La guida allo streaming di giugno 2025 di Sentieri Selvaggi
Una guida allo streaming con tutti i titoli più interessanti in uscita a Giugno 2025. Netflix, Prime, RaiPlay, Mubi, Disney+, Apple TV + e tutte le altre

Torna l’appuntamento mensile che sonda le profondità digitali delle piattaforme streaming alla ricerca dei titoli più interessanti da vedere ogni mese tra film, serie tv e documentari, nel tentativo di offrire uno spazio sicuro e accogliente complementare all’offerta cinematografica in sala. Questo mese, nella nostra selezione, il ritorno di Scott Frank ed il finale di Squid Game su Netflix, la quarta stagione di The Bear su Disney+, un progetto tra stand up e animazione italiana su Prime Video e lo sbarco delle prime due stagioni di Twin Peaks su Mubi.
Netflix
Department Q – Stagione 1
Scott Frank, sceneggiatore e showrunner dietro non solo al bel Godless (in collaborazione con Steven Soderbergh) ma anche all’amatissima La Regina Degli Scacchi torna su Netflix con un nuovo progetto, tratto dalla lunga saga crime “nordica” creata da Jussi Adler-Olsen. Il dipartimento Q del titolo è una sezione occulta della polizia scozzese che il detective Carl Morck è incaricato di riorganizzare da zero. Morck, poliziotto caduto in disgrazia dopo essere stato ferito durante un’operazione delicata, dovrà reclutare una nuova squadra che si prenderà carico di alcuni dei più complessi cold cases della nazione. Già disponibile.
Squid Game – Finale di serie
Stagione finale per il progetto che ha portato la serialità coreana all’attenzione del grande pubblico e ne ha raccontato tutto il potenziale nazional popolare. La seconda lotta per la vita del giocatore Seong Gi – Hun riprende dalla rivolta fallita dei concorrenti alla fine della stagione precedente, un’azione che, prevedibilmente, ha lasciato pochi sopravvissuti, dando tra l’altro il tempo agli organizzatori del gioco di pensare al contrattacco. Dal 27 giugno.
Fubar – Stagione 2
Torna con la seconda stagione la serie con protagonista Arnold Schwarzenegger, che dialoga forse in più di un punto (senza, ovvio, le stesse vertigini concettuali) con Jean Claude Van Johnson (e prevedibilmente con il bel film di non fiction JCVD), il progetto action in cui Jean Claude Van Damme giocava con il suo star power e immaginava di essere un agente dei servizi segreti che, sfruttando la copertura di attore, in realtà era impegnato a contrastare la minaccia del terrorismo in mezzo mondo. Qui manca la spinta meta ma l’ironia divertita è evidentemente la stessa. Schwarzy interpreta infatti Fubar, anziano agente della CIA che pare quasi un “old” Andy Mannix. Dopo aver aiutato la figlia, anch’essa agente CIA in una pericolosa operazione nella prima stagione, ora Fubar dovrà confrontarsi con Greta Nelso, ex operativa dell’Europa dell’Est tornata dopo anni per vendicarsi di lui. Dal 12 giugno.
The Waterfront
Torna anche Kevin Williamson, lo sceneggiatore, tra gli altri, degli Scream di Wes Craven ma anche di serie tv cult come Dawson’s Creek e Vampire Diaries, The Waterfront è forse il suo affondo corale, il suo progetto della maturità, un affresco generazionale con al centro la storia della famiglia Buckley, che per anni ha dominato la piccola cittadina portuale di Havenport con la sua azienda di esportazioni e che ora, con il patriarca Harlan alle prese con un doppio infarto e con la figlia Bree costretta a confrontarsi con i suoi demoni, è chiamata a fare gruppo pur di sopravvivere. Dal 19 giugno.
Disney+
The Bear – Stagione 4
Cosa succede quando all’orizzonte vedi un traguardo a cui punti da anni ma che forse, in cuor tuo, non sai se sarai in grado di affrontare?
Torna con la quarta stagione una delle serie centrali degli ultimi anni e lo fa provando a chiudere il cerchio lasciato aperto dal cliffhanger della stagione precedente, che si concludeva con la pubblicazione della prima recensione di “alta fascia” del ristorante di Carmy e della sua squadra. E se l’opinione dei clienti e dei critici sarà sempre un enigma da interpretare e con cui confrontarsi, sullo sfondo rimane la determinazione del team, deciso ad arrivare in fondo a ogni servizio tentando, soprattutto, di non implodere e di far sopravvivere l’impresa ogni volta un giorno di più. Dal 27 giugno.
