La guida allo streaming di Maggio 2025 di Sentieri Selvaggi
Una guida allo streaming con tutti i titoli più interessanti in uscita a Maggio 2025. Netflix, Prime, RaiPlay, Mubi, Disney+, Apple TV + e tutte le altre

Torna l’appuntamento mensile che sonda le profondità digitali delle piattaforme streaming alla ricerca dei titoli più interessanti da vedere ogni mese tra film, serie tv e documentari, nel tentativo di offrire uno spazio sicuro e accogliente complementare all’offerta cinematografica in sala. Questo mese, nella nostra selezione, il ritorno alla serialità di Tina Fey su Netflix, il biopic dylaniano di James Mangold su Disney+, Conclave su Sky e No Other Land su Mubi.
Netflix
Fear Street: Prom Queen
Nuovo capitolo della saga teen horror tratta dalla serie omonima di romanzi firmata da R. L. Stine (lo stesso di Piccoli Brividi) che già nel 2021, in tre film distribuiti in estate da Netflix provò a riattraversare con il linguaggio del Post Cinema l’immaginario horror dagli anni ’70 ai ’90 in un racconto che faceva il verso alle narrazioni multilineari della Franchise Age. Qui l’impostazione è in effetti fin dall’inizio orgogliosamente cinefila, quasi a voler essere un omaggio giocoso al Carrie di Brian DePalma. Siamo nel 1988 ed il liceo di Shadyside è in subbuglio per l’imminente ballo di fine anno ma soprattutto per la proclamazione della nuova reginetta dell’evento.
Quando però le ragazze più popolari della scuola iniziano a sparire i sospetti gradualmente ricadono su una misteriosa nuova arrivata. Dal 23 maggio.
The Four Seasons (Serie Tv)
Tina Fey punta al grande progetto della maturità curando questa miniserie tra la commedia ed il racconto di formazione (di cui è protagonista con, tra gli altri, Steve Carell e Colman Domingo) che ruota attorno alle vicende di sei amici di lunga data che spesso trascorrono i weekend insieme in un estremo tentativo di riafferrare l’entusiasmo della gioventù. Durante l’ultima reunion, tuttavia, il gruppo scopre che una delle coppie sta per divorziare, i protagonisti saranno costretti a fare un bilancio delle loro esistenze e delle loro relazioni. Dal 1 maggio.
Love + Death Robots (Stagione 4)
Torna con una quarta serie di episodi, la serie rivelazione curata, tra gli altri, da Tim Miller e David Fincher che, attraverso l’animazione, esplora le potenzialità e i limiti dell’immagine, del medium televisivo e del genere sci-fi. Tornerà anche David Fincher, che dirigerà un corto ispirato ad un live dei Red Hot Chili Peppers ma tra le personalità coinvolte nel progetto questa volta c’è anche un italiano, il disegnatore Gigi Cavenago. Dal 15 Maggio.
Sirens (Serie Tv)
Netflix si infila nella recente corrente del cinema eat the rich, teso tra la satira, la critica sociale ed il gioco con il genere (come The Menu e Opus) con questa serie con protagonista Julianne Moore. L’attrice interpreta Devon, una donna convinta che la sorella Simone abbia una strana relazione con Michaela Kell, una donna ambiziosa, ricchissima e misteriosa che di Simone è il capo. Devon vorrebbe fare un intervention per avvertire la sorella durante un weekend che le due passeranno insieme proprio nella lussuosa villa di Kell ma forse ha sottovalutato il potere e l’ambizione del capo di Simone, che farà di tutto per fermarla. Dal 22 Maggio.
Prime Video
Un altro piccolo favore
Sequel del curioso thriller al femminile che Paul Feig diresse nel 2018 con Blake Lively e Anna Kendrick, Un altro piccolo favore, come nella migliore tradizione dei romanzi d’appendice riprende dal ritorno in scena della pericolosa Emily, decisa probabilmente a prendersi la sua vendetta sull’ex amica Stephanie, che l’ha incastrata nel primo film. Ed il piano scatta nel posto più inatteso: durante il matrimonio di Emily con un facoltoso italiano, cerimonia a cui Stephanie è inaspettatamente invitata e che verrà movimentata dal ritrovamento di un cadavere. Dal 1 maggio.
