LA FOTO DEL GIORNO – Al limite estremo

Parte oggi a Modena, presso la Sala Truffaut ,”Al limite estremo – I documentari di Werner Herzog” una imperdibile rassegna curata da Luisa Ceretto ed Alberto Morsiani. Verranno presentati 21 documentari, tra cui un'anteprima nazionale (Grizzly Man), e 11 pellicole mai presentate prima d'ora in Italia in versione originale sottotitolate per l'occasione

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IL SITO DI GRIZZLY MAN (dovesi puo' vedere il trailer)

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http://www.grizzlymanmovie.com/grizzly.html


 


 


 


Ventuno documentari di Werner Herzog, tra cui un'anteprima nazionale (Grizzly Man), una prima visione per Modena (L'ignoto spazio profondo) e 11 pellicole mai presentate prima d'ora in Italia in versione originale sottotitolate per l'occasione.


E' davvero un'occasione impedibile per tutti i cinefili e gli appassionati del cinema di qualità, per chi voglia scoprire in toto o ritrovare un autore tra i più importanti e originali della storia del cinema contemporaneo, la rassegna Al limite estremo – I documentari di Werner Herzog che si svolgerà alla Sala Truffaut di Modena (via degli Adelardi 4) a partire da martedì 31 ottobre e per altre 10 serate (ogni martedì e mercoledì successivi, fino al 6 dicembre). La rassegna, nell'ambito del nuovo programma 2006-2007 della sala gestita dall'Associazione Circuito Cinema, è curata da Luisa Ceretto ed Alberto Morsiani ed è stata realizzata grazie alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. I due curatori, assieme all'Assessore alla Cultura del Comune di Modena Mario Lugli e a Gianpaolo Caselli della Fondazione, introdurranno la rassegna martedì 31 alle ore 21.


 


Aguirre furore di Dio (1972), L'enigma di Kaspar Hauser (1974), Cuore di vetro (1976), Nosferatu (1978), Fitzcarraldo (1979), Dove sognano le formiche verdi (1985): sono solo alcuni dei titoli più famosi di questo regista di cinema ma anche di teatro, critico cinematografico ma anche scrittore e poeta, nato a Monaco il 5 settembre del 1942. Un uomo con la passione dei viaggi e delle sfide, sempre alla ricerca di situazioni straordinarie, capace ogni volta di rimettere in gioco sé stesso e il traguardo raggiunto per l'esigenza vitale di arrivare ad immagini assolutamente pure, uniche, irripetibili per ridefinire ogni volta il rapporto tra l'uomo e la natura. Ogni film di Herzog è un'esperienza visiva ed emotiva di un'intensità straordinaria, lui che spesso è stato definito "maniaco, sognatore, regista dell'impossibile", il cui cinema si lega indissolubilmente alla presenza in molte delle sue opere del suo attore-feticcio Klaus Kinski, che presta non soltanto il corpo ma anche l'anima ai personaggi che interpreta.


 


L'uomo degli orsi


Timothy Treadwell, ambientalista ed esperto dilettante di grizzly, i temibili e pericolosi orsi grigi, ha vissuto per tredici estati disarmato in  Alaska, all'interno del Katmai National Park and Riserve a contatto diretto con gli animali, studiandoli e raggiungendo con loro un'intesa emotiva impensabile per un essere umano, tanto da diventare una vera e propria celebrità negli Usa. A Treadwell, il cui corpo venne ritrovato dilaniato (probabilmente da un orso estraneo al gruppo di studio) insieme a quello della fidanzata Amie Huguenard all'interno del parco nell'ottobre del 2003, alla sua vita e alle circostanze della sua morte, è dedicato Grizzly Man (in programma martedì 31 ottobre alle ore 21), visto al Festival Cinema Giovani di Torino nel 2005 e al Biografilm Festival di Bologna quest'anno, distribuito in Italia dalla Fandango. Herzog utilizza il materiale girato da Treadwell per dipingere un ritratto sfumato di una figura complessa e commovente, mentre esplora questioni ancora più grandi attorno alla non facile relazione tra uomo e natura. Per dare prospettiva al suo soggetto, Herzog intervista gli amici, la famiglia e i colleghi dell'ambientalista, ed anche esperti di natura selvaggia, le cui opinioni a proposito di Treadwell variano come il vasto, estremo paesaggio dell'Alaska.


