"La generazione rubata", di Phillip Noyce

Onore a Noyce che ha dunque ritrovato un'ispirazione che pareva perduta, e ha realizzato un "colore viola" nella terra dei canguri che affronta il sempre rischioso tema del razzismo senza inutili sentimentalismi.

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Francamente tutto ci si aspettava dall'australiano Phillip Noyce tranne che un piccolo sorprendente film girato negli sconfinati spazi della sua terra e ispirato ad un drammatico fatto di cronaca. Ormai lo avevamo identificato quale onesto mestierante trapiantato in quel di Hollywood. Anche lui, come tanti altri registi "stranieri", è stato fagocitato dalla macchina hollywoodiana e dopo aver fatto ben sperare con le prime produzioni indipendenti, ha conosciuto fama e popolarità con Ore 10: calma piatta (trampolino di lancio per un'altra "aussie" di successo, Nicole Kidman). Quindi dieci anni nella fabbrica dei sogni caratterizzati da esplosioni, inseguimenti, pirotecniche scene d'azione al servizio di divi che più divi non si può: dalla saga spionistica dell'agente speciale Harrison -Jack Ryan- Ford nel dittico Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo alle torbide avventure sentimental sessuali della Sharon Stone di Sliver, per arrivare al ladro trasformista Val Kilmer (Il Santo) e alla coppia bomba de Il collezionista di ossa Denzel Washington- Angelina Jolie.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

E poi? Poi alle tre di mattina di un giorno dell'estate '99 ecco arrivare a casa Noyce la telefonata della sceneggiatrice Christine Olsen: folgorata dal romanzo di Doris Pilkington "Follow the Rabbit-Proof Fence", la Olsen, dopo essersene assicurata i diritti, ritiene Noyce l'unico capace di raccontare la vera storia di tre ragazzine aborigene che scappano da una missione e riescono a tornare a casa a piedi, attraversando la bellezza di 2000 km di deserto australiano, seguendo la rete di protezione contro i conigli, la "rabbit-proof fence", come recita il titolo originale del film.


Il risultato è una pellicola che, pur non raggiungendo mai momenti di pathos assoluti, si inserisce comunque a pieno merito nel filone del buon cinema di impegno civile, grazie ad uno stile sobrio che privilegia l'intento di raccontare senza falsi pudori una delle pagine più dolorose per la storia dell'Australia (la pratica perpetrata dagli anglosassoni di strappare alle famiglie aborigene i bambini meticci per portarli in colonie speciali e rieducarli alla cultura "bianca" è stata vergognosamente in vigore fino a pochi anni fa). Il racconto procede in maniera lineare ma quello che dà una marcia in più al tutto è la confezione davvero accurata del film: merito degli ottimi collaboratori di Noyce, il quale si è avvalso dell'occhio dal gusto orientale di Christopher Doyle (tanto Wong Kar-wai alle spalle) e dell'orecchio di Peter Gabriel: sue le musiche che accompagnano le splendide immagini del film.. immagini di un deserto ostile e selvaggio che solo gli occhi profondi delle bambine in fuga e del loro inseguitore indigeno conoscono bene. Onore dunque a Noyce che ha dunque ritrovato un'ispirazione che pareva perduta, e ha realizzato un "colore viola" nella terra dei canguri che affronta il sempre rischioso tema del razzismo senza inutili sentimentalismi.


 


Titolo originale: "Rabbit- Proof Fence"
Regia: Phillip Noyce
Sceneggiatura: Christine Olsen dal romanzo "Follow the Rabbit- Proof Fence" di Doris Pilkington Garimara
Fotografia: Christopher Doyle
Montaggio: John Scott e Veronika Jenet
Musica: Peter Gabriel
Scenografia e costumi: Roger Ford
Interpreti: Everlyn Sampi (Molly), Laura Monaghan (Gracie), Tianna Sansbury (Daisy), David Gulpilil (Moodoo), Kenneth Branagh (A.O. Neville), Deborah Mailman (Mavis), Jason Clarke (governatore Riggs), Ningali Lawford (Maude)
Produzione: Phillip Noyce, Christine Olsen, John Winter
Distribuzione: Buena Vista International Italia
Durata: 94'
Origine: Australia, 2002


 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array