#1 Happy Family Family (Serie Tv)
Esordio nella serialità d’animazione per l’autore e stand up comedian Ramy Youssef che però, malgrado il cambio di medium non perde di vista le sue ossessioni e, soprattutto, il suo sguardo militante di individuo multi culty che fin da giovanissimo è stato alle prese con il razzismo sistemico e l’estremismo dell’American Way Of Life. Non stupisce quindi che la storia di Numer One Happy Family abbia un che di autobiografico. Il progetto racconta infatti le vicende della famiglia Hussein, una famiglia americana di chiare origini egiziane ma sinceramente patriottica nei confronti del paese dello zio Sam. Sarà molto difficile, tuttavia, per loro, convincere un’America che nei primissimi anni ’00 in cui è ambientata la serie vede gli Hussein come pericolosi estremisti islamici. Già disponibile.
Nine Perfect Strangers (Stagione 2)
David E. Kelley, dopo Little Big Lies e The Undoing, torna ad insinuarsi in certi lati oscuri della medio-alta borghesia americana. Da un romanzo di Liane Moriarty, la serie ha al centro nove persone che scelgono di intraprendere un percorso di riscoperta di sé e dei propri traumi attraverso una terapia di gruppo in un resort di lusso coordinata da una psicologa più simile ad una guru. Dal 21 maggio.
Ash
Secondo lungometraggio diretto dal jazzista Flying Lotus, che dopo il gioco coi formati di Kuso prova a infondere il suo respiro psichedelico e sperimentale alla più classica delle storie sci-fi. Riya è un’astronauta che all’improvviso si risveglia dal suo sonno ipersonico e scopre che tutto il suo equipaggio è stato ucciso. Preda di amnesie e paranoie, la sua preoccupazione maggiore è però decidersi se fidarsi o meno di Brion, un uomo che dice di averla salvata e che afferma di conoscerla. Già disponibile.
Disney+
Good American Family (miniserie)
Ancora una storia al confine tra il true crime e la rilettura ai tempi del web delle leggende metropolitane. Good American Family si ispira infatti ad una storia finita virale pochi anni fa, quella dei coniugi Barnett che, desiderosi di adottare un bambino entrano in contatto con un’agenzia attraverso la quale riescono ad adottare una bambina ucraina, Natalia, affetta da nanismo. La convivenza per i primi tempi pare perfetta ma gradualmente i Barnett si accorgono di alcuni comportamenti sospetti di Natalia: e se la bambina non fosse in realtà una bambina ma un’adulta con un misterioso piano da attuare? Già disponibile.
Star Wars – Tales From The Underworld (miniserie)
Il mondo di Star Wars nella declinazione animata che negli anni ne ha offerto David Filoni aggiunge a Maggio un nuovo tassello alla sua galassia di storie grazie a questa miniserie che avrà tra i protagonisti due amatissimi villain della serie Clone Wars. Tales From The Underworld seguirà infatti le storie parallele di Cad Bane, leggendario e letale cacciatore di taglia e della Sorella della Notte Asajj Ventress, impegnati in un percorso che li porterà a confrontarsi con i loro demoni e le loro insicurezze. Asaji Ventress avrà la possibilità di fare la cosa giusta scortando un alleato a cui sembra voler dare la caccia tutta la galassia mentre Cad sarà costretto a confrontarsi con un vecchio amico divenuto sceriffo galattico. Dal 5 maggio.
Dying For Sex (miniserie)
Uno dei casi della primavera seriale è questa miniserie che forse ha regalato a Michelle Williams il ruolo della vita, quello di Molly, malata di cancro al seno al quarto stadio che dopo la diagnosi terminale decide di lasciare il marito per scoprire sé stessa ma soprattutto il suo corpo e la sua sessualità, in una spinta vitalistica volta a riconnettersi con l’idea di piacere poco prima della fine. Qui la recensione. Già disponibile.
