Kathryn Bigelow difende il suo film
La regista afferma: Non potevamo ignorare la tortura
Ignorata ai Golden Globes (esclusa la vittoria per Jessica Chastain), in panchina per gli Oscar, Kathryn Bigelow, regista di Zero Dark Thirty, ha scritto al Los Angeles Times per difendersi contro le critiche secondo cui il suo film appoggia la tortura. ''E' stata usata nella prima fase della caccia a Osama bin Laden. Non potevamo ignorarla'', afferma la regista. Inoltre ha invitato a dirigere piuttosto il furore ''contro chi ha creato e messo in atto queste politiche''. Il film, nonostante la grande accoglienza dei critici, ha avuto solo 5 nomination agli Oscar, senza la Bigelow per la regia. (l.m.)
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