Arte e vita. Realtà e finzione. Dove inizia l’una e finisce l’altra o dove si combinano fino a confondersi. Ruoli che siamo chiamati a interpretare, su quale palco ha poca importanza. C’è chi tenta la strada della recitazione (Nicole Kidman) e chi prova a fare lo scrittore (Jason Bateman). Figli di una coppia di artisti d’avanguardia (Christopher Walken e Maryann Plunkett) il cui fine ultimo è svegliare le coscienze, rendere le persone partecipi delle loro performance, irrompere la quotidianità. La semplice fruizione non basta, servono movimento azione, imprevedibilità.

Come questo film, che cerca di annodare intorno a sé dimensioni diverse di un cinema americano che vede nella famiglia il suo nucleo primitivo. Legami instabili che sono sul punto di spezzarsi, o che forse si sono già spezzati da tempo e non ce ne siamo accorti, non abbiamo voluto. Ma ecco che un fatto inaspettato, l’unica nota comica della storia, ci costringe ad aprire gli occhi, guardare oltre e confrontarci prima di tutto con noi stessi, con quello che eravamo, due lettere dell’alfabeto, e che siamo diventati (persone?).
Un percorso di accettazione e redenzione che attraversa il territorio, anche qui esplorato, del thriller psicologico. In questo punto la narrazione inizia a vacillare, a causa di una sceneggiatura che per mantenere un ritmo adeguato appare in alcuni momenti troppo forzata (il film è un adattamento dell’omonimo romanzo di Kevin Wilson). Si seguono indizi e si raccolgono prove: il passato e il presente continuano a intrecciarsi – sembrerebbe in maniera sconnessa – tra ricordi e vecchie registrazioni che celano segreti sopiti. E poi arriva la verità – si torna sulla strada principale (ci eravamo davvero allontanati?). Sussurrata, come da copione intimista, e un po’ assurda, in linea comunque con l’assunto iniziale. Arte e vita non sono in fondo così intercambiabili, è impossibile fonderle senza provocare rotture, separazioni; bisogna rinunciare a qualcosa, a e b, e sostituirlo con altre lettere sperando che queste rimangano tali.

Bateman, alla regia del suo secondo lungometraggio, si muove con sicurezza in un cinema che dimostra di conoscere e che tuttavia non riesce a valorizzare a pieno trovando la sua cifra estetica ed espressiva, come avrebbero fatto un Baumbach o un Wes Anderson.

Titolo originale: The Family Fang
Regia: Jason Bateman
Interpreti: Nicole Kidman, Jason Bateman, Christopher Walken, Marin Ireland, Maryann Plunkett
Distribuzione: Adler Entertainment
Durata: 107’
Origine: Usa 2015