La guida allo streaming di Gennaio 2025 di Sentieri Selvaggi
Una guida allo streaming con tutti i titoli più interessanti in uscita a Gennaio 2025. Netflix, Prime, RaiPlay, Mubi, Disney+, Apple TV+, Sky e tutte le altre
![](https://www.sentieriselvaggi.it/wp-content/uploads/2024/12/Poster-gennaio-2025.jpg)
Torna l’appuntamento mensile che sonda le profondità digitali delle piattaforme streaming alla ricerca dei titoli più interessanti da vedere ogni mese tra film, serie tv e documentari, nel tentativo di offrire uno spazio sicuro e accogliente complementare all’offerta cinematografica in sala. Questo mese, nella nostra selezione, tra gli altri
Netflix
Back In Action
Classicissima action comedy dal sapore anni ’90 con Cameron Diaz (che torna sul set dopo una pausa di dieci anni) e Jamie Foxx. I due interpretano una coppia di ex agenti segreti ormai da anni lontani dal mestiere, a cui hanno preferito la famiglia, costretti però a rimettersi in gioco quando una fuga di dati svela il loro passato e rischia di mettere in pericolo la vita dei loro figli. Dal 17 gennaio.
American Primeval (Serie Tv)
Primo western a firma di Peter Berg (e dello sceneggiator Mark L. Smith), American Primeval è una miniserie che affonda le sue radici nei primi anni della conquista americana della frontiera, quando una giovane madre, Sara Rowell, si imbarca insieme a sua figlia in un pericoloso viaggio verso ovest alla ricerca del proprio marito. Ad accompagnarla e scortarla sarà l’avventuriero Isaac. I due si ritroveranno a fare i conti con un territorio inesplorato ma già conteso, paradossalmente, da bande di delinquenti, estremisti religiosi, indiani e soldati dell’esercito USA. Dal 9 gennaio.
ACAB – La Serie
Il film di Stefano Sollima viene ripensato in forma seriale (e aggiornato alle dinamiche politiche e culturali del presente) da Netflix, che sceglie di mettere i poliziotti protagonisti di fronte ai loro peggiori incubi. Dopo dei violenti scontri in Val Di Susa, una squadra di celerini romani (la più violenta, quella in cui milita anche il Mazinga di Marco Giallini, già presente nel film originale) perde il suo comandante, gravemente ferito. Al suo posto arriva l’agente Michele (Adriano Giannini) convinto, però, che i metodi della Celere abbiano fatto il loro tempo. Il poliziotto ha scelto però il momento peggiore per riformare la sua squadra, chiamata, infatti, a confrontarsi con alcune delle manifestazioni più violente della politica italiana degli ultimi trent’anni. Dal 15 gennaio.
Wallace & Gromit: Le piume della vendetta
Torna in un nuovo film l’amatissima coppia della Aardman, Wallace & Gromit, pronti a confrontarsi con le conseguenze dell’avventura vissuta nel bellissimo film precedente, La maledizione del coniglio mannaro (Oscar al miglior film d’animazione nel 2006).
Wallace ed il suo cane Gromit hanno fondato una piccola ditta di giardinaggio forti della loro nuova invenzione, uno gnomo da giardino smart. Tutto cambia, però, quando il malvagio pinguino Feather McGraw, appena liberato dal carcere, riesce ad hackerare il dispositivo e a compiere attraverso di esso dei crimini di cui verrà accusato proprio Gromit. I due dovranno fare di tutto per contrastare il colpevole. Dal 3 gennaio.
Prime Video
Un matrimonio di troppo
Nicholas Stoller torna su piattaforma dopo la bella parentesi seriale su Apple Tv+ con una commedia forse più classica dei suoi standard ma che svela in realtà con chiarezza quanto il regista americano stia cercando di portare in primo piano una propria legittimità autoriale riattraversando dal suo punto di vista certi elementi della Rom Com classica.
La storia di Un matrimonio di troppo è infatti quella, classica, che nasce da un equivoco: Jenny, la figlia di Jim (Will Ferrel) si sposa con il suo fidanzato in un elegante resort ma suo padre si rende conto troppo tardi che in quella stessa location, nello stesso giorno, avrà luogo anche un’altra cerimonia, quella della sorella di Margot, rampante e agguerrita giornalista televisiva. Nel tentativo di primeggiare in questa violenta guerra territoriale, Jim e Margot scopriranno di avere più punti in comune di quanto credano. Dal 30 gennaio.