A Complete Unknown
Per noi è il film dell’anno, se non del secolo e finalmente Disney+, permette di recuperare lo straordinario biopic che James Mangold ha dedicato ad una delle fasi centrali della carriera di Bob Dylan, quella “elettrificata” che gli attirò l’ostilità del pubblico folk più intransigente. A Complete Unknown è un lucidissimo lavoro di appassionato archivismo tutto analogico che scena dopo scena riordina quanto più possibile la tradizione visiva americana (ma anche europea) degli anni ’60 (ma anche il suo racconto…quante illuminazioni à la Altman di Nashville, ad esempio, tra i tantissimi spunti, ci sono qui in mezzo).
Perché la storia, la tradizione, la memoria, sono un fatto politico e da un certo punto di vista A Complete Unknown è soprattutto la storia di una Nazione che più che far fatica a riprendere contatto con ciò che è stata, ha difficoltà a raccontarlo, a comunicare ciò che è tradizione, a prenderne coscienza, bloccata in scomodi personalismi che forse distanziano ancora di più l’intellighenzia, impantanata nei suoi purismi, dal popolo (dal folk). Dal 7 maggio. Qui la nostra recensione.
Apple Tv+
Murderbot (Serie Tv)
Dopo Mickey17, ancora un’incursione (stavolta seriale) nella sci-fi politica che ragiona di lavoro, schiavitù e libero arbitrio. Murderbot è infatti la storia di un androide addetto alla sicurezza di una stazione di ricerca planetaria che un giorno riesce ad hackerarsi e a sbloccare ogni sua abilità e potenziale (anche se il suo maggior desiderio è passare le giornate a guardare la tv e non lavorare). Per evitare di essere rottamato, tuttavia, deve nascondere le sue abilità all’equipaggio di umani che convive con lui. Dal 16 maggio. Con Aleksandr Skarsgaard.
Fountain Of Youth – L’eterna giovinezza
Deviazione nell’avventura pura per Guy Ritchie, con un film che sembra nascere nel solco delle divertenti letture che del genere ha offerto Jerry Bruckheimer con i due Misteri dei Templari nei primi anni ’00. Luke Purdue è un avventuriero, predatore di tombe e ladro d’arte che da anni è alla caccia della cosiddetta Fontana Della Giovinezza, leggendario luogo che prima di lui ha cercato senza successo anche suo padre. Luke vuole per questo “vendicarlo” e trovarla al posto suo ma per farlo dovrà fare squadra con Charlotte, sua sorella, che non vuole però avere nulla a che fare con lui. Dal 23 maggio. Con John Krasinski, Stanley Tucci e Natalie Portman.
Raiplay
Normal People
Torna in Italia, su Raiplay, una delle serie centrali degli anni ’00, forse il racconto di formazione (tratto dall’omonimo romanzo di Sally Rooney) fondamentale della generazione Millennial, capace di raccogliere ed incamerare tutte le insicurezze ed i dubbi di un corpo sociale sempre più sballottato in uno spazio ostile. Marianne e Connell si conoscono mentre frequentano il liceo della piccola contea irlandese di Sligo dove sono nati. Si piacciono, si amano, si lasciano, si prendono, frequentano altre persone ma comunque continuano a cercarsi per almeno un altro decennio, forse anche solo per stare un po’ meno soli in questo presente che sembra incapace di andare alla loro stessa velocità. Con Paul Mescal e Daisy Edgar Jones. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Air
Ancora su cinema e oggetti di consumo, ma stavolta dal lato americano. Ben Affleck dirige e interpreta infatti questa sorta di biopic tutto in absentia (del campione Michael Jordan), che ricostruisce le trattative che portarono la star NBA a firmare come testimonial per la Nike nei primi anni ’80 ma che è soprattutto un altro esempio del rigoroso, affettuoso cinema post classico di marca Affleckiana. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Shorta
Dopo ’71, un nuovo action thriller europeo che prova a coniugare impegno politico ed intrattenimento. Ispirato ad un fatto di cronaca realmente avvenuto a Copenaghen, il film parte dalla morte del tunisino Talim Ben Assid, avvenuta quando il giovane era sotto custodia della polizia e mai chiarita del tutto. Quando la notizia della sua morte raggiunge i quartieri popolari, la rabbia esplode e gli agenti di pattuglia Jens e Mike finiranno in mezzo alla rivolta. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Faccende complicate (Stagione 2)
Seconda stagione di episodi per il progetto web di Valerio Lundini, ormai presenza fissa di Raiplay dopo il fenomenale UFO che è stata la sua Pezza. Faccende complicate si conferma giocoso e stralunato esperimento a metà tra Guerrilla Journalism e solita comicità nonsense. In ogni puntata, Lundini indagherà infatti un particolare aspetto della contemporaneità, tra interviste ai passanti e testimonianze dirette dagli interessanti dal fenomeno, fino a esondare in clamorosi momenti di pura fiction che giocano a fare la parodia dei normali meccanismi televisivi. Tutte le puntate sono già disponibili.
