di Cooper, ed è rimasto entusiasta di Depp e del suo essere perennemente nel ruolo, anche quando non si girava. “Si trasforma completamente, non ti da’ modo di capire chi c’è realmente dietro quella maschera. Ha un’aura misteriosa anche quando non è truccato, quasi come quella di una rock star.” dichiara Edgerton, che ha “speso più tempo con Whitey Bulger che con Johnny, tanto da dimenticarmi chi fosse in realtà. E’ stato entusiasmante vederlo lavorare“.

Infine la critica. Come ad ogni sua interpretazione c’è chi ne elogia la sua capacità  da “trasformista” e chi invece la ripudia, chi lo vede candidato ai prossimi Oscar, e chi lo giudica come la peggior interpretazione di sempre.

Critiche, rumors, dichiarazioni di facciata e discussioni. Esiste un proverbio americano perfettamente abbinabile al post uscita dei film di Depp, “same old, same old“, ossia “sempre la stessa storia“.

Ecco una featurette del film.

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