LA FOTO DEL GIORNO – A Taranto le "Alternative del Cinema Italiano"

Parte la 2a edizione del Taranto Film Festival – con la direzione artistica del "nostro" Massimo Causo – che propone in sei giorni un programma ricco di oltre 50 titoli di vario genere e metraggio. E la personale per uno dei cineasti italiani più bravi e sottovalutati: Gianluca Maria Tavarelli (Un amore, Liberi, Paolo Borsellino).

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Sei giorni di "Alternative del Cinema Italiano" per la 2a edizione del Taranto Film Festival, in programma dal 6 all'11 dicembre prossimi nella Sala Chaplin (Via Plateja 142). Promosso dal Centro Studi Cinematografici col contributo della Provincia di Taranto (Assessorati alla Programmazione Culturale e alle Politiche Giovanili) e con la collaborazione del C.R.E.S.T., il Taranto Film Festival torna a portare in città autori ed opere del cinema italiano di ieri e soprattutto di oggi, in una prospettiva decentrata, "alternativa" appunto, rispetto alla linea dominante della nostra produzione: nell'arco dei sei intensi giorni di festival verranno proposti oltre 50 titoli di vario metraggio in un programma che dalle 16 a notte fonda vedrà alternarsi sullo schermo della Sala Chaplin (sede storica del cinecircolo tarantino) un fiume di immagini in cerca di visibilità.

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Organizzato da Cosimo Battista e Massimo Causo (che ha curato la direzione artistica), il Taranto Film Festival – Alternative del Cinema Italiano va in cerca di un cinema che sappia contaminarsi tra generi e formati, segnalando filmakers indipendenti, giovani maestri, generi della produzione nostrana del glorioso passato e del presente. Il programma di quest'anno è particolarmente vario e trova riscontro nelle varie sezioni che compongono il festival: oltre alla selezione di "Uno Uno Prima", che propone alcuni degli esordi del cinema italiano dell'ultima stagione più interessanti e meno visti dal pubblico (da La spettatrice di Paolo Franchi con Barbara Bobulova a Last Food di Daniele Cini), e accanto alla sezione "Prima della Prima", che segnala una serie di opere fuori mercato di vario formato, interessanti per linguaggio innovativo e promesse future (da Illuminazioni che segna il ritorno di Bruno Bigoni a Onde di Francesco Fei), la 2a edizione del Taranto Film Festival si spinge nei territori di ricerca più svariati. Due personali complete sono dedicate ad autori che, con stili molto diversi, sanno parlare di sentimenti ed emozioni: la sezione "Giovani Maestri" infatti propone il torinese Gianluca Maria Tavarelli, autore della recente fiction su Paolo Borsellino (che vedremo in proiezione fiume a chiusura della prima giornata del festival) ma già fattosi notare con opere come Un amore e Liberi; la sezione "Altri Sguardi", invece, è dedicata al filmaker pesarese Mauro Santini, che con i suoi cortometraggi sospesi tra memoria e pulsioni dello sguardo sta facendo parlare di sé non solo nei festival italiani ma anche a Parigi, a Locarno e in Corea del Sud. Entrambi questi giovani registi saranno ospiti del festival, come del resto non pochi degli autori che presentano le loro opere a Taranto.


Un evento importante di questa edizione del Taranto Film Festival è poi la selezione di "Videoromanza", che celebra i 25 anni di videoclip italiani presentando una sessantina tra i più celebri short musicali realizzati dai nostri autori. Una vera e propria chicca che testimonia dell'intenzione del festival di slargare i margini del cinema. Alla stessa maniera, una traccia molto importante di questa edizione del festival tarantino è l'horror, vera e propria tendenza dell'attuale produzione: e infatti le due sezioni curate da Davide Di Giorgio, "Mezzanotte: Gotico Italiano" e "Altre tendenze: Piccoli orrori" sono un affondo nella produzione dell'orrore italiana tra le certezze di ieri e le promesse di domani.


Non mancheranno di tornare a Taranto anche i Giovani Talenti Italiani, ovvero i giovanissimi attori segnalati dall'Unione Italiana Casting attraverso i cortometraggi realizzati per segnalare i loro volti: dopo il successo dello scorso anno, infatti, l'U.I.C. ha riproposto la formula affidandosi a registi più giovani ma mettendo insieme gli episodi in una sorta di sit-com condominiale che ruota attorno a "Un colpo di pistola" (questo il titolo del film) che qualcuno ha sparato nei paraggi.


Il festival si aprirà poi con una serata all'insegna di immagini e politica: l'evento "Politiche nell'immaginario" nasce infatti attorno all'interesse suscitato negli artisti dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e proporrà sia il film di Gianluca Arcopinto "Nichi" che il recentissimo documentario di Corso Salani "C'è un posto in Italia" (in prima proiezione pugliese dopo il recente successo al Torino Film Festival), girato durante la trionfale campagna elettorale di Vendola. Il quale, del resto, è atteso per la serata inaugurale del festival per confrontarsi in pubblico con il critico di "Fuoriorario" (Raitre) Enrico Ghezzi proprio sul tema proposto dal festival "Politiche nell'immaginario": l'incontro avrà luogo a partire dalle 21.30 nel Salone degli Stemmi del Palazzo della Provincia di Taranto (Via Anfiteatro 1).


Infine c'è da segnalare lo "Spazio Giovani" che costituisce la novità di quest'anno del Taranto Film Festival: organizzato col supporto dell'Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Taranto e con la collaborazione del C.R.E.S.T., questo spazio è destinato a mettere i giovani tarantini a diretto contatto con le professionalità del cinema ospiti del festival e a stimolare dunque la voglia di fare cinema nella nostra città, sia per puro bisogno d'espressione che magari con prospettive più professionali. Sicché non stupisce se, accanto ai tre workshop mattutini dedicati a "Produrre/Autoprodurre", "Misteri e Mestieri del Casting" e "Sguardo e Musica nel Videoclip", lo "Spazio Giovani" del Taranto Film Festival propone la sezione "Visionefutura", in cui sei più o meno giovani filmakers tarantini di diversa estrazione e con diversi obbiettivi propongono in prima cittadina le loro opere.


Il festival, che quest'anno si fregia di una videosigla realizzata dal giovane fotografo tarantino Salvatore Dimaggio e di un manifesto disegnato da Guglielmo Greco, farà omaggio ai due filmakers Gianluca Maria Tavarelli e Mauro Santini di un'opera dell'artista stattese Mimino Miccoli.

Tutte le proiezioni avranno luogo presso la Sala Chaplin, in via Plateja 142, e saranno a ingresso libero (sino a esaurimento posti). Il sito web del festival è: www.tarantofilmfestival.com  

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