La battaglia delle stand-up comedy si combatte in streaming
Le piattaforme streaming come Netflix e Amazon stanno iniziando una battaglia per conquistarsi il primato del genere delle stand-up comedy, prodotto sempre più ricercato dagli utenti della rete.

Divertente o meno, politicamente scorretto o meno, Grillo VS Grillo ha fatto notare a molti utenti Netflix italiani che sulla piattaforma streaming c’è anche una categoria dedicata agli spettacoli dal vivo. In America la chiamano stand up comedy, da noi cabaret, ma poco importa perché la sostanza è sempre la stessa: un comico che fa il suo monologo tentando di far ridere il pubblico. Un pubblico a cui i servizi on demand stanno puntando sempre di più, dissolvendo il pregiudizio che questo tipo di spettacolo funzioni soltanto live. La prova è il grande successo che uno come Louis C.K., per citare il più celebre, ha raccolto in questi anni e che lo ha portato ad essere sulla bocca anche di tanti spettatori europei che hanno recuperato i suoi show su YouTube o su altri portali online. A Netflix questa cosa non deve essere sfuggita e per il 2017 sta progettando un notevole investimento su questo tipo di prodotti. Negli anni passati, infatti, il magnate digitale dello streaming si era limitato a comprare spettacoli registrati nelle stagioni teatrali precedenti e già reperibili in rete. Questo sforzo ha raccolto nella sezione Netflix dedicata alla stand-up migliaia di contenuti che comprendono i nomi di Jen Kirkman, John Mulaney, Craig Ferguson, Ali Wong, Aziz Ansari, Chelsea Peretti, Jimmy Carr, Patton Oswalt, per citarne solo alcuni. Nella versione italiana al momento il numero di show disponibili è notevolmente inferiore ma, oltre a due spettacoli di C.K., sono online anche Iliza Shlesinger, Gabriel Iglesias, John Mulaney, Jeff Dunham, Demetri Martin, Anthony Jeselnik e Kevin Hart. Nomi che nel panorama italiano si conoscono poco ma che già stanno ricevendo consensi in rete sfruttando i pochi esempi nostrani del genere. Questo recupero dei classici è servito però solo a spianare la strada ad un incremento della
Attivando questo progetto effettivamente ci sarebbero pochi network a fare concorrenza. Quello che aveva la leadership fino ad oggi, ovvero Comedy Central, ha deciso di virare verso lo show completamente live annunciando il festival Colossal Clusterfest, dal 2 al 4 Giugno a San Francisco. Rimane dunque HBO, che però ha perso diversi personaggi di punta, mentre avanza un altro servizio streaming online: Amazon Video. L’azienda ha infatti da poco concluso un accordo con Only Much Louder (OML) per 14 ore di stand-up comedy originali che includono solo comici provenienti dall’India, disponibili nei prossimi mesi in 200 paesi del mondo. Questo puntare ad altri territori è una perfetta strategia di mercato per provare a battere Netflix, secondo alcuni molto chiusa nel territorio statunitense.“Bisogna capire che la commedia funziona a livello globale perché diffonde felicità, ha elevato il coinvolgimento del consumatore in qualsiasi momento della giornata, notte e giorno” ha detto il responsabile di Amazon Prime Video India Nitesh Kripalani. Il mercato indiano della commedia ha effettivamente generato una tendenza nella nazione riconoscibile dal grande numero di comici che ha avuto successo partendo da YouTube il quale ha dedicato loro anche un’intera settimana di stand-up nel 2013. Il boom degli smartphone in India ha portato un incremento notevole della fruibilità di internet, non contando il fatto che, secondo le stime, Bollywood diventerà presto il leader assoluto del mercato cinematografico mondiale. Amazon sembra dunque portarsi avanti sapendo che nel presente non riuscirà a battere Netflix, troppo avanti sul territorio delle stand-up. La partita però non è ancora finita.