 


Gli altri viaggi


Apocalisse nel deserto del 1992 (mercoledì 1 novembre alle ore 21.15) è girato in modo stilizzato, fantascientifico, come se non ci fosse una sola inquadratura nella quale poter riconoscere il nostro pianeta. La visione apocalittica è quella dei pozzi di petrolio in Kuwait dopo la Guerra del Golfo, dati alle fiamme.


In Fata Morgana del 1971, uno dei suoi lavori più noti (sempre mercoledì 1 alle 22.15), Herzog si rifà al testo sacro degli indios guatemaltechi, il Popol Vuh, per organizzare il materiale documentario girato in Sahara, Kenia e Tanzania, nei Paesi che si affacciano sul golfo della Guinea e nelle Canarie, in tre grandi sezioni (La creazione, Il paradiso e L'età dell'oro). Il risultato è un film estremo, che trasmette un disagio profondo.


 


Alle diverse forme di sciamanesimo, credenze e superstizioni sorte in Russia dopo la caduta dell'ideologia comunista è dedicato Bells from the deep del 1993 (in prima visione martedì 7/11 alle 20.30), mentre Il paese del silenzio e dell'oscurità girato nel 1971 (il 7/11 alle 21.40) ricostruisce la storia di Fini Straubinger, una donna sordocieca dopo un incidente avvenuto in tenera età, che svolge assistenza a persone ancora più sfortunate di lei.


 


Dieter Dengler, nato in Germania durante la guerra, emigrato a 18 anni negli Usa, si arruola come pilota in Marina e nel 1969 è abbattuto in volo nel Laos. Dopo 136 giorni di prigionia, evade, unico pilota americano sopravvissuto alla cattura nel Vietnam del Nord. Herzog lo intervista trent'anni dopo, e il risultato è Il piccolo Dieter vuole volare (in programma l'8/11 alle 20.30).


Attraverso inediti dietro le quinte, materiali di repertorio e interviste ai sopravvissuti, Herzog ricostruisce la personalità irrequieta e minacciosa di Klaus Kinski, interprete di cinque suoi film: Kinski – Il mio nemico più caro  del 1999 è in programma sempre l'8/11 alle 21.30.


 


In The Great Ecstasy of Woodcarver Steiner (La grande estasi dell'intagliatore Steiner, 1974, in cartellone martedì 14/11 alle 21.15) il protagonista è un personaggio sportivo molto ammirato da Herzog, Walter Steiner, "il più grande saltatore con gli sci che sia mai esistito", seguito per un'intera stagione dagli allenamenti in Austria nell'autunno '73 alla gara di Plancia, in Jugoslavia, nel marzo '74. L'amplificazione epica, tutta herzoghiana, si incentra ancora una volta su uno scontro senza tregua con la natura e le sue leggi.


Il soggiorno americano ispira al regista tedesco nel 1976 un altro documentario originato dalla fascinazione per gli eventi limite: How Much Wood Would a Woodchuck Chuck (t.l.: Quanto legno dovrebbe ammassare una marmotta, sempre il 14 alle 22.15) racconta del campionato mondiale dei banditori d'asta (per la vendita del bestiame) che si svolge a New Holland in Pennsylvania. Il titolo è lo scioglilingua con cui essi si esercitano per poter ripetere le quotazioni il più rapidamente possibile. Nel film c'è una curiosa digressione dedicata agli abitanti della cittadina, appartenenti alla setta degli Amish.


 


Nell'isola di Guadalupa il vulcano La Soufriére, secondo previsioni unanimi degli scienziati, è sul punto di esplodere rovinosamente. Tutti gli abitanti della parte sud dell'isola sono stati evacuati, ma un povero contadino ha rifiutato di andarsene. Questo "eroe" sconosciuto affascina Herzog, che lo racconta ne La Soufriére del 1976 (mercoledì 15/11 alle 21.15).