Sky
Vigil – Stagione 2
Torna la serie thriller inglese che attraverso le indagini della detective Amy Silva ragiona dei maggiori lati oscuri non solo delle forze armate contemporanee ma anche del nostro rapporto con una sicurezza sempre più pervasiva. Così dopo aver risolto il caso del cadavere ritrovato nel sottomarino nucleare Vigil, ora Amy Silva è chiamata a risolvere il mistero di un drone militare scozzese hackerato durante un’esercitazione congiunta causando la morte di diversi soldati. Dal 20 maggio.
Conclave
Il thriller vaticano di Edward Berger è senz’altro uno dei film del momento, anche solo per il modo (pur irrigidito nella forma, forse pensato fin dal minuto uno per la stagione dei premi) in cui porta in scena un rituale, quello del Conclave, tanto misterioso quanto ambiguamente terreno per il modo in cui, nelle consultazioni tra i cardinali candidati a divenire il nuovo papa si riflettono giochi di potere che raccontano tutti i chairoscuri del contemporaneo. Il mite ma risoluto cardinale Lawrence, camerlengo inglese, è incaricato di gestire il conclave più complesso degli ultimi anni, originato dalla misteriosa morte del Santo Padre e manovrato, nell’ombra, da personalità che rischiano di portare la chiesa indietro di secoli. Dal 5 maggio. Qui la nostra recensione.
MaXXXine
Ti West firma il capitolo finale della sua trilogia horror-cinefila tutta inscritta nello straordinario corpo attoriale di Mia Goth e lo fa in modo brutale, portando a viva i tratti di una rivoluzione che è solo di facciata. Perché l’America puritana e sessuofobica é un muro comunque invalicabile, una prigione da cui é impossibile evadere malgrado le pile di corpi morti e feriti che Pearl prima e Maxine poi si lasciano alle spalle.
Perché quel cinema “nuovo”, che Maxine elegge a sua rampa di lancio nello stardom, “elevated” tanto quando flirta con il porno che quando svela quanti “A-Movies” possano esserci nei “B-Movies” é comunque una terra di fantasmi, detriti, morti, una prigione di personaggi/simulacri che forse sono “nati” grazie agli attori che li interpretano ma non hanno poi davvero bisogno dei loro corpi, fallaci, usurati dalla coca, per sopravvivere.
Forse, paradosso dei paradossi, il corpo al centro a cui si gioca la rivoluzione di Ti West é proprio quello di Mia Goth, mai così tanto tangibile, presente, fisicamente ed empaticamente nel tempo e sulla scena. Dal 30 maggio. Qui la nostra recensione.
Il Robot Selvaggio
È stato un periodo d’oro per l’animazione d’autore e se il bel Flow di Zildan Zinnabonis ha vinto addirittura l’Oscar al miglior film d’animazione l’ex Disney Chris Sanders ha diretto invece questo Robot Selvaggio, favola ecologista tratta dai romanzi di Peter Brown su un robot che naufraga sulla Terra ed è costretto a fare squadra con una serie di animali per sopravvivere e, soprattutto, fare da padre ad una piccola oca. Dal 1 maggio. Qui la nostra recensione.
