La guida allo streaming di Febbraio 2023 di Sentieri Selvaggi

Una guida allo streaming con tutti i titoli più interessanti in uscita a Febbraio 2023. Netflix, Prime, RaiPlay, Mubi, Disney+, Apple TV, Sky, Infinity, Chili, Paramount+

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Torna l’appuntamento mensile che sonda le profondità digitali delle piattaforme streaming alla ricerca dei titoli più interessanti da vedere ogni mese tra film, serie tv e documentari, nel tentativo di offrire uno spazio sicuro e accogliente complementare all’offerta cinematografica in sala. Questo mese, nella nostra selezione, il nuovo film scritto da Jonah Hill, Black Panther – Wakanda Forever su Disney+, l’ultimo Soderbergh su Chili e la nuova serie dedicata al Django di Corbucci su Sky.

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Netflix

You People

Co-scritto ed interpretato da Jonah Hill, You People è una rom com che ripensa per il contesto contemporaneo le linee di un classico come Indovina Chi Viene A Cena. Ezra è un giovane bianco proveniente da una famiglia ebraica che si innamora di Amira una ragazza afroamericana di religione islamica. L’incontro con la famiglia di lei, ma sopratutto con il suo cinico padre,  sarà per Ezra la vera e propria resa dei conti di un rapporto ancora da costruire eppure già messo in pericolo da differenze generazionali e culturali ed anagrafiche. Con Eddie Murphy di nuovo in un ruolo da protagonista. Già disponibile.

 

Junji Ito Maniac: Japanese Tales Of The Macabre

Tra i mangaka dallo stile più estremo e visionario del fumetto contemporaneo, Junji Ito diventa il centro di questa vera e propria sfida produttiva, che si propone di adattare in un progetto d’animazione a puntate alcune delle storie dell’autore, in costante tensione tra erotismo, orrore e grottesco. Già disponibile.

You – Stagione Finale

Uno dei progetti più interessanti della serialità contemporanea, curato non a caso dall’affascinante penna di Greg Berlanti si propone di ragionare di post femminismo, dinamiche di genere, rappresentazione e mascolinità tossica da una prospettiva inusuale. Protagonista della serie è infatti Joe Goldberg, un uomo che in ogni stagione si innamora di una donna diversa, finge di essere il suo compagno ideale ma in realtà ne diventa ossessionato fino a raggiungere conseguenze pericolose. Nell’ultima stagione, tuttavia, il rapporto di potere cambia e Joe si ritroverà finalmente a divenire lui stesso preda. Dal 9 febbraio.

La legge di Lidia Poet

Dopo Romulus una nuova incursione di Groenlandia nello spazio della serialità televisiva in costume. Stavolta è il turno di Lidia Poet, biopic sulla prima avvocatessa italiana che esercitò nella Torino dell’800 combattendo il pregiudizio e la diffidenza dei suoi contemporanei. Si parte dal biopic ma si “parla” il linguaggio del legal thriller d’oltreoceano. Con Matilda De Angelis. Dal 15 febbraio.

Segnaliamo inoltre la prima stagione di Lockwood & Co. tratta dalla serie di romanzi dell’autore inglese Jonathan Stroud su una squadra di giovanissimi cacciatori di fantasmi impegnati a combattere le forze del male a Londra ma soprattutto curata da Joe Cornish, che torna nei territori di quel cinema per ragazzi anni ’80 e ’90 la cui riattualizzazione è sempre più al centro del suo cinema. Già disponibile.

 

Prime Video

Picard – Stagione Finale 

La serie spin-off dell’universo di Star Trek dedicata alle avventure di un ormai anziano Jean Luc Picard (Patrick Stewart) arriva all’atto finale e spinge sulla dimensione multimediale del progetto. Così non solo l’effetto nostalgia viene amplificato da una storyline che vedrà il capitano rimettere insieme il suo vecchio equipaggio per un’ultima missione in cui si confronteranno con il malvagio Lore ma il racconto si puntellerà anche su riferimenti provenienti dalle serie precedenti, in particolare da Deep Space Nine ed Enterprise.  Dal 17 febbraio.