Predator: Killer dei Killers
Svolta transmediale per la saga di Predator, con il regista Dan Trachtenberg che, prima di proseguire ufficialmente il franchise con Predator: Badlands, in uscita in autunno, arriva su Disney+ con questo lungometraggio antologico in continuity con la saga e che racconterà la storia di tre eroi che, nel corso del tempo e della Storia si sono confrontati con uno dei mortali cacciatori spaziali. Un guerriero vichingo dovrà guidare suo figlio in una missione di vendetta, un ninja dovrà affrontare il fratello in una brutale battaglia per il controllo del loro feudo ed un pilota Alleato durante la seconda guerra mondiale capterà sui suoi radar il misterioso segnale della nave dello Yatuja, che si getterà al suo inseguimento. Dal 6 giugno.
Ironheart
Prodotta da Ryan Coogler (che ha tenuto a battesimo il personaggio nel suo Black Panther- Wakanda Forever) Iron Heart è la serie dedicata al personaggio di Riri Williams, geniale studentessa dell’MIT che nel tempo libero ha creato un’armatura da combattimento quasi identica a quella del suo mito Tony Stark. Tutto cambia, però, quando conoscerà il misterioso Parker Robbins, che le svelerà quanto i rapporti tra magia e scienza siano, in realtà, più stretti di quanto si creda. Dal 24 giugno
Captain America: Brave New World
Ancora Marvel, stavolta con il quarto capitolo della saga di Captain America che porta a compimento il passaggio di testimone dello scudo, da Steve Rogers a Sam Wilson (come raccontato nella serie The Falcon And The Winter Soldier). E la prima missione di Sam è di quelle che rischiano di ribaltare gli equilibri geopolitici mondiali. Mentre le superpotenze si contendono il controllo del Celestiale morto alla fine di Eternals e delle risorse contenute nel suo corpo, Captain America inizierà una caccia all’uomo per scoprire chi, da anni, sta infiltrando agenti dormienti nel governo governo degli Stati Uniti. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Prime Video
Il Baracchino (Miniserie)
Prime Video tiene a battesimo il primo esperimento di animazione seriale tutto animato della piattaforma. Realizzata dallo studio d’animazione palermitano Megadrago, che ha sperimentato tanto con il 2d quanto con il 3d, il Baracchino è la storia di un sogno tutto da ricostruire, quella di un leggendario locale cardine della stand up ormai in crisi da troppo tempo.
Maurizio, il proprietario, è sul punto di gettare la spugna ma l’inaspettato arrivo di Claudia, giovane ed entusiasta appassionata di comicità che lo convince ad affidarle la direzione creativa del locale potrebbe cambiare tutto. Claudia ricomincia infatti da zero, organizzando una serie di serate open mic che potrebbero essere l’idea migliore per regalare un destino più roseo al locale. Con un cast di voci d’eccezione, da Pilar Fogliati a Lillo, passando per Frank Matano, Edoardo Ferrario e la coppia Tinti e Rapone. Dal 3 giugno
Deep Cover
Action comedy che gioca con i cliché dell’improvvisazione teatrale con Bryce Dallas Howard ed Orlando Bloom. Tre attori specializzati in spettacoli di improvvisazione vengono reclutati dalla polizia londinese, convinti che le loro abilità nella recitazione li renderanno infiltrati perfetti almeno per portare a termine le operazioni sotto copertura più semplici. Tutto cambierà, immancabilmente, quando i tre finiranno tuttavia in un gioco più grande di loro. Dal 12 giugno.
Pesci Piccoli – Stagione 2
Seconda stagione per la serie del collettivo The Jackal, che attraverso un format vicinissimo a quello di The Office continuano a sviluppare un progetto quasi meta nei confronti del mondo su cui ragiona. Al centro della serie ci sono infatti le vicende di una piccola agenzia pubblicitaria di provincia che tuttavia vorrebbe fare il grande salto. Prima, però, sarà costretta a lavorare a progetti poco ispirati con al centro influencer, star di Tik Tok e discutibili iniziative virali. Dal 13 giugno.
Countdown – Stagione 1
Classicissimo police procedural con Jensen Ackles sviluppato dall’ormai specialista Derek Haas, la mente dietro al franchise One Chicago (ma anche sceneggiatore, per tra gli altri, James Mangold). Il detective Mark Meachum di Los Angeles viene coinvolto in una task force formata da diversi operativi di tutte le agenzie di sicurezza americane. L’obiettivo è semplice: trovare e arrestare l’assassino di un agente della sicurezza nazionale ucciso platealmente qualche giorno prima. Dal 25 giugno.