Werner Herzog e Reinhold Messner: due uomini così non potevano che incontrarsi, e il risultato è Gasherbrum – La montagna lucente (1984, sempre il 15 alle 22). Nel giugno 1984 il grande scalatore intraprende una spedizione nelle montagne del Karakorum con un collega, per scalare consecutivamente due "ottomila" senza bombole d'ossigeno, senza campi d'alta quota col solo equipaggiamento di uno zaino ciascuno. Quel che interessa Herzog è capire le ragioni e il fascino di queste imprese per questi scalatori.


 


Ballad of the Little Soldier (t.l.: La ballata del piccolo soldato, 1984; in prima visione martedì 21/11 alle 21.15) nasce quando nel febbraio 1984 Herzog raggiunge il giornalista francese Denis Reichle nel Nicaragua e insieme firmano un documentario molto controverso sulle condizioni di vita della tribù dei Mesquitos che vive sul lato destro del Rio Coco, e sui suoi bambini-soldati. Il fatto storico per il cineasta è che per la prima volta un popolo ha deciso di armarsi e di opporre resistenza contro i suoi oppressori, in questo caso i sandinisti.


Con Jag Mandir – The Eccentric Private Theatre of the Maharajah of Udaipur (t.l.: Jag Mandir – L'eccentrico teatro private del maharajah di Udaipur, 1991, sempre in prima visione il 21 alle 22.10) si arriva in India. Il maharajah ha invitato il regista austriaco André Heller a creare una sorta di inventario della cultura indiana per documentarla prima che la cultura occidentale elimini anche le ultime tracce di una ricca tradizione. Herzog ha filmato questo evento spettacolare durato venti ore, frutto di un anno e mezzo di ricerche. La visione è contemplativa.


 


Un documentario sulla conquista dell'America Latina da parte della Chiesa cattolica e le conseguenze di essa sulla vita religiosa di oggi in quella regione: Christ and Demons in New Spain – 2000 Years of Christianity (t.l.: Cristo e i demoni nella Nuova Spagna – 2000 anni di cristianità) è stato girato nel 1999 e sarà presentato mercoledì 22 novembre alle 21.15.


Risale invece al 1995 Death for Five Voices (t.l.: Morte per cinque voci, in programma sempre il 22 alle 22), che racconta la vita e la morte eccentriche e tragiche di Carlo Gesualdo, il "Principe delle Tenebre" che, come un visionario del Sedicesimo secolo, compose la musica del Ventesimo.


 


Pilgrimage (t.l.: Pellegrinaggio, in prima visione il 28/11 alle 21.15) è un documentario del 2001 sul pellegrinaggio alla Vergine di Guadalupe, alla tomba di San Sergej a Zagorsk in Russia e ad altre località in giro per il mondo, ma è soprattutto un film (e una musica) sulla spiritualità profonda, sul fervore religioso e sulla grande sofferenza umana dei pellegrini.


In Echoes from a Sombre Empire (t.l.: Echi da un Paese oscuro, 1990, in programma sempre il 28 alle 21.40) Herzog decide di indagare una realtà inquietante: il personaggio di Jean Bedel Bokassa, presidente prima, e imperatore poi della Repubblica dell'Africa Centrale fino al 1986. Il regista procede nella narrazione muovendosi su due piani, quello della verità storica e dell'evidenza dei crimini commessi, e quello della verità misteriosa celata nelle credenze africane, restituendoci il ritratto angosciante di un uomo stretto nel binomio potere-violenza.


 


Con Wings of Hope (t.l.: Ali di speranza, 1999, prima visone in programma il 29/11 alle 20.30) Herzog ricostruisce la storia di Juliane Koepcke, una ragazza di diciassette anni unica sopravvissuta alla scomparsa di un aereo con novantadue passeggeri a bordi che nel 1971 scomparve nella giungla peruviana senza lasciare traccia. Dopo dieci giorni, venne abbandonata ogni ricerca; il dodicesimo giorno la ragazza emerse dalla giungla.


Ne Il diamante bianco (2004) l'ingegnere aeronautico Graham Dorrington si imbarca in un viaggio verso le gigantesche cascate Kaieteur nel cuore della Guyana, sperando di far volare la sua invenzione gonfiata con l'elio al di sopra delle cime degli alberi. Insieme alla spedizione parte Herzog, a bordo di un nuovo prototipo di mongolfiera per raccontare e registrare questa storia unica.