Paramount+
Mobland
Guy Ritchie produce questo rigoroso dramma famigliare gangsteristico, sorta di lato B complementare al suo The Gentlemen, scritto da Ronan Bennett (già autore per Michael Mann ma soprattutto sceneggiatore del piccolo cult Top Boy) ed interpretato da un cast di caratteristi di primissimo ordine, da Tom Hardy a Pierce Brosnan passando per Helen Mirren. Gli Harrigan sono una famiglia del sottobosco criminale inglese che negli anni ha saputo costruire la sua fortuna grazie a violenza ed intimidazioni. Ora, però, gli Stevenson, i loro rivali, sono pronti al contrattacco. Gli Harrigan, per difendere i loro interessi sono costretti a far entrare in partita un terzo giocatore, Harry Da Souza, un rispettato e misterioso fixer che da anni si occupa di conservare gli equilibri della mafia londinese. Dal 30 maggio.
A Quiet Place – Giorno 1
Appassionato prequel della saga horror creata e diretta da John Krasinski che si pone come un lucidissimo cifrario che svela quanto il franchise sia soprattutto un grande saggio morale sulle psicosi di un contemporaneo inebedito dai dati. A dirigere i lavori Michael Sarnoski, che si conferma straordinario umanista. Sam ed Eric, lei giovane poetessa che sta attraversando un momento difficile della sua vita, lui pacato studente di legge in trasferta a New York, si ritrovano infatti nella Grande Mela nel momento in cui inizia l’invasione di mostri alieni ciechi ma dall’udito finissimo. Io due devono dunque fare squadra per sopravvivere ai predatori e per raggiungere scappare dalla città. Sam, però, vorrà solo un’ultima fetta di pizza presa nel suo locale preferito. Perché la ragazza, depressa, priva di stimoli, è malata terminale. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Il Gladiatore II
In esclusiva su Paramount+ Italia l’ultimo affascinante film di Ridley Scott, che riprende il film che lo ha riportato sulla cresta dell’onda all’inizio del 2000 per offrire alla storia di Massimo un seguito che però è soprattutto la possibilità, per il regista inglese, di tornare a ragionare sulle ossessioni del suo cinema più recente: il rapporto col digitale, il senso dello spettacolo, la nuova dimensione del cinema in rapporto al suo pubblico. Il Gladiatore II è forse il suo più mortifero, finale (in una galleria di film “finali”, apocalittici, che lo impegnano da almeno una decina d’anni).
Un film sulla fine dei sogni, dei miti e, forse soprattutto, sulla fine dello spettacolo, costipato nell’epica, spezzettato, stanco, avido di sequenze d’azione portanti (come The Last Duel) ma forse, per la prima volta, ben poco tenero nei confronti del suo pubblico (che per la prima volta viene tra l’altro tirato davvero in ballo nel racconto distruggendo il confine tra arena e platea), drogato, come quello della Roma antica di immagini sempre più irreali, coinvolgenti “dopate” dall’onnipresente digitale ma che, forse come quello che assisteva inerte alle manovre di Geta e Caracalla, non si accorge di certi inganni, di certi giochi del film, della crisi del suo racconto o anche solo delle sue parti essenziali, come il ruolo del suo protagonista, che il “brand”, il marchio, pare affogare, confondere. Dall’11 maggio. Qui la nostra recensione.
MyMovies
Butcher’s Crossing
Piccolo interessante film d’avventura nascosto nell’ultima filmografia di Nicolas Cage, quella tutta rivolta ai progetti più indie, di ricerca, di registi giovani o di seconde linee del cinema popolare. Butcher’s Crossing è infatti l’esordio del produttore Gabe Bolsky, che prende l’omonimo romanzo di John Edward Williams e lo mette in scena come un’epopea intimista con protagonisti Will Andrews, giovane di belle speranze alla ricerca della sua occasione nel selvaggio West e Miller, indurito cacciatore di bufali di poche parole forgiato dalla frontiera. Quando Miller propone ad Andrews di accompagnarlo in una leggendaria caccia al bisonte, il giovane vede in quel rischioso viaggio la svolta tanto attesa e decide di accompagnarlo. Tra Melville e l’ultima caccia di Richard Brooks. Già disponibile.