Apple Tv+
Stick – Stagione 1
Altro giro altra serie comedy sportiva di AppleTv+ che stavolta arruola Owen Wilson per esplorare i paradossi, le spigolosità ma anche la mitologia del golf professionistico. Pryce Cahill è un ex campione di golf ormai male in arnese che da tempo sta cercando l’occasione per tornare sulla cresta dell’onda. Forse quella possibilità gliela può offrire Santi Wheeler, giovanissima promessa delle 18 buche che Cahill proverà ad allenare. Dal 4 giugno.
Echo Valley – Stagione 1
Ridley Scott produce questo thriller familiare con Julianne Moore e Sydney Sweeney, rispettivamente madre e figlia distanti da anni a causa di alcune incomprensioni. La giovane Claire vive in effetti con insofferenza l’atteggiamento protettivo della madre Kate, a cui si ribella come può malgrado i tentativi della donna di appianare le loro divergenze. Il destino le costringerà tuttavia a riavvicinarsi quando Claire tornerà a casa sporca di sangue e custode di un terribile segreto. Dal 13 giugno
Smoke – Tracce di fumo – Stagione 1
Tratta dal podcast Firebug e sviluppata dal maestro Dennis Lehane, Smoke – Tracce di fuoco vede il detective Dave Gudsen (Taron Edgerton), collaborare con un investigatore esperto in incendi dolori per fermare due piromani che sembrano agire nella regione del Nord Ovest Pacifico. Quasi un ritorno, serializzato, ad atmosfere da thriller anni ’90 come quelle di 15 Minuti Follia Omicida a New York. Dal 27 giugno.
Raiplay
Sisu – L’immortale
Piccolo instant cult dell’action 2023, questo indie finlandese vuole fare evidentemente tesoro della preziosa lezione action che da Mad Max Fury Road va fino al John Wick di Leitch e Stahelski. Al centro del racconto c’è infatti una nuova caccia all’uomo, quella che contrappone l’ex soldato Aatami ed un gruppo di nazisti pronti a recuperare un carico d’oro che il protagonista sta riportando a casa sullo sfondo della Guerra di Lapponia. Già disponibile.
Deja Vu – Corsa contro il tempo
In attesa del volume monografico dedicato al cinema di Tony Scott ed in arrivo prossimamente edito da Sentieri Selvaggi, la piattaforma permette di riscoprire forse uno dei film centrali della sua ultima fase, quella che con più chiarezza ha interrogato il senso ed il destino di un cinema che già in quegli anni, nei primi ’00, stava venendo rimodellato dal digitale e da un’immersività irreversibile. Deja Vu è infatti la storia, per certi versi, di un nuovo tipo di spettatore, Doug Carlin, agente dell’ATF chiamato ad indagare su un efferato attentato avvenuto a New Orleans. Carlin potrà contare su una squadra di tecnici ma soprattutto su un dispositivo di sorveglianza, Snow White, che in memoria potrebbe custodire l’immagine del killer. Doug è lo spettatore designato a trovare quel fotogramma. Già disponibile.
Taxi Teheran
Per celebrare indirettamente la vittoria della Palma d’oro da parte del grande cineasta iraniano all’ultimo festival di Cannes, è disponibile su Raiplay Forse uno dei più interessanti progetti del cinema recente di Panahi, quello prigioniero, piratesco, nato a partire dall’operato di un regista sempre più sgradito al regime iraniano. Jafar Panahi finge di essere un tassista a Teheran e riprende la sua giornata. Da qui nasce un clamoroso dispositivo narrativo attraverso cui da un lato Panahi attesta la sua presenza creativa sulla scena al di là di qualsiasi censura, dall’altro, ogni passeggero scriva una parte della storia della quotidianità del suo paese dal suo peculiare punto di vista. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Twilight Of Warriors – Walled In
Di passaggio su Raiplay anche uno degli action asiatici più interessanti degli ultimi anni, girato da un Soi Cheang come al solito abilissimo a inseguire le linee e le tensioni dei combattimenti ma che soprattutto pare divertirsi a cambiare gradualmente pelle, a giocare con la sua natura. Parte infatti come una sorta di action proletario tutto chiuso tra le botteghe della Walled City e lentamente diventa soprattutto un fatto generazionale, una guerra tra vecchi e nuovi boss che però si gioca soprattutto negli spazi dei linguaggi puri della lotta traslati al cinema, in cui si contrappongono quindi un modo tradizionale di usare le arti marziali in scena e quello ipertrofico e massimalista degli Shonen. Già disponibile.