Somebody That I Used To Know

Dave Franco esordisce alla regia con questa commedia romantica dall’impianto iperclassico che l’attore scrive insieme ad Alison Brie (anche interprete). Quando Ally, una donna che ha dedicato la sua vita al lavoro, torna nella sua città d’origine riallaccia i contatti con il suo ex, Seth. L’incontro sarà l’occasione, per Ally, di rimettere in discussione la sua vita e le sue priorità. Ad aiutarla ci sarà anche Cassidy, una ragazza che le ricorda tutto ciò che ha lasciato indietro. Dal 10 febbraio.

The Consulant

Dopo Scissione, una nuova serie sul lato oscuro del mondo del lavoro e della cultura post capitalista, stavolta, però, inscritta nello spazio seriale inglese, diretta anche da Matt Shankman e scritta dallo specialista Tony Bashgallop.

Regus Patoff è un consulente di crisi convocato da un’azienda che  è in perdita da mesi per comprendere come poter correggere il tiro. Ma l’uomo ha metodi di problem solving non convenzionali e la transizione potrebbe essere più pericolosa del previsto. Dal 8 febbraio.

Carnival Row – Stagione Finale

Orlando Bloom e Cara Delevigne sono i protagonisti di questo fantasy che mischia le atmosfere del genere a riflessioni che tirano in ballo la politica e la lotta di classe. Dopo gli eventi della prima stagione, il detective Rycroft indaga su una serie di brutali omicidi che rischiano di innescare una guerra civile nel quartiere di Carnival Row, mentre è costretto a venire a patti della sua identità di mezzosangue. Dal 17 febbraio.

 

Disney+

Black Panther – Wakanda Forever

Forse maggiormente irrisolto rispetto al suo predecessore e molto più rassicurante nel contesto culturale contemporaneo, Black Panther – Wakanda Forever rappresenta comunque non soltanto la fine della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe, della metabolizzazione del trauma, ma anche l’ingresso in scena di elementi, quali la morte, il lutto, la consunzione del corpo, finora inediti nello spazio quasi immateriale del MCU. Al centro del racconto, la guerra dal sentore post coloniale tra gli Atlantidei, guidati dal loro sovrano Namor e i Wakandiani, che dovranno fare affidamento su Shuri, sorella di T’Challa e nuova erede dei poteri della Pantera. Dal 1 febbraio. Qui la nostra recensione.

Fleishman A Pezzi

Sembra una commedia romantica ma è solo il punto di partenza. In realtà, questa serie assomiglia più ad un racconto di formazione che incrocia le linee tanto di una storia di rieducazione sentimentale quanto di una riflessione sul nostro rapporto con le nuove tecnologie. Toby Fleishman è un medico quarantunenne appena divorziato. Si è sposato, con Rachel, alla fine della scuola di medicina e dunque sente di non aver mai vissuto la sua vita sentimentale. Sceglie di riprovarci ora immergendosi nello spazio digitale e alieno delle app di incontri. Ma appuntamento dopo appuntamento, mentre è costretto anche a badare ai due figli, che Hannah ha lasciato dietro di sé, capirà che non potrà maturare se prima non capisce cosa ha messo in crisi il suo rapporto con la moglie.
Con Jessie Eisenberg, Claire Danes, Lizzy Caplan, Josh Radnor. Dal 22 febbraio.

L’Amore Bugiardo – Gone Girl

Uno dei film più maturi di David Fincher, che nel costruire un neo noir su una crisi di coppia spinta fino alle derive più tragiche organizza in realtà una riflessione sul cinema inteso come dispositivo di dissimulazione della verità e dell’immagine. Dal 14 febbraio. Qui la nostra recensione.

La Famiglia Proud – Più forte e orgogliosa – Stagione 2

Un prodotto laterale ma forse mai così contemporaneo. Torna, in forma di reboot/sequel, la sitcom animata che racconta la vita quotidiana dell’adolescente Penny e della sua bizzarra famiglia middle class orgogliosamente black. In origine, quando venne distribuita alla metà degli anni ’00, si trattava di uno strano esperimento seriale, a suo modo legata alla tradizione americana dei vari Jefferson e Tutto In Famiglia, con delle curiose divagazioni legate alla Blackness (a partire dalla sigla, cantata dall’allora astro nascente Solange Knowles), ora è tutto più allo scoperto e la serie si conferma un prodotto straordinariamente militante, che riflette con ironia sullo stato di salute della cultura afroamericana nella cultura contemporanea ed è infarcita di guest star. Dal 1 febbraio.

