"Koda, fratello orso", di Aaron Blaise e Robert Walker
Il "fratello" Pixar sembra aver lasciato orfano d'ispirazione e fantasia il colosso di cartone. Compitino assolto ma assai debole come risposta alla defezione e sistematicamente cede nella costruzione scritturale. Tra gli ingredienti manca l'amalgama, la cooperazione, ma soprattutto aggressiva consistenza.
Il vero "cattivo" di Koda è un piccolo mostro in 3D che si fa spazio tra le smagliature creative, di nome Pixar. Troppo evidenti e profondi gli abissi figurativi tra lo stanco Walt e l'impetuoso discepolo traditore. Ma ancora più sconcertante è il vuoto lasciato da una sciatta sceneggiatura e scarne caratterizzazioni che segnano la disfatta definitiva. Il "fratello" Pixar sembra aver reso orfano d'ispirazione e fantasia il colosso di cartone. Compitino assolto ma assai debole come risposta alla defezione e sistematicamente cede nella costruzione scritturale. Tra gli ingredienti manca l'amalgama, la cooperazione, ma soprattutto, aggressiva consistenza. E' un film che non parla al bambino dentro di noi ma esclusivamente ai più piccoli, regredendo bruscamente anche dopo Mulan o Lilo & Stich. Colori pastello, intermezzi musicali sempre più occludenti, personaggi caricaturali sempre più calibrati, rievocano la tradizione Disney degli anni sessanta, senza mai dare la sensazione di volere osare. Kenai, tramutato in orso, sconvolge il "formato": dal classico al cinemascope che passa quasi inosservato. La nuova percezione mistifica attuali scoperte etologiche, estremizzando visioni naturalistiche, antropocentriche e fuorvianti. Con l'incantesimo spezzato, l'animale ombroso è posseduto dall'uomo: essere vivente apparentemente superiore che per difendersi dalle diversità spesso le "accorpa", le "accoppa". Il percorso interiore è un pretesto: grido cifrato che richiama l'attenzione sulla forza delle idee, delle storie, dei buoni sentimenti fino ad infrangersi e confondersi nell'eco delle proprie convinzioni anacronistiche e di cassetta. Fallito il salto di qualità, il cuore dell'animazione mondiale rischia di fermarsi o battere aritmie integraliste al servizio di una paralizzante e presunta verità rivelata.
Titolo originale: Brother Bear
Regia: Aaron Blaise, Robert Walker
Sceneggiatura: Tab Murphy, Lorne Cameron, David Hoselton, Steve Bencich, Ron J. Friedman
Montaggio: Tim Mertens
Musiche: Phil Collins, Mark Mancina
Voci: Stefano Crescentini (Kenai), Alex Polidori (Koda), Fabio Boccanera (Sitka), Nanni Baldini (Denahi), Francesca Palopoli (Tanana), Massimo Olcese (Fiocco), Adolfo Margiotta (Rocco), Alessandro Rossi (Tug)
Produzione: Walt Disney Pictures
Distribuzione: Buena Vista International
Durata: 90'
Origine: USA, 2004