On Call (Serie Tv)
Prime Video ospiterà anche il nuovo progetto seriale di Dick Wolf, prolificissimo autore di thriller televisivi dal taglio procedurale (c’è lui dietro al franchise monstre di Law And Order) e che in questo nuovo progetto insegue quasi il livello zero, stradaiolo di quelle narrazioni. Al centro di On Call ci sarà infatti una pattuglia della polizia cittadina, formata da una recluta ed un veterano, impegnata nei suoi giri quotidiani a Long Beach, in California. Ogni episodio, come da tradizione di Wolf si interrogherà sulle maggiori questioni etiche e culturali legate al mestiere di poliziotto. On Call promette però di essere il progetto ad oggi più sperimentale della galassia di Dick Wolf, dato che opterà per riprese realizzate attraverso formati spuri, come quelli delle Body Cam e delle Dash Cam in dotazione proprio agli agenti. Dal 9 gennaio.
Challengers
Prime Video mette a disposizione in catalogo anche con uno dei due grandi film di Guadagnino del 2024 (l’altro, Queer, arriverà da noi tra qualche settimana).
Challengers è un melò ripensato attraverso le traccie del cinema sportivo (o una storia d’amore raccontata con i tempi rapidissimi del videoclip), che, attraverso il triangolo amoroso/tennistico tra Tashi, Patrick e Art, prova a ragionare sul tempo che passa e non torna più oltreché sulle follie che si possono compiere per riappropriarsi della giovinezza perduta. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Blink Twice
L’esordio alla regia dell’attrice Zoe Kravitz è non privo di sbavature ma appassionato, colto in un modo tutto suo, entusiasta di lavorare con i suoi attori, di giocare con le immagini, ma soprattutto di dialogare con la nuova tradizione politica del genere dei vari Peele ed Aster. Frida prova a sbarcare il lunario come cameriera per ricevimenti di lusso. Durante uno di questi, conosce e si invaghisce del magnate del tech Slater King, che la inviterà a unirsi alla sua famiglia e ai suoi amici per una vacanza da sogno in un’isola tropicale. Quando tuttavia Frida metterà in discussione le sue percezioni e, soprattutto, i ricordi che la legano a quell’isola, si renderà conto di essere divenuta la pedina di un gioco mortale. Dal 21 gennaio. Qui la nostra recensione.
Disney+
Paradise (Serie Tv)
Thriller dal sapore 60s (sviluppato dal Dan Fogelman di This Is Us) con Sterling K. Brown, agente di sicurezza del Presidente USA che si ritrova coinvolto in una misteriosa cospirazione governativa proprio quando il politico muore in circostanze misteriose. Al centro di tutto sembra esserci proprio la comunità esclusiva in cui l’agente sta lavorando in questo periodo e che parrebbe nascondere più di un mistero. Dal 28 gennaio.
High Potential (Serie Tv)
La nuova serie sviluppata da Drew Goddard è il remake del recente procedural Franco-Belga HPI – Haut potentiel intellectuel (da noi Morgane: Detective Geniale) su una addetta alle pulizie che aiuta la polizia nelle sue indagini grazie ad uno sviluppatissimo quoziente intellettivo e alla capacità di pensare fuori dagli schemi. La trama del remake americano curato da Goddard sarà pressoché identica nelle premesse e vedrà la protagonista, impegnarsi, parallelamente alle inchieste quotidiane, in una ricerca che proverà a fare chiarezza sul destino del suo ex compagno, scappato quindici anni prima con la figlia avuta dalla donna. Dal 23 gennaio.
Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere (Serie Tv)
Nuova serie animata Marvel che prova a proseguire la buona striscia di prodotti audiovisivi non solo legati al mondo della Casa delle Idee ma anche allo stesso tessiragnatele, protagonista da anni di alcune delle serie animate più interessanti dello spazio seriale. Pur non legandosi esplicitamente all’MCU Il vostro amichevole Spider-Man di quartiere si propone di colmare un profondo vuoto dell’universo di Kevin Feige, concentrandosi sui primi mesi da vigilante di un giovanissimo Spider-Man, ancora intento ad esplorare i suoi poteri (e a confrontarsi con le complessità dell’adolescenza) ma già desideroso di rendersi utile alla comunità. Dal 29 gennaio.