 

Appletv+

Sharper

Thriller dall’impianto classico prodotto anche da A24 con Juliane Moore, Sebastian Stan e John Lithgow radicato tra i segreti e i doppigiochi dell’alta borghesia Newyorchese. Richard Hobbes è un ricco imprenditore che si è sposato in nuove nozze con l’arrivista Madeline ma suo figlio Max si sente escluso dalla brama di potere della madre. Per ripensare gli equilibri famigliari decide dunque di ingannare la sua famiglia facendo perdere la faccia al suo patrigno sfruttando il suo fratellastro. Dal 10 febbraio.

 

Hello Tomorrow

Giocoso divertissement retrofuturista con Billy Crudup ed Hank Azaria, Hello Tomorrow immagina un futuro in cui la terraformazione della Luna si è piegata alle leggi del capitalismo e ora il nostro satellite è puntellato di microproprietà immobiliari da affittare. La serie segue un gruppo di venditori impegnati a proporre l’affitto di nuove porzioni di terreno ma tutto cambia quando il protagonista scopre che la manovra imprenditoriale nasconde un’inquietante realtà. Dal 17 febbraio.

 

Dear Edward

Racconto di formazione tutto ad altezza uomo su Edward, un ragazzino di dodici anni che il destino ha voluto fosse l’unico sopravvissuto di un tremendo disastro aereo. L’incontro con altri individui coinvolti nella tragedia sarà occasione di crescita, confronto e solidarietà. Dal 3 febbraio.

 

Raiplay

L’ombra della violenza

Un racconto di formazione attento alle minime sfumature dei personaggi ambientato nel sottobosco criminale irlandese e che può contare su due degli interpreti in ascesa più interessanti del cinema contemporaneo: Cosmo Jarvis (Funny Face) e Barry Kheogan (il prossimo Gli Spiriti Dell’Isola). Douglas Armstrong è un ex pugile ora in forze alla mafia irlandese come picchiatore. È però vittima di una profonda contraddizione, dato che, nella vita quotidiana, soprattutto quando deve accudire suo figlio, un bambino autistico, è straordinariamente dolce e premuroso. Sarà costretto a venire a patti con la sua identità ed i suoi obiettivi nel momento in cui la moglie deciderà di spostarsi nell’Irlanda del Nord per poter mandare il figlio in una struttura che possa aiutarlo nel suo percorso quotidiano. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Molly’s Game

Esordio alla regia di Aaron Sorkin, che porta in scena la storia (vera) di Molly Bloom, sciatrice costretta al ritiro dopo un infortunio che riesce ad attivare, a Los Angles un giro di poker clandestino destinato ai giocatori più facoltosi della città, tra cui dirigenti d’azienda ed esponenti del mondo dello spettacolo. Ancora acerbo nella regia, Sorkin firma comunque un progetto che è il punto d’incontro di tutte le sue maggiori ossessioni, dall’epopea del self made man ai lati oscuri del capitalismo, passando per la pervasività dei media. Con Jessica Chastain ed Idris Elba. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

La telenovela errante

Lavoro postumo di Raul Ruiz, venuto alla luce nel 2017 dopo un lavoro di montaggio portato avanti dalla moglie del regista, La telenovela errante è il racconto grottesco di un Cile che, dopo la caduta di Pinochet, è costretto di venire a patti con i detriti di un paese distrutto dalla dittatura. Raul Ruiz trasforma dunque la storia recente del suo paese in un grottesco montaggio da scene da telenovela che si sovrappongono tra loro assecondando l’entropia culturale del paese. Già disponibile.

 

Il naso o la cospirazione degli anticonformisti

Straordinaria, straripante opera sperimentale del regista russo Andrey Khrzhanovsky, veterano del cinema d’animazione, che, a partire dal classico racconto di Gogol firma un’opera ribelle, ironica e lucidissima dedicata a tutti gli artisti e intellettuali russi osteggiati dalla dittatura, da Stalin fino a Putin, come un’elegia a pensare fuori le righe ed i limiti imposti dalla società. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

Segnaliamo anche una piccola retrospettiva che Raiplay dedica al cinema di Hirozaku Kore-eda, Ritratti di Famiglia, comprendente quattro film del maestro giapponese: Un affare di famiglia, Little Sister, Father and Son e Le Verità.

