La festa silenziosa, di Diego Fried

In sala il thriller argentino in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, interpretato dall’attivista femminista Jazmín Stuart.

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A poche ore dalla celebrazione del suo matrimonio nella tenuta del padre, Laura si allontana dal futuro marito, che sembrerebbe mostrare qualche perplessità sul passo da compiere, e va a fare una passeggiata nei dintorni per scacciare strani pensieri. Si ritrova in un’insolita festa tra giovani che si divertono ascoltando musica con le cuffie (da qui, evidentemente, la festa silenziosa, quella del silenzio assordante…) al centro di una pista da ballo. Viene circuita e sedotta da un ragazzo verso il quale sente forte subito un’attrazione fisica, “facilitata” dall’ebbrezza del contesto e soprattutto dall’alcol tracannato. In realtà quell’inaspettato sbandamento si trasformerà in un drammatico fatto di violenza di gruppo che Laura non poteva affatto prevedere, andando così a condizionare drasticamente i rapporti con il futuro coniuge e il padre.

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La giovane casa di distribuzione torinese, Double Line, con coraggio, dal 2019 sta cerando di proporre opere di non facile collocazione, vedi il magnifico Days di Tsai Ming-liang distribuito anche quest’anno. Stavolta si tratta di un thriller di un autore argentino che esce in sala proprio in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, interpretato dall’attivista femminista Jazmín Stuart e da star della scena argentina, Gerardo Romano ed Esteban Bigliardi. Quindi nonostante l’intento dell’autore di tracciare segni indelebili di un’opera di genere, dietro alla cifra stilistica si svela anche un messaggio sociale non certo secondario, affrontando un tema caldo e di stringente attualità. E poi, c’è anche l’intento di affrontare tabù non solo nella vita ma anche, in fondo, al cinema, per cui: può una donna cercare giustizia di propria mano? Oppure la violenza e la giustizia sono dominio dell’uomo? C’è qualcosa nel sistema che non permette a una donna arrabbiata di esprimere rabbia e di fare violenza, come se questa fosse prerogativa unica degli uomini. Tutto si compie seguendo la tradizione del cinema “in strada”, crudo, violento, a richiamare il grande cinema statunitense degli anni ’70 e ’80. E c’è da ammettere che Diego Fried, esordio al lungometraggio, pur peccando certamente di prevedibilità, imbastisce una buona storia, contaminata di rimandi di genere e influenze provenienti da un passato pur sempre ingombrante e assai complicato da gestire.

 

Titolo originale: La fiesta silenciosa
Regia: Diego Fried
Interpreti: Jazmín Stuart, Esteban Bigliardi, Gerardo Romano, Lautaro Bettoni, Gastón Cocchiarale
Distribuzione: Double Line
Durata: 87’
Origine: Argentina, Brasile 2019

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
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Il voto dei lettori
5 (1 voto)
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