LA FOTO DEL GIORNO – The wrong man

Londra, la polizia spara ma uccide l'uomo sbagliato. E così mentre il terrorismo impazza e fa stragi di innocenti, altri innocenti vengono giustiziati. Ma non siamo in un film di Hitchcock…

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"Ero sulla Northern Line per andare ad un appuntamento. Arrivati alla stazione di Stockwell le porte si sono aperte: stavo leggendo il giornale. In quel momento un uomo è entrato di corsa, inseguito da alcuni poliziotti, armati con pistole e fucili automatici. Tutto è successo in pochi secondi: è stato allucinante. L'uomo era entrato così di fretta da cadere sul pavimento del vagone – o forse era stato spinto da uno dei poliziotti – e da terra aveva avuto il tempo di guardare verso destra e sinistra. Io ho visto il suo volto: aveva lo sguardo di un coniglio messo all'angolo, di una volpe ormai catturata. Il poliziotto più vicino a me aveva la pistola nella mano sinistra, l'ha puntata sull'uomo ed ha sparato cinque volte: 'Bang, bang, bang, bang, bang'. Ho visto la pistola che rinculava. Nessuna esitazione da parte della polizia. Ero a pochi metri".

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Questa la testimonianza di un uomo di 47 anni che ha assistito, terrorizzato, alla fine di un giovane che si trovava al posto sbagliato al momento sbagliato. Scotland Yard alla fine lo ha ammesso: l'elettricista Jean Charles de Menezes, 27 anni, proveniente dal Brasile, non aveva nulla a che fare con gli attentati londinesi. La sua colpa era quella di indossare un giubbotto troppo pesante per l'estate britannica, e di avere tratti somatici a prima vista somiglianti con quelli mediorientali. In un primo tempo le voci ufficiali davano Menezes implicato con i terroristi, ma alla fine la verità è dovuta emergere: non esisteva alcuna connessione tra il giovane e le bombe.


La comunità musulmana che vive in Inghilterra è preoccupata del fatto che, presso le forze dell'ordine, possa esistere una regola del "prima spara, poi fai le domande".

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