Piccoli Brividi: La Misteriosa Avventura (Serie tv)
La saga di Piccoli Brividi prova a giocare con le suggestioni, da Stranger Things a L’Invasione Degli Ultracorpi, per una serie che prova ad accompagnare i suoi giovani spettatori in un racconto leggermente più maturo e oscuro rispetto ai suoi standard. I gemelli Cece e Devin Brewer stanno trascorrendo un’estate a Brooklyn con il loro padre ma tutto cambia quando l’uomo viene attaccato da uno strano parassita vegetale. È ancora lui, infatti, l’uomo che riemerge dal caos e che ora pare essere responsabile di molti fatti inquietanti che stanno accadendo in città? E cosa lega il vegetale alla scomparsa di suo fratello, avvenuta trent’anni fa? Dal 10 gennaio.
Apple Tv+
Scissione (Stagione 2) (Serie Tv)
Torna con la seconda serie di episodi uno dei prodotti centrali dell’intrattenimento contemporaneo oltreché piccolo caso del 2022. Prodotta da Ben Stiller, Scissione è forse il progetto che racconta meglio certe idiosincrasie tutte contemporanee, dal nostro nuovo rapporto con il lavoro ai lati oscuri del neoliberismo, passando, prevedibilmente, per i modi in cui il potere si può riappropriare del senso di una rivolta. È ciò che scopriranno gli impiegati stessi della Lumon, che dopo l’atto di insubordinazione che ha chiuso la prima stagione si renderanno che l’azienda pare abbia preso provvedimenti a loro favore. Ovvio, tuttavia, che la Lumon abbia messo in campo solo un altro strumento di controllo. Dal 17 gennaio. Qui la recensione della prima stagione.
Prime Target (Serie Tv)
Classico thriller action dal retrogusto cospirativo con Jason Flemyng che raccontano certi classici del genere al cinema (come Codice Mercury di John Woo). Edward è un giovane e talentuoso matematico che, da un giorno all’altro, si accorge che qualcuno sta cercando di distruggere le sue ricerche sui numeri primi. Inseguito da pericolosi sicari, il ragazzo si renderà conto di aver scoperto, quasi per sbaglio, una serie di codici in grado di hackerare e controllare i maggiori sistemi informatici del mondo. Dal 22 gennaio.
Mythic Quest – Stagione 4 (Serie Tv)
Un po’ The Office, un po’ Silicon Valley, la serie segue le disavventure della squadra di sviluppatori di Mythic Quest, un gioco di ruolo online di cui sta per uscire la nuova, ambiziosa, espansione, tra satira delle startup, dibattiti sulla monetizzazione dei contenuti e riflessioni sul politicamente corretto. Dal 29 gennaio.
Raiplay
Le belle estati
Raiplay permette di scoprire l’ultimo bel progetto di Mauro Santini, che parte dall’omonimo volume di Cesare Pavese (e da Il diavolo sulle colline) per riscoprirne il peso simbolico e tematico oltreché, giocoforza, il potenziale immaginativo a contatto con uno spazio come quello del cinema. L’approccio è quello classico del documentarista, che incrocia cinefilia e passo didattico, coinvolgendo, in questo caso, gli studenti e le studentesse del Liceo artistico Mengaroni di Pesaro, invitati a incarnare le voci e i volti dei personaggi dei due romanzi, intenti a dialogare tra loro. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Ciclo Woody Allen: Gli anni d’oro
La piattaforma Rai dedica un ciclo di film ad otto classici del cinema di Woody Allen, ideali per riscoprire (o confrontarsi per la prima volta) con le fondamenta del suo immaginario e con il suo umorismo straniante, malinconico e legatissimo alla tradizione ebraica. Su Raiplay sono già disponibili Amore e guerra, Io e Annie, Interiors, Manhattan, Una commedia sexy in una notte di mezza estate, Hanna e le sue sorelle, Settembre, Un’altra donna.
Chi ha incastrato Roger Rabbit?
Robert Zemeckis torna al cinema il 9 gennaio con il bellissimo Here e su Raiplay è possibile rivedere uno dei suoi film più belli oltreché, giocoforza, una delle sue prime e più coraggiose sperimentazioni con la forma, il linguaggio e l’immaginario cinematografico. L’indagine che sconvolge Cartoonia e che costringe il detective Eddie Valiant ad allearsi con il coniglio Roger Rabbit, ingiustamente incastrato per un crimine che non ha mai commesso è infatti solo un pretesto non solo per testare la tenuta del cinema a contatto con la tecnica mista ma anche per ragionare sull’abisso dello show business. Già disponibile.
Traité de bave et d’éternité – Trattato di melma ed eternità
Diretto e concepito da Isidore Isou, voce centrale del movimento, Trattato di melva e d’eternità è il manifesto in immagini del lettrismo, corrente artistica che, sulla scorta di dada e surrealismo, ha tentato di decostruire l’arte nelle sue forme basi per costruire su di esse nuovi linguaggi.