Green Border
Agnieszka Holland fa suo il racconto corale e soprattutto il passo della narrazione in parallelo che unisce i punti di vista e le linee narrative di numerosi personaggi caratterizzati da diversi background ed esperienze ma uniti da un destino comune per raccontare il dramma dell’immigrazione, in particolare quello che interessa i pericolosi confini dell’Est Europa. Il Green Border, il confine verde è infatti quello tra Bielorussia e Polonia, qui si intrecciano le esistenze di una famiglia siriana in fuga, di una giovane guardia di frontiera e di un’attivista per i diritti dei migranti. Dal 1 maggio. Qui la nostra recensione.
Foxcatcher – Una storia americana
Dieci anni fa Bennett Miller firmava questo gelido ma al contempo palpitante affresco emotivo dell’America degli anni ’80, terreno fertile, però, per raccontare le degenerazioni contemporanee dei valori dell’American Way Of Life. Foxcatcher ricostruisce infatti la storia vera dell’assassinio di Dave Schultz, lottatore campione olimpico a Los Angeles 1984 avvenuta per mano del ricco John Du Pont, suo amico ed allenatore. Una parabola su competitività, follia e autorealizzazione ad ogni costo con Steve Carell e Channing Tatum. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Madre
Dopo Dieci capodanni, MyMovies permette a Maggio di recuperare il film del 2019 di Rodrigo Sorogoyen, altro grande saggio sui rapporti interpersonali, mascherato, stavolta, da thriller famigliare (e forse anche storia di fantasmi). Dieci anni fa Elena telefona a suo figlio Ivan, di sei anni, che in quel momento è in vacanza con il padre. Il bambino, però dice di essere da solo e ciò mette la donna in agitazione. Da quel momento Ivan sparirà ed Elena lo cercherà costantemente. Quando, oggi, la donna incontrerà un adolescente, Jean che potrebbe davvero avere l’età di suo figlio, intreccerà con lui un rapporto ambiguo. Dal 5 maggio.
MUBI
No Other Land
Arriva su Mubi uno dei documentari centrali dell’anno appena trascorso, se non altro per la sua urgenza. Diretto dal collettivo palestinese formato dai registi Basel Adra, Yuval Abraham, Rachel Szor ed Hamdan Ballal. No Other Land è la cronaca tragica, appassionata ed impietosa (realizzata nell’arco di 5 anni, dal 2019 al 2023) delle violenze dei coloni israeliani nella zona della Cisgiordania. Un grido d’allarme che porta l’attenzione su una delle più tragiche guerre civili del presente ma anche una profonda riflessione sul senso della solidarietà oggi. Già disponibile. Qui la nostra recensione.
Rassegna Desideri animati
Mubi propone una piccola ma appassionata rassegna che raccoglie alcuni dei più interessanti corti d’animazione diretti da registe e accomunati dal fondarsi su tematiche legate al corpo, al sesso, alla fisicità. Come se solo l’animazione fosse uno spazio abbastanza franco per affrontare tematiche da cui il presente sembra sempre più allontanarsi. Tra i titoli disponibili Asparagus di Suzan Pitt, Pussy di Renata Gasiorowska e Desire Pie di Lisa Crafts.
Rassegna Da Soli Insieme
Altra affascinante rassegna di Mubi, stavolta dedicata a tutti quei film, ai limiti delle rom com o del melò, organizzati però sul complesso rapporto tra due introversi, altra figura in effetti legatissima al presente. Tra i film proposti, Drive My Car di Hamaguchi, Una storia d’amore e di desiderio di Lyla Bouzid e Ombre nel paradiso di Kaurismaki.