"Just like a woman", di Rachid Bouchareb

Just like a womand di rachid bouchareb
Il road movie americano del regista francese di origini algerine Bouchareb conferma le perplessità già suscitate dai precedenti Hors la loi e London River. La fuga di Sienna Miller e Golshifteh Farahani da una vita di soprusi inanella metafore scontate – il ventre come metonimia del femminile – e personaggi e situazioni così stereotipati da porre la pellicola a metà tra lo spot socialmente utile e la fiction televisiva nel senso più deteriore del termine

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Just like a woman di rachid boucharebRachid Bouchareb si cimenta nel road movie al femminile ma conferma uno sguardo piatto sulla realtà che vuole raccontare, in un accumulo di stereotipi a tratti insostenibile che più volte dà luogo a una comicità involontaria. Le perplessità già emerse di fronte a Hors la loi e London River trovano quindi conferma nella prova americana, dove una disorientata Sienna Miller non sembra in grado di colmare con la sua performance le carenze della messa in scena come invece Brenda Blethyn e Sotigui Kouyate nel film del 2009.

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Nei sobborghi di Chicago la bionda Marilyn e la musulmana Mona si incrociano quotidianamente per pochi attimi, il tempo di un saluto nel mini market del marito di Mona, breve sollievo a un’esistenza costituita per entrambe da vessazioni psicologiche, tra mariti parassiti e suocere integraliste. Finché un giorno non si ritrovano casualmente a una stazione di servizio, in fuga dalle rispettive vite, e decidono di partire insieme, per quello che diventa un viaggio esistenziale con l’obiettivo di aiutare Marilyn a entrare in una compagnia di danza del ventre a Santa Fe.

 

Sienna Miller e Golshifteh Farahani in Just like a womanSenza scomodare più di tanto il Thelma & Louise di Ridley Scott, inarrivabile modello che il film rinuncia da subito a rincorrere, Bouchareb tenta chiaramente di costruire il suo racconto proprio attorno a questo ventre, che assurge a metonimia del femminile e a metafora tanto della condizione subalterna delle sue protagoniste quanto del riscatto ricercato attraverso la sua esibizione.

 

Peccato che lungo le grandi strade sterrate d’America Just like a woman inanelli una sequenza di luoghi comuni tra personaggi e situazioni – il sessismo del proprietario del locale, la violenza della famiglia redneck, l’assurda indagine poliziesca – attraverso cui è difficile passare indenni.

 

Sienna Miller rinuncia alla consueta immagine glamour per apparire provata da una vita di disillusioni ma sembra più a suo agio come musa pop che non come eroina socialmente impegnata, lasciandosi rubare la scena dalla  coprotagonista Golshifteh Farahani.
L'attrice iraniana, già apparsa in Pollo alle prugne, About Elly e nel corto di Louis Garrel La règle de trois, con la sua carica erotica mitigata da un'aria fragile è l'unica nota positiva di una pellicola inerte, incredibilmente sospesa tra lo spot socialmente utile e la fiction televisiva nel senso più deteriore del termine.

 

Titolo originale: Id.

Regia: Rachid Bouchareb
Interpreti: Sienna Miller, Golshifteh Farahani, Bahar Soomekh, Tim Guinee, Roschdy Zem, Jesse Harper
Origine: Italia, Gran Bretagna, USA, Francia, 2012
Distribuzione: Minerva Pictures, Atalante Film
Durata: 106’
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