La casa. Il risveglio del male, di Lee Cronin

Uno sguardo nuovo alla dimensione domestica, oggi, nella vita in casa post quarantena. Un ottimo capitolo che cita continuamente i primi storici capitoli della saga

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È interessante pensare a quanto profondamente abbiano aderito le radici di alcune saghe (o franchise) nell’immaginario pop. Quando  poi è così attenta nell’inquadrare la società da dentro le mura domestiche il risultato è da osservare. La casa. Il risveglio del male infatti è uno di quei titoli che rappresenta uno spaccato degli anni che stiamo vivendo. Avremo dinanzi le immagini che parlano al presente del presente. I punti di vista e sono in buona parte ad altezza webcam e le soggettive dall’interno delle cose ci rendono spettatori di un umanità pesantemente vittima dei ricordi pandemici post quarantena.

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La storia racconta dell’incontro tra due sorelle, Beth e Ellie, in casa di quest’ultima. Ellie ha due figlie e un figlio. Ma il film ci introduce anche altri personaggi: null’altro che i vicini di pianerottolo, in un decadente condominio a Los Angeles. Stavolta sono loro le vittime predilette del Necronomicon.

Sarà proprio il terremoto a creare una crepa in garage dentro la quale Danny (il figlio di Ellie) trova un bunker. Dentro ci trova il libro maledetto e alcuni vinili. Perché si, anche la fascinazione del vintage (il giradischi appunto) è presente ne La casa. Il risveglio del male.

È giusto dare credito ai primissimi istanti del film. Infatti quei momenti, che dall’inizio nell’ottica della saga sono l’arrivo del demone, attraverso un volo tra il bosco e le fronde degli alberi, qui sono sostituiti e rivelati in quanto immagini di un drone, semplicemente guidato da un personaggio nell’introduzione. Il pericolo quindi assume la forma di un incidente domestico e la casa non è più un personaggio ma solo il luogo deputato delle morti per disattenzione. Non lasciare i fornelli accesi, non correre con le forbici in mano, non far volare droni all’interno dell’abitazione.

Il vero tocco di classe però arriva col finale, con un cambio di linguaggio quasi impercettibile. Una volta arrivate nel garage, Beth e la piccola Kassie, dovranno combattere e affrontare la boss fight definitiva contro un mostro venuto dritto da Dead Space che altro non è che ciò che resta della loro famiglia. Con la tattica dello stealth provano a cavarsela e fuggire. Eppure uno dei dogmi di questo universo filmico parla chiaro: l’unico modo per sconfiggere gli impossessati è farli a pezzi.

La casa. Il risveglio del male, in definitiva è un ottimo capitolo e Lee Cronin si dimostra attento alle piccolezze che possono fare la differenza. Costruisce infatti un film adatto a portare avanti la saga e riesce a captare tutte quelle influenze, lascito di Sam Raimi stesso, che fanno scattare la scintilla.

Titolo originale: Evil Dead Rise 
Regia: Lee Cronin
Interpreti: Alyssa Sutherland, Lily Sullivan, Nell Fisher, Morgan Davies, Jayden Daniels, Gabrielle Echols, Billy Reynolds-McCarthy, Tai Wano
Distribuzione: Warner Bros.
Durata: 120′
Origine: Nuova Zelanda, USA, Irlanda 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3.8
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Il voto dei lettori
2.17 (6 voti)
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