 

Sky

Django – La Serie

Creata da Maddalena Ravagli e Leonardo Fasoli e curata da Francesca Comencini, Django parte dal classico Spaghetti Western di Corbucci e costruisce su di esso una nuova storia che incrocia le linee del genere con quelle del drama famigliare e delle scritture femminili, rivivificando gli elementi di un intero immaginario.

Alla fine dell’800, Django giunge nella cittadina di New Babylon. È lì, crede, che potrà trovare gli assassini di sua moglie e sua figlia. Ma la giovane è viva, ha ormai vent’anni e si è rifatta una vita proprio a New Babylon. È pronta, anzi, a sposare l’ambiguo governatore della città che Django è pronto, tuttavia, a fermare ad ogni costo. Dal 17 febbraio. Qui la nostra recensione dei primi due episodi, di passaggio all’ultima Festa del cinema di Roma.

 

Maria Antonietta

Dopo The Great, la squadra creativa già autore de La Favorita dedica un nuovo progetto seriale ad un’altra figura femminile a suo modo rivoluzionaria. Qui, però, i rischi si alzano, dato che, prevedibilmente, questa rilettura dal sapore anarchico della figura della regina francese si andrà a scontrare con il lavoro compiuto su di lei da Sofia Coppola in Antoinette. Dal 15 febbraio.

 

Il Signore Delle Formiche

L’ultimo film di Gianni Amelio, già di passaggio all’ultimo Festival di Venezia ricostruisce la storia del caso Braibanti affiancando alla cronaca di uno dei casi giudiziari centrali del nostro contemporaneo uno sguardo quasi da noir sui suoi personaggi. Con Elio Germano e Luigi Lo Cascio. Dal 13 febbraio. Qui la nostra recensione.

 

Crimes Of The Future

L’ultimo film di David Cronenberg è anche la summa non soltanto del suo cinema ma anche delle sue linee, la vita, la morte, la bellezza, il corpo, l’amore, l’esempio di un rapporto fisico con il medium, i cui elementi vanno assorbiti, contemplati, più che compresi davvero. Dal 18 febbraio. Qui la nostra recensione.

 

Paramount+

1923

Ancora Taylor Sheridan, ancora Yellowstone, ancora l’epopea dei Dutton, ancora il tentativo di riattraversare la mitologia cine-letteraria dello spazio socioculturale statunitense. Sequel diretto di 1883, stavolta l’azione si sposta negli anni della grande depressione ed il mondo feroce immaginato da John Steinbeck sarà lo sfondo delle vicende di Cara e Jacob Dutton, chiamati a gestire il loro ranch negli anni del proibizionismo, della carestia, della grande migrazione a Ovest. Con Harrison Ford, Helen Mirren e Timothy Dalton. Dal 12 febbraio.

 

Your Honor – Stagione 2

Torna con la seconda stagione la serie con Bryan Cranston che prova a costeggiare le zone liminali dell’etica come già fece Breaking Bad. Dopo gli eventi della prima serie, il giudice Michael Desiato ha perso suo figlio ed è stato avvicinato da una procuratrice distrettuale rampante che lo ha portato di fronte alle sue responsabilità. Gli offre però una possibilità: se aiuterà la sua squadra a fermare i traffici della famiglia Baxter dall’interno, sarà un uomo libero. Dal 3 febbraio.

 

From

Ancora un horror tra King e Carpenter, stavolta declinato però in prospettiva Black: lo sceriffo Boyd Stephens decide di venire a capo del mistero che circonda la cittadina in cui vive. Nessuno sembra poter allontanarsi dai confini cittadini e, sopratutto, il territorio circostante pare essere invaso da tremende creature soprannaturali assetate di sangue. Già disponibile.

 

I’m Dying Up Here

Paramount+ dà la possibilità di recuperare questa serie piccola ma affascinante prodotta anche da Jim Carrey e tratta dall’omonimo memoir di William Knoedelsser. I’m Dying Up Here si concentra sulla nascita della Stand Up comedy americana abbracciando con un approccio corale un gruppo di giovani attori esordienti che ogni giorno si confrontano sul palco di un comedy club in attesa della grande occasione che possa portarli a sfondare. Già disponibile.