Sky
Il seme del fico sacro
L’ultimo film dell’iraniano Mohammad Rasoulof è un thriller politico che ricorda il modo di raccontare la paranoia negli anni ’70 ma che, evidentemente, parla la lingua dei formati spuri del web e dell’uso politico delle immagini nell’Iran contemporaneo. Iman è appena divenuto giudice istruttore presso il tribunale rivoluzionario di Teheran, una posizione delicata che gli è stata affidata nei giorni in cui nella capitale scoppiano violenti scontri di piazza. Le sue figlie appoggiano apertamente la ribellione e guardano con apprensione alle immagini delle rivolte che riescono a “sfuggire” alla censura dei social mentre la moglie prova a mantenere l’equilibrio tra i due versanti “politici” della casa. Tutto cambia, però, quando Iman non trova più la sua preziosa pistola. Dal 22 giugno. Qui la nostra recensione.
Nella Tana dei lupi 2 – Pantera
Il sequel dell’Heist movie del 2018 con Gerard Butler che di fatto fu un tributo giocosamente sotto steroidi a Heat e al cinema di Michael Mann in generale è un action massimalista ma coltissimo, che si confronta con i grandi del genere per testare la forza delle loro immagini, potenti anche quando Gudegast le rilegge con uno sguardo giocoso, quasi punk. Donnie, l’unico rapinatore riuscito a scappare dopo il grande colpo del primo film sta provando a organizzare un altro colpo a Nizza con l’aiuto di una squadra dell’Est Europa. Il detective “Big” Nick è ancora sulle sue tracce ma quando lo trova non lo arresta e si offre di aiutarlo, deciso, dice, a chiudere con la polizia una volta per tutte e al di là di tutte le diffidenze del nuovo complice. Dal 23 giugno. Qui la nostra recensione.
Il giorno dell’incontro
L’esordio in regia di Jack Huston è un dramma sportivo d’altri tempi (girato in un elegante bianco e nero) con Michael Pitt nei panni di un pugile seguito nel giorno del suo ritorno sul ring dopo una lunga pausa passata a confrontarsi con altri demoni: quelli del carcere, della colpa, della morte, di un passato che non ritorna. Un esordio minimalista imperfetto ma ricco di profonda sincerità. Dal 5 giugno. Qui la nostra recensione.
We Live In Time – Tutto il tempo che abbiamo.
Florence Pugh ed Andrew Garfield sono i protagonisti del tentativo di ripensare il melodramma che fa confrontare una coppia con la malattia attraverso la leggerezza della Rom Com, forse esausto dell’artificiosità di quel linguaggio, di certi percorsi obbligati, di certi cliché di quel cinema.
Almut è una giovane chef in ascesa sulla scena inglese. Ha una figlia, un fidanzato, Tobias (Andrew Garfield) che ama, ma ha anche una grave malattia con cui confrontarsi. Il tumore si sta facendo più aggressivo, è al terzo stadio e la donna ha paura del futuro, divisa tra la necessità della cura ed il desiderio di vivere ciò che le resta godendosi la famiglia, provando a vincere, tra l’altro, quella gara di cucina che Almut considera una sorta di lascito, qualcosa che potrebbe aiutarla a spingere la paura della malattia un po’ più in là o anche solo a non pensarci. Dal 8 giugno. Qui la nostra recensione.
Paramount+
The Agency
Showtime (in produzione) e Joe Wright (in regia) si occupano di ripensare in ottica americana l’universo dell’amata serie spy thriller francese Les Bureau Des Les Legendes, sulle vicissitudini di un agente dei servizi sotto copertura che, proprio nel momento in cui è costretto a tornare a casa dopo una lunga operazione, reincontra la donna con cui, usando il suo alias, ha intrecciato una appassionata relazione. In un solo istante, dovere, ragione di stato, ma anche materiali sensibili legati alle identità di agenti sul campo e operazioni segrete deflagrano nel mondo del protagonista e lo costringeranno a prendere una scelta che cambierà la sua vita per sempre. Con Michael Fassbender e Richard Gere. Già disponibile.
