LA FOTO DEL GIORNO – La verità e il disordine: Jean Rouch
Diceva Jacques Rivette che "Rouch è più importante di Godard nell'evoluzione del cinema francese. Godard va in una direzione che vale soltanto per lui, che non è esemplare, mentre tutti i film di Rouch sono esemplari, anche quelli falliti". Da oggi a Roma omaggio al rifondatore del cinema etnografico precursore e compagno di strada della Nouvelle Vague
LINK
http://www.frenchculture.org/cinema/festival/rouch/rouch1.html
http://www.sensesofcinema.com/contents/01/19/rouch.html
http://www.allocine.fr/personne/fichepersonne.html?cpersonne=4601
http://www.der.org/jean-rouch/content/index.php
http://www.cinemah.com/cameraverde/rouch/index.php
http://www.bellariafilmfestival.org/dett_film.html?num=16&gen=16
da Sentieri selvaggi
Jean Rouch e la camera-occhio vérité
Jean Rouch: antropologia e cinema
4 e 5 aprile 2005
Villa Medici
Nell' ambito della manifestazione culturale Uni(di)versité 2005 "Nuovi incontri italiani con il pensiero francese", l'École des Hautes Etudes en Sciences Sociales, l'Accademia di Francia a Roma e l'Ambasciata di Francia in Italia organizzano in omaggio a Jean Rouch un convegno il 5 aprile nella sala cinema Michel Piccoli di Villa Medici, completato da proiezioni di film di Jean Rouch il 4 aprile a Villa Medici, ed il 5 aprile all'Ambasciata di Francia (su invito).
Jean Rouch, rifondatore del cinema etnografico, precursore e compagno di strada della Nouvelle Vague, inventore della cine-transe, effettua le sue riprese, telecamera in spalla, partecipando agli eventi filmati e praticando un'antropologia condivisa in cui fiction e documentario si compenetrano. In quanto inventore di una pratica della ricerca etnografica nuova, egli crea un cinema del reale che è al contempo descrizione, interpretazione e documentazione patrimoniale fondata su di un'etica esigente.
Questo omaggio, in immagini e parole, punta a contribuire ad una più vasta conoscenza della sua opera, a sviluppare il dialogo fra ricercatori francesi e italiani aprendo un dibattito sull'antropologia visiva, la sua affermazione in Francia e in Italia, la diversità delle tradizioni parallele e incrociate, le relazioni attuali fra antropologia e cinema. Jean Rouch ha seminato il disordine rimettendo in discussione l'ordine stabilito con la sua telecamera, le sue parole e i suoi scritti. In questo spirito provocatore, l'incontro mira a fornire qualche elemento di risposta alla domanda: Jean Rouch, e poi?
Questa iniziativa è completata da una retrospettiva Jean Rouch dal sabato 2 alla domenica 10 aprile 2005 al cinema Filmstudio.
Proiezioni
Lunedì 4 aprile 2005 – 18.30
Sala Michel Piccoli
– Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti
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Jean Rouch
Les maîtres fous, 1955 (30 min.)
Girato in un giorno solo, il film mostra le pratiche rituali d'una setta religiosa. I praticanti del culto Hauka, lavoratori delle regioni del Niger arrivati ad Accra, si riuniscono in occasione della loro grande cerimonia annuale. Nella «concessione» del gran sacerdote Mountbyéba, dopo una confessione pubblica, inizia il rito della possessione. Bava, tremiti, respiro affannoso… sono i segni dell'arrivo degli «spiriti della forza», personificazione emblematica del dominio coloniale: il caporale di guardia, il governatore, il dottore, la moglie del capitano, il generale, il conducente di locomotiva, ecc… La cerimonia giunge al parossismo con il sacrificio di un cane che sarà poi mangiato dai posseduti. Il giorno dopo, gli iniziati tornano alle loro occupazioni quotidiane.
Nel Ghana, le autorità britanniche censurarono il film giudicato come oltraggio alla regina.
Jean Rouch
Moi un noir, 1959 (73 min.)
Un gruppo di giovani nigeriani provenienti dall'entroterra arrivano in Costa d'Avorio in cerca di lavoro. Approdano a Treichville, una baraccopoli di Abidjan, come espatriati nella civiltà moderna. Il narratore, protagonista della storia, si fa chiamare Edward G. Robinson in omaggio all'attore americano. Come lui anche i suoi amici usano degli pseudonimi che, simbolicamente, dovrebbero crear loro una personalità ideale.
Convegno
Martedì 5 aprile 2005
Sala Michel Piccoli
– Ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti
9.30
Richard Peduzzi (Direttore dell'Accademia di Francia a Roma)
Accoglienza
Loïc Hennekinne (Ambasciatore di Francia in Italia)
Apertura
Martine Boiteux (École des Hautes Etudes en Sciences Sociales)
Introduzione
Marc Piault (CNRS-Président du Comité du Film Ethnographique)
L'invention de la vérité
Jean-Paul Colleyn (École des Hautes Etudes en Sciences Sociales)
Esquisse d'un portrait
Francesco Faeta (Università di Messina)
Oltre Eboli. Le due stagioni dell'etnografia visiva italiana nel secondo dopoguerra
Presidenza: Clara Gallini, (Università La Sapienza, Roma)
14.30
Daniel Fabre (EHESS – Università Tor Vergata, Roma)
Image et rencontre ethnographique : George Catlin, Carlo Levi, Jean Rouch
Riccardo Putti (Università di Siena)
Rivedere i maestri. Un dialogo ipotetico tra Rouch e Carpitella
Vincenzo Padiglione (Università La Sapienza, Roma)
Del buon uso del visualismo nei musei antropologici
Giorgio De Vincenti (Università Roma Tre)
Il cinema della modernità
Presidenza: Luigi Maria Lombardi Satriani (Università La Sapienza, Roma)
Il convegno sarà completato con la proiezione di due film di Jean Rouch all'Ambasciata di Francia in Italia Tourou et Bitti, les tambours d'avant (1971) e La chasse au lion à l'arc (1965). Su invito.
Informazioni e contatti
Organizzazione
Delphine Borione, Manuela Bertone, Pierre Jalladeau
Ambasciata di Francia in Italia – Service Culturel BCLA
Marc Bayard, Florence Hérubel, Muriel Sautour, Angela Stahl
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Martine Boiteux
École des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Parigi
Convegno
Martine Boiteux boiteux@ehess.fr
Muriel Sautour tel. 06 67 61 284
Proiezione
Florence Hérubel tel. 06 67 61 221
Retrospettiva Jean Rouch
Filmstudio tel. 06 68 19 29 87 ilfilmstudio@mclink.it
Via degli Orti d'Alibert 1/c – 00165 Roma (via della Lungara – Trastevere)
Uni(di)versité 2005
Manuela Bertone manuela.bertone@france-italia.it tel. 06 68 79 006
Manifestazione culturale policentrica (convegni, conferenze, seminari, tavole rotonde, dibattiti) organizzata fra il 4 aprile e il 5 maggio dal Servizio culturale dell'Ambasciata di Francia in Italia, dedicata agli orientamenti attuali del pensiero francese e alla condivisione delle idee che nutrono il dialogo plurisecolare tra Francia e Italia. Si svolgerà in una ventina di università della penisola. Svariati settori dell'ambito umanistico saranno rappresentati e coinvolti: cinema, letteratura, antropologia, storia, diritto, scienze politiche, storia dell'arte, filosofia, ecc.
Académie de France à Rome
Villa Médicis
Viale Trinità dei Monti 1
00187 Roma
Tel. 06 67 611