La battaglia degli imperi – Dragon Blade, di Daniel Lee
Lee cerca un compromesso tra il dramma, l’epicità e la commedia ostentando un facile sentimentalismo edulcorato da un messaggio di pace e fratellanza tra popoli
Huo An (Jackie Chan) è il comandante di una squadra di soldati cinesi che ha il compito di proteggere i territori lungo la Via della Seta dagli scontri tra le numerose etnie che vi abitano, promuovendo la tolleranza e l’uguaglianza. Sul suo cammino incontra il generale romano Lucio (John Cusack), in fuga con la sua legione dopo aver sventato un complotto ordito dal console Tiberio (Adrien Brody), che ha ucciso il padre e ha accecato il fratello minore, designato come erede. Dopo un’iniziale diffidenza, i due uniranno le forze per combattere la minaccia comune.
Se la storia risulta avere echi gladiatori, il registro e lo stile smentiscono immediatamente questa supposizione. Daniel Lee, uno dei principali registi del panorama hongkonghese attuale, cerca un compromesso tra il dramma, l’epicità e la commedia ostentando un facile sentimentalismo edulcorato da un messaggio di pace e fratellanza tra popoli: il povero bambino dal volto angelico che intona un canto straziante insieme ai soldati è solo l’ultimo mattone di una muraglia che cade in rovina. In realtà a non convincere affatto è il film stesso, prevedibile e banale nella narrazione (non si conta il numero di flashback) e decisamente sotto tono rispetto al genere cinematografico a cui appartiene (il filone che mescola l’azione, le arti marziali e antiche leggende).
È riconoscibile lo sforzo di Lee di restare coerente con il suo intento, evitando qualsiasi forma di violenza gratuita: il protagonista mantiene sempre un atteggiamento difensivo nei confronti dei nemici, provando a disarmarli senza mai ferirli gravemente. Tuttavia le scene di combattimento, nonostante siano coreografate e dirette da Chan, perdono di incisività proprio a causa di questo moralismo ridondante che soffoca la spettacolarità e il puro intrattenimento. In generale poi, la fotografia appare artefatta e l’uso del digitale nelle ambientazioni e negli effetti speciali non permette di apprezzare appieno la bellezza selvaggia dei paesaggi asiatici. Il risultato è un blockbuster di scarsa fattura che si regge a malapena sugli attori: il valente romano Cusack e il divertente e smaliziato Chan, che ormai sembra interpretare sé stesso piuttosto che il suo personaggio. Brody, ahimè, è l’ombra sfumata di Phoenix.
Titolo originale: Tian jiang xiong shi – Dragon Blade
Regia: Daniel Lee
Interpreti: Jackie Chan, John Cusack, Adrien Brody, Si Won Choi, Peng Lin, Mika Wang, Yang Xiao, Taili Wang
Distribuzione: Microcinema Distribuzione
Durata: 127’
Origine: Cina, Hong Kong 2015