 


Wheel of Time (t.l.: La ruota del tempo, in prima visione il 5/12 alle 20.30 e 22.30) è un documentario del 2003 sul più grande rituale buddista per promuovere la pace e la tolleranza, tenuto da Sua Santità il Dalai Lama a Bodh Gaya in India, e a Graz in Austria nel 2002. Il film contiene interviste esclusive al Dalai Lama e riprese del pellegrinaggio al sacro monte Kailash in Tibet.


Con L'ignoto spazio profondo (in programma il 6/12 alle 20.30 e 22.30) si conclude la rassegna sui documentari del grande regista tedesco. Presentato nella sezione "Orizzonti" a Venezia 2005, il film è la storia di astronauti sperduti nello spazio, del segreto oggetto Roswell e di Brad Dourif nella veste di alieno, che ci racconta tutto sul suo pianeta natale – il Wild Blue Yonder – dove l'atmosfera è composta di elio liquido e il cielo è ghiacciato. Herzog ha creato una visone spettacolare di immagini, suono, musica ed emozione umana, partendo dalla sua fantasia scientifica. L'attraversamento dei confini tra documentario e fiction non è più un'eresia, e nelle mani di Herzog consente di creare poesia a partire dalle vite degli uomini.


 


Per informazioni: Sala Truffaut, – via degli Adelardi 4 – 41100 Modena – telefono 059.236288 – 059.239222 – email: salatruffaut@tin.it


 


 


 


 


 


CALENDARIO RASSEGNA "AL LIMITE ESTREMO – I DOCUMENTARI DI WERNER HERZOG"


 


Martedì 31/10 ore 21 Grizzly Man (Usa 2005, 103 minuti) anteprima nazionale


 


Mercoledì 1/11 ore 21.15 Apocalisse nel deserto (Lessons of Darkness, Germania 1992, 52 minuti) prima visione


ore 22.15 Fata Morgana (Germania Ovest 1971, 78 minuti)


 


Martedì 7/11 ore 20.30 Bells from the Deep (Germania 1993, 60 minuti) prima visione


ore 21.40 Il paese del silenzio e dell'oscurità (Land of Silence and Darkness, Germania Occidentale 1971, 84 minuti)


 


Mercoledì 8/11 ore 20.30 Il piccolo Dieter vuole volare (Little Dieter Needs to Fly, Germania/Gran Bretagna/Francia 1997, 52 minuti) prima visione


ore 21.30 Kinski – Il mio nemico più caro (My Best Friend – Kinski, Germania 1999, 95 minuti)


 


Martedì 14/11 ore 21.15 The Great Ecstasy of Woodcarver Steiner (Germania Ovest 1974, 47 minuti)


ore 22.15 How Much Wood Would a Woodchuck Chuck (Germania Ovest 1976, 45 minuti)


 


Mercoledì 15/11 ore 21.15 La Soufriére (Germania Ovest 1976, 31 minuti)


ore 22 Gasherbrum – La montagna lucente (The Dark Glow of the Mountains, Germania Ovest 1984, 45 minuti)


 


Martedì 21/11 ore 21.15 Ballad of the Little Soldier (Germania Ovest 1984, 46 minuti) prima visione


ore 22.10 Jag Mandir – The Eccentric Private Theatre of the Maharajah of Udaipur (Germania Ovest 1991, 83 minuti) prima visione


 


Mercoledì 22/11 ore 21.15 Christ and Demons in New Spain – 2000 Years of Christianity (Germania 1999, 35 minuti) prima visione


ore 22 Death for Five Voices (Germania 1995, 60 minuti) prima visione


 


Martedì 28/11 ore 21.15 Pilgrimage (Germania 2001, 18 minuti) prima visione


ore 21.40 Echoes from a Sombre Empire (Germania/Francia 1990, 90 minuti)


 


Mercoledì 29/11 ore 20.30 Wings of Hope (Germania 1999, 70 minuti) prima visione


ore 21.45 Il diamante bianco (The White Diamone, Germania 2004, 87 minuti)


 


Martedì 5/12 ore 20.30 e 22.30 Wheel of Time (Germania 2003, 80 minuti) prima visione


 


Mercoledì 6/12 ore 20.30 e 22.30 L'ignoto spazio profondo (The Wild Blue Yonder, Germania 2005, 81 minuti) prima visione per Modena

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