In poco meno di due ore Isou gioca con le immagini, riprende le sue passeggiate per le strade di Parigi, coinvolge attori ed intellettuali amici, il tutto per interrogarsi su ciò che potrebbe essere il cinema lettrista. Già disponibile.
Paramount+
Conversazioni con altre donne
Filippo Conz dirige un esordio tutto in punta di penna, che riflette su cosa succede quando una confezione internazionale entra in contatto con un contesto italiano. Il respiro di questa Rom Com dal taglio teatrale è infatti quello artsy americano e vede al centro del racconto un uomo ed una donna si incontrano (forse) per caso al matrimonio della sorella di lui. Sono stati insieme per anni, ma giocano a nasconderlo mentre si studiano, si avvicinano, si allontanano, soppesano le loro scelte, alla ricerca, forse, di un’ultima conversazione per chiarirsi o, addirittura, di un’ultima notte d’amore prima che il volo del mattino riporti lei a casa. Dopotutto l’occasione quasi invita alla trasgressione, anche solo per il luogo in cui i due si ritrovano, un resort a Tropea che pare perso nello spazio, uno di quei paradisi artificiali talmente belli e irreali da potersi posizionare ovunque ed in nessun luogo, tanto a in Calabria quanto in America. Dal 1 gennaio.
Star Trek: Section 31
L’universo espanso di Star Trek ripensato dal Bramsiano Alex Kurtzman arriva su Paramount+ con un film che si inserisce nella complessa storyline della serie Discovery (quella che nel 2017/2018 rilanciò tutta la saga) e prova a trovare il respiro della grande sci-fi corale Marvelliana à la Guardiani Della Galassia. Philippa Georgiou, ex capitano della Flotta stellare, Ex Imperatrice della Terra nell’Universo Specchio e ora agente operativo della Sezione 31, sezione d’Intelligence deputata alla protezione della galassia. L’agente Georgiou dovrà in particolare assemblare un team e lanciarsi in una missione che rischia di distruggere il mondo conosciuto e che la costringerà a fare i conti con un segreto del suo passato. Dal 25 gennaio.
Curfew
Dall’Inghilterra una serie distopica inglese che come nei romanzi di Margaret Atwood prova a ragionare (seppur, in questo, forse attraverso una grana un po’ più grossa) di violenza di genere, post femminismo e consenso. In un vicino futuro, la violenza contro le donne è stata risolta, almeno in Inghilterra, costringendo gli uomini ad un coprifuoco notturno di dodici ore e all’utilizzo di dispositivi di controllo che ne monitorano l’attività quotidiana. Quando però il corpo di una donna viene trovato proprio all’esterno di un centro femminile cittadino, la detective Pamela Green viene chiamata a indagare su un delitto che rischia di invalidare tutte queste misure. Dal 20 gennaio.
Sky
M – Il Figlio Del Secolo (Serie Tv)
Joe Wright dirige (e Stefano Bises e Davide Serino scrivono) una sorta di variante al nero de L’Ora più Buia, un racconto dell’ascesa di Benito Mussolini (dalla fondazione dei fasci di combattimento all’omicidio Matteotti) che è anche e soprattutto un affresco sul lato oscuro, bestiale e grottesco del potere e, sottotraccia, un esorcismo per immagini di una nazione che, più o meno consapevolmente, si sta ancora confrontando con i fantasmi (seduttivi) di quegli anni. La serie, tutta simbolicamente inscritta nella straordinaria performance di Luca Marinelli nel ruolo del Duce, è tratta dall’omonimo primo volume della biografia romanzata (e critica) che Antonio Scurati ha dedicato alla vita di Benito Mussolini. Dal 10 gennaio. Qui la nostra recensione da Venezia 2024.
Lockerbie – Attentato sul volo Pan Am 103 (Serie Tv)
Colin Firth è il protagonista di un thriller umanista che ricostruisce la lotta di Jim Swire, padre di una delle vittime del tremendo attentato avvenuto nel Dicembre del 1988 sul volo Pan Am 103, deciso, da solo, a ottenere giustizia per sua figlia, anche se ciò volesse dire confrontarsi con certi buchi neri della burocrazia, inimicarsi l’intera politica inglese e mettersi contro un intero stato come la Libia. Dal 27 gennaio.