Il petroliere
Il Grande Romanzo Americano firmato da Paul Thomas Anderson, forse il vertice della prima fase del suo cinema, straordinaria narrazione epica che, nel seguire l’ascesa imprenditoriale di Daniel Plainview, che alla fine dell’800 insegue l’obiettivo di divenire il petroliere più potente d’America, in tralice racconta gli abissi dell’avidità e della grettezza umana. Qui la nostra recensione.
Gone Baby Gone
Splendido esordio alla regia di Ben Affleck, che dirige il fratello Casey (ma anche Michelle Monaghan ed Ed Harris) in questo noir tratto da Dennis Lehane che come da tradizione racconta l’America ai margini con un piglio nichilista e attento all’umanità di questi outsiders. Patrick ed Angie sono due detective privati chiamati a indagare sulla sparizione di Amanda, una bambina proveniente da un contesto famigliare disagiato. Le indagini, tuttavia, sveleranno una rete di inganni che sconvolgerà i due investigatori. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
MyMoviesOne
La Mesias
Serie tv tra thriller, realismo magico e racconto di formazione, La Mesias è la storia di una ricerca, quella di due fratelli, Enric ed Irene, costretti a confrontarsi con la loro infanzia traumatica quando si imbattono nei contenuti virali di una band cristiana la cui leader ricorda la loro madre. Già disponibile.
La Terra Promessa
Straordinario cinema “inattuale” quello dell’Arcel che lavora in patria. Epico alla fine dell’epica, tra morti violentissime, improvvise e nobiltà che pare reggersi con le unghie e con i denti ad uno status morente. Apocalittico, finale, almeno per un certo stato delle cose, come le sue immagini, sospese, quasi intangibili, eppure quasi intaccate, infettate dallo sporco, dalla terra, dal sangue, dai gesti artigianali delle mani. Il nobile danese Ludvig Von Kahlen, caduto in disgrazia, si propone di conquistare una colonia a nome del re pur di ottenere un titolo nobiliare. Ma tra coloni, avventurieri con cui confrontarsi ed ambienti inospitali non sarà impresa facile. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Victoria
Forse Victoria è forse il film Europeo che, dopo l’exploit di Lola Corre negli anni ’90, ha provato a riattraversare il cinema riscoprendone il suo legame con il gaming ed il suo linguaggio peculiare, sdoganando, secondariamente, quella fascinazione per il virtuosismo del piano sequenza che da tempo caratterizza molto del cinema pop. La giovanissima Victoria conosce quattro coetanei la sera stessa in cui arriva a Berlino. I quattro le promettono di farle scoprire un lato nascosto della città ma la protagonista finirà per trovarsi al centro di una rapina. Dal 10 giugno.
MUBI
Generazione Romantica
Mubi distribuisce su piattaforma l’ultimo film del maestro Jia Zhang-ke, straordinaria antologia del suo cinema, delle sue immagini, della sua Cina mutante, un film immerso nelle nuove tecnologie contemporanee (a partire dall’intelligenza artificiale) per fare il punto sul progresso di un popolo e, soprattutto, con il suo rapporto con le sue immagini. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Dalle pagine allo schermo
La prima delle due rassegne di giugno di Mubi è dedicata ad una selezione di adattamenti cinematografici tratti dalla letteratura e dal teatro (ma anche dal mondo del gaming) per raccontare come i cineasti, nel tempo, hanno deciso di rafforzare o tradire, attraverso il cinema, altri media. Tra i film della rassegna Drive My Car di Hamguchi, Delitto e Castigo di Kiarostami ma anche Grand Theft Hamlet
Twin Peaks – Stagione 1 e 2
L’evento di Mubi di Giugno è l’arrivo su piattaforma delle due stagioni dell’opus magnum di David Lynch (e, forse soprattutto, di uno dei progetti seriali centrali dell’intrattenimento degli ultimi quarant’anni), riflessione sugli orrori della provincia e sull’indicibile incastrata in uno stralunato noir che inizia quando una studentessa modello viene uccisa ed un detective dai metodi discutibili arriva nel sonnolento paesino di Twin Peaks per indagare. Dal 13 giugno.
Amore, Amore e ancora amore: due film di Jacques Demy
La seconda micro rassegna di giugno è dedicata invece a due film di Jacques Demy, il noir La Grande Peccatrice, cronaca di una relazione ossessiva tra Jackie, una giocatrice incallita e Jean, timido impiegato che ha appena scoperto il gioco d’azzardo e Les Parapluies De Cherbourg, melò con al centro la toria tra Genevieve e Guy, messa in pericolo dalla guerra, che costringerà la donna a decidere tra l’uomo ed il suo futuro. Già disponibile.