La doppia vita di Linda Lovelace

Pur essendo la prima pornostar non assomiglia a nessuna delle altre a venire, non ha una pelle del viso liscia, non è giovanile, non è "perfettina" e nelle interviste si vanta di non aver mai incontrato niente di troppo grande per la sua gola… La ricordiamo con un brano dal libro "Gola profonda – la pornografia prima e dopo Linda Lovelace"

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Il cognome di Linda da nubile è Boreman, l’altro cognome con cui è conosciuta (Marchiano) è dovuto a un matrimonio successivo. Linda lavora come cameriera e un giorno incontra Chuck Travnor, già gestore di un topless bar, ora passato alla produzione di filmetti pomo. Attirata dai soldi facili, Linda si ritrova presto protagonista di fumetti pomo in cui si esibisce nel sesso più estremo: fist-lucking (penetrazione totale della mano nella vagina), foot-fucking (penetrazione totale del piede) e zoofilia (nel famigerato “Dogarama” dove si accoppia con un cane).
Si racconta che sia stato Travnor a iniziare Linda alla pratica della “gola profonda” che lui aveva assimilato a sua volta da una prostituta giapponese. Pare che Traynor dovette ricorrere all’ipnosi per addestrare l’allieva. Nel 1972, quando la strana coppia incontra Gerard Damiano, il regista è così colpito dal “numero” di Linda da scriverci una sceneggiatura. E’ una delle prime volte che qualcuno progetta un lungometraggio a luci rosse. Damiano sceglie per Linda l’indovinato pseudonimo di Lovelace. Secondo le sue intenzioni Linda Lovelace, LL, sarebbe succeduta a Brigitte Bardot, BB e a Marylin Monroe, MM.

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Linda Lovelace pur essendo la prima pornostar non assomiglia a nessuna delle altre a venire, non ha una pelle del viso liscia, non è proprio giovanile, insomma non è “perfettina” e ben levigata come dovrebbe invece essere una vera pin-up. La Lovelace, nelle interviste, si vanta di non aver mai incontrato niente di troppo grande per la sua gola e Traynor rinforza la dose sostenendo che l’esofago di sua moglie diventa grande come quello di un inghiottitore di spade. La coppia partecipa ad alcune feste alla Mansion di Hugh Hefner, il fondatore di “Playboy” e pochi mesi dopo la Lovelace campeggia sul famoso paginone centrale.
Per sfruttare al massimo il fenomeno Linda Lovelace, i distributori di pornografia montano dei filmetti con spezzoni da lei girati in precedenza. Due esempi: “The Confessions of Linda Lovelace” (1974), “Linda Lovelace Meets Miss Jones” (1975). Esce anche un libro intervista, “Inside Linda Lovelace”, che diventa subito un best seller.
Nel 1973 si gira il seguito di “Gola profonda”, per la regia di Joe Sarno. Il film avrà una distribuzione limitata e solo in versione softcore perché quell’anno la Corte Suprema dirama una legge più severa sull’oscenità. A cena con il giornalista di «Playboy» Bruce Williamson, la Lovelace è infuriata: per lei “Gola profonda 2” è un passo falso, se non esce nella versione hardcore. Lei non vuole fare strada a Hollywood, vuole essere una pornostar, vuole restare sempre e solo Linda Lovelace. In ogni caso per breve tempo Linda Lovelace è un personaggio da copertina: alla prima hollywoodiana di “Ultimo tango a Parigi” definisce il film disgustoso perché le scene di sesso non sono credibili. A suo parere sarebbe meglio che Hollywood si occupasse di western e commedie e lasciasse perdere il sesso.
Un paio di note su quest’ultimo aneddoto. Primo: comincia ad affermarsi con Linda Lovelace l’orgoglio della pornostar che si considera una vera e propria artista del sesso, come Annie Sprinkle, ex pornostar che alla fine della carriera si è trasformata in artista-performer da museo d’arte contemporanea. Secondo: la Lovelace non si accorge che proprio il film di Bertolucci costituisce l’inizio della sua fine. “Ultimo tango a Parigi” dimostra infatti che un film ufficiale può fare scandalo esattamente come “Gola profonda”. Il rapporto anale “al burro” accende la fantasia degli spettatori che per anni si interrogano se i due divi avessero avuto dei veri rapporti sessuali sul set (Brando ha confessato in seguito che Bertolucci aveva effettivamente avanzato questa richiesta, respinta sia da lui che dalla Schneider).
Solo qualche anno dopo, il mercato di “Gola profonda” è conquistato dai softcore di produzione europea, che strappano pubblico a Damiano e agli altri eroi del porno-chic con l’esotismo raffinato e calligrafico di film come “Emmanuelle”.
Nel dicembre del 1973 Linda Lovelace è arrestata per possesso di cocaina e anfetamine: il momento d’oro sta per finire ma lei non sembra accorgersene. Scarica Traynor che ormai non le serve più e nel giugno del 1974 è al festival di Cannes con il nuovo compagno, il coreografo David Winters. Nel 1975 girano assieme il softcore “Linda Lovelace fòr President”, un fallimento. Nel 1976 la Lovelace scarica anche Winters e sposa lo stuccatore Larry Marchiano, che le dà due figli, uno lo stesso anno e l’altro quattro anni dopo. I due sopravvivono con sussidi statali, con disappunto della Lovelace che intanto prepara il colpo di scena. Poco dopo infatti diventa a sorpresa una donna molto religiosa e una femminista convinta. L’ex pornostar capisce però che l’unico modo di guadagnare un po’ di quattrini è far parlare ancora di sé e torna sui suoi passi, ai suoi trascorsi, ma con intenzioni del tutto diverse rispetto al passato. “Quando guardate il film “Gola profonda”, mi guardate mentre mi stuprano, è un crimine che il film sia ancora proiettato; c’era una pistola puntata alla mia testa in ogni momento”, dichiara al “Tòronto Sun” nel marzo del 1981.
Nel frattempo è uscita una nuova autobiografia, Ordeal in cui, solo cinque anni dopo “Inside Linda Lovelace”, l’attrice cambia le carte in tavola: da profetessa del sesso libero e sfrenato diventa la vittima, la schiava del marito Chuck Travnor, l’agnello sacrificale della sporca industria del pomo. Ma il culto del film non risente del voltafaccia della Lovelace: dì Gola profonda si è già detto tutto, manca solo che l’interprete principale ripudi il suo operato… eccoci serviti.
Linda Marchiano rinnega Linda Lovelace ma fino a un certo punto. Rimane intatto il desiderio di scandalizzare e di stare al centro delle attenzioni dei media. E’ solo un adattamento.
Dall’esibizionismo al vittimismo, più adatto alla nuova condotta di vita. Sono davvero pochi quelli che le credono, nessuno della troupe del film conferma le accuse della Marchiano, neppure il protagonista maschile Harry Reems che come la Lovelace ha ritrovato la fede, ma non ha rinnegato il passato.

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Dal libro “Gola profonda – la pornografia prima e dopo Linda Lovelace”, di Piero Calò e Giuseppe Grosso Ciponte, Edizioni Lindau, 2002

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