The Apprentice – Alle origini di Trump
Un altro progetto sugli anni giovanili di un’icona oscura, stavolta affidato ad Ali Abbasi che si concentra sui primi anni imprenditoriali (e soprattutto formativi) di Donald Trump. Kiarostami si muove forse a grana un po’ troppo grossa ma colpisce la sua lettura del trumpismo attraverso il filtro del body horror, inscritto tutto nei corpi, quello di Trump sempre più florido, carismatico (anche se “dopato” dalla chirurgia) e quello di Cohn (lui si, davvero malato di AIDS) sempre più fragile. Da un’infezione all’altra, da un malato all’altro, senza che il cerchio possa mai chiudersi. Dal 29 gennaio. Qui la nostra recensione.
La Zona d’Interesse
Cinema e arte concettuale si incontrano nell’ultimo grande film di Jonathan Glazer, che sublima il testo di partenza di Martin Amis sulla quotidianità degli alti gradi tedeschi che vivono proprio fuori Auschwitz durante la II guerra mondiale per ragionare di senso del dolore, censura e possibilità del fuori campo. Dal 26 gennaio. Qui la nostra recensione.
MyMovies One
La sindrome degli amori passati
Remy e Sandra stanno insieme da una vita ma non riescono ad avere figli. Studi hanno tuttavia dimostrato che andando nuovamente a letto con ogni persona con cui hanno un avuto un rapporto in passato, potrebbero curare questa strana “Sindrome degli amori passati” da cui sembrano afflitti. Sandra e Remy si prestano tutto sommato con sportività alla terapia, divenendo protagonisti di una storia che pare venire fuori da un nuovo, stranissimo film sci-fi di Spike Jonze o, ancor meglio, da certo cinema di Gondry.
La sindrome degli amori passati è un film tutto di linguaggi, forse per questo sfuggente, addirittura respingente a tratti ma ha un coraggio tutto suo nello sposare le sue contraddizioni interne. E così da un lato riscopre ironicamente il lato tutto burocratico di una relazione sentimentale senile, con gli amanti impegnati a rendicontare non senza nostalgia i rispettivi amanti e con il sesso ridotto a vuota pratica da espletare; dall’altro, tuttavia, non si fa problemi ad essere fisico, a raccontare i corpi in modi inattesi ma lasciandoli sempre in primo piano. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
A Fidai Film
Documentario e riattraversamento politico dell’archivio si fondono in questo progetto che prova a ricostruire la vita quotidiana nella Palestina dal dopoguerra agli anni ’80 dopo che l’esercito israeliano, a seguito dell’invasione del Libano, sequestrò decine di materiali d’archivio del Palestinian Research Center di Beirut. Kamal Aljafari torna su quei materiali, ne recupera quanto più possibile e prova a ridare giustizia a quest’assurda operazione di damnatio memoriae culturale. Già disponibile.
Il mistero corre sul fiume
Dahomey
Mati Diop torna con uno dei documentari più interessanti dell’anno, una sorta di pamphlet che ragiona di postcolonialismo e del processo di raggiungimento di un’indipendenza che è anche e soprattutto culturale. Dahomey ricostruisce infatti la storia della restituzione, da parte della Francia, di 28 artefatti del Regno di Dahomey all’attuale Benin, loro vecchia colonia, nel 2021. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Allegoria cittadina
Mubi permette di recuperare anche l’ultimo cortometraggio che Alice Rohrwacher ha diretto con l’artista JR, 20 minuti che confermano come il cinema breve sia, per la regista, luogo non solo di pura sperimentazione ma anche di riavvicinamento a una cinefilia sempre più apertamente multimediale e contemporanea, lontana dalla dimensione ancestrale su cui insistono i lungometraggi.
Mentre la madre è impegnata in un’importante audizione, il piccolo Jay passeggia per Parigi e ne riscopre l’anima artistica profonda, attraverso la potenza delle immagini del cinema. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Gli oceani sono i veri continenti
Piccola rivelazione del 2023, ne Gli Oceani sono i veri continenti il regista Tommaso Santambrogio fa suoi gli stilemi di tanto slow cinema (primo tra tutti quelli del mentore Lav Diaz) per disegnare un affresco affettuoso della Cuba contemporanea, tesa tra presente e passato, tra bisogno di rivalsa e necessità di non perdere mai la propria identità profonda. Già disponibile. Qui la nostra recensione. Già disponibile.
Medicine For Melancholy
Mentre è in sala con il suo Mufasa, Mubi permette di riscoprire il film d’esordio di Barry Jenkins elegante melò sospeso, come la maggior parte del suo cinema, che racconta la storia di due giovani afroamericani e della loro notte d’amore, viatico alla riscoperta della loro identità profonda. Già disponibile.