La contemporaneità di Scarface secondo Antoine Fuqua

Il regista in una recente intervista su SlashFilm.com parla dell’importanza di attualizzare il tema dell’immigrazione in questa nuova versione del classico del cinema USA dopo “I Magnifici 7”

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Attualmente al cinema con I Magnifici 7, Antoine Fuqua sembra non voler perdere l’attitudine al remake (in qualche modo lo era anche il precedente The Equalizer). Infatti, come è ormai noto, il suo prossimo progetto è quello di portare ancora una volta sul grande schermo Scarface, dopo la versione del 1983 di Brian De Palma con Al Pacino e quella originale degli anni ’30 diretta da Howard Hawks. La vicenda di Al Capone è quella diventata comune a tanti immigrati che arrivano in un altro paese e tentano in qualsiasi modo la scalata al successo per questo, secondo quanto dichiarato dal regista in una recente intervista per SlashFilm, è diventato quasi fondamentale raccontare di nuovo questa storia di enorme attualità: “Ho letto la sceneggiatura ed è veramente interessante e molto attuale. Stiamo facendo i conti con un bel po’ di cose collegate al Messico. E, ancora un volta, queste cose riguardano il Sogno Americano e il fatto che sia un gioco evidentemente truccato. La promessa è che tutti quanti possono avere la loro opportunità ma non è così. Quindi, questa è una cosa molto rilevante, proprio ora con quello che sta succedendo in Messico, il luogo da cui proviene il nostro protagonista. Soprattutto quando ci sono persone che parlano di alzare muri. Stiamo ancora facendo i conti con l’immigrazione, stiamo ancora facendo i conti con una cosa che potrebbe trasformare una persona in Scarface.”.

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scarface-1983Dunque quello che ci dovrà aspettare dal nuovo Scarface sarà un protagonista dalle origini messicane che sarà coinvolto nel traffico di droga sul confine con gli Stati Uniti. Una persona disillusa e delirante, secondo le parole di Fuqua, che ammette di non aver ancora trovato l’interprete giusto per il ruolo. Sicuramente il taglio della sceneggiatura scritta da a Jonathan Herman (Straight Outta Compton) su un soggetto rivisto da Paul Attanasio e David Ayer, ripercorrerà la stessa strada dell’ultimo I Magnifici 7 in cui le suggestioni action del western meno riconciliato alla Walter Hill sono state funzionali a Fuqua per elaborare un discorso politico sulla contemporaneità americana la cui potenza è rintracciabile in solo pochi prodotti recenti. E’ probabile quindi che allo stesso modo questo nuovo Scarface saprà portare sul grande schermo una versione aggiornata del tema dell’immigrazione e le aspettative che ci riesca sono ormai alte.

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