 

Chili

Kimi

Arriva finalmente in Italia, senza passare dalla sala, l’ultimo vertiginoso film di Steven Soderbergh, una sorta di ripensamento dell’whodunnit smaterializzato, tra Hitchcock e De Palma, ai tempi del Web 3.0 e della società della sorveglianza. Angela è una giovane programmatrice addetta all’ascolto degli input vocali ricevuti dagli utenti dell’assistente vocale Kimi. Ascolta decine di richieste anonime e corregge gli errori nel caso di risposta errata della macchina. Un giorno, tuttavia, nel suo flusso vocale anonimo ascolta quelli che sembrerebbero essere i suoni di un omicidio. Mentre cercherà di venire a capo del mistero diventerà dunque il bersaglio di una caccia senza tregua: Angela è infatti una testimone involontaria dell’ultimo atto di un complotto che coinvolge la sua stessa azienda. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Confess, Fletch

Greg Mottola dirige questo divertito nuovo capitolo/reboot della saga già portata al cinema negli anni ’80 da Chevy Chase in due episodi di buon successo. Irwin “Fletch” Fletcher è un giornalista curioso, furbo e guascone impegnato a sgominare cospirazioni o a risolvere i delitti della borghesia americana. Specializzato nei crimini d’arte, ora Fletch è chiamato a ritrovare i dipinti rubati al padre della sua fidanzata. Sulle tracce di un trafficante di Boston, però, Fletch si ritroverà accusato ingiustamente d’omicidio e sarà quindi costretto a scappare dai due detective che gli danno la caccia mentre, lentamente, capisce di ritrovarsi in un gioco più grande di lui. Un film privo di particolari guizzi, ma retto dall’evidente carisma di Jon Hamm. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

Smile

Piccolo cult di fine estate 2022, Smile vorrebbe inserirsi nel filone dell’elevated horror simil A24, tra It Follows ed il cinema di Ari Aster raccontando il confronto tra una giovane psicologa ed una maledizione che passa di vittima in vittima attraverso un inquietante sorriso. Il risultato finale è altalenante, forse troppo derivativo dalle fonti con cui dialoga ma certamente ragiona in modo appassionato e personale su una rilettura psicoanalitica del genere, che lega l’horror al trauma. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

The Menu

Adam Mckay, sempre più cantore della decadenza della borghesia americana produce questo film a cavallo tra horror e satira di costume diretto dal sodale Mark Mylod. Una cena in un ristorante esclusivo si rivelerà il luogo di una sanguinosa lotta di classe tra la brigata di cucina e gli ospiti, tutti provenienti dall’upper class americana più superficiale. Forse troppo legato ad un passo da racconto morale ma retto da un cast di prim’ordine, da Anya Taylor Joy a Ralph Fiennes. Già disponibile. Qui la nostra recensione.

 

Mubi

La scelta di Anne – L’Evenement

Leone d’oro alla 78° Mostra di Venezia, dove ha anche contribuito a rivelare il talento della sua protagonista, Anamaria Vartolomei, La scelta di Anne è il ritratto, tragico e realista, della condizione femminile nella Francia degli anni ’60, vista attraverso gli occhi di Anne, una ragazza che ha scelto di abortire in un paese in cui ancora non è un diritto contemplato. Quasi un body horror politico, a tratti, impreziosito da una messa in scena tutta in 4/3, per amplificare il disagio della sua protagonista. Dal 3 febbraio. Qui la nostra recensione.

Tromperie – Inganno

Splendido adattamento dell’omonimo romanzo di Philip Roth dal rigoroso impianto teatrale diretto da Arnaud Despleschein. L’amore clandestino tra uno scrittore cinquantenne ed una ragazza più giovane è lo spunto per una riflessione su realtà e autorappresentazione. Dal 24 febbraio. Qui la nostra recensione.

 

 

Segnaliamo anche un double bill che MUBI dedica al cinema di Valerio Mieli e alla sua rilettura del melò da una prospettiva che interroga costantemente il senso del ricordo ed il ruolo del tempo nella costruzione del rapporto. Dal 10 febbraio sarà disponibile Ricordi?, mentre dal 14 febbraio sarà la volta di Dieci Inverni.

Una curatela, in occasione dell’arrivo in sala di Decision To Leave sarà riservata invece al cinema di Park Chan Wook che raggiungerà MUBI con due titoli, Joint Security Area (dal 4 febbraio) ed il thriller Mademoiselle (dal 17 febbraio).

 

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