LA LEZIONE DEL CATTIVO MAESTRO

Ad un anno esatto dalla scomparsa, un evento in video propone una riflessione sull’opera di Alberto Grifi, uno tra i più grandi e meno noti autori del cinema sperimentale italiano. La rassegna video presenta alcune testimonianze rilasciate da Grifi nell’arco della propria carriera. Dal 22 al 25 aprile

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LA LEZIONE DEL CATTIVO MAESTRO
omaggio ad Alberto Grifi
Ad un anno esatto dalla scomparsa, un evento in video propone una riflessione sull’opera di Alberto Grifi, uno tra i più grandi e meno noti autori del cinema sperimentale italiano. La rassegna video presenta alcune testimonianze rilasciate da Grifi nell’arco della propria carriera, soffermandosi con particolare attenzione sul fascino che il “maestro” ha esercitato sulla nuova generazione di film maker. I più giovani amici lo ricordano con affetto attraverso una serie di interviste e raccolgono la sua lezione, seguendo, attraverso le proprie produzioni, la via della sperimentazione di nuovi linguaggi.
Grifi ha inteso il cinema come un mestiere che poteva anche diventare un modo per veder più chiaro là dove gli altri non volevano guardare. "Il cinema sia capace di cambiare la vita con coraggio, con la lotta appassionata, perché è la vita che dobbiamo costruire…", principio del grande Zavattini a cui Grifi s’ispira, avventurandosi lungo un cammino scomodo e difficile, scortato dalla onnipresente telecamera. Occhio attento e disincantato, tempestivamente presente in quei luoghi dove s’incrociano vite e si determinano dinamiche sociali in grado di ridisegnare il futuro, Grifi indaga l’inconscio biologico dello sguardo, il disordine percettivo, le nuove geografie dei paesaggi interiori, con la pressante esigenza di inventare nuovi linguaggi per raccontare il desiderio di trasformazione. Attraverso la sua produzione e la sua stessa esistenza, Grifi esorta a parlare in modo molto semplice e immediato e, cambiando completamente la logica cinematografica, introduce spazi di libertà dove gli attori diventano piuttosto oggetti d’indagine antropologica, e la vita, con tutte le declinazioni del caso, assurge ad un copione mai scritto, dove la realtà stessa diviene il luogo della creazione permanente.
Alberto Grifi – Nato a Roma il 29 Maggio del 1938 in un'officina dove suo padre costruiva truke e macchine da presa speciali, è pittore, regista, cameraman, fonico, attore, fotografo pubblicitario, autore di dispositivi video-cinematografici, come il "vidigrafo", che nel '72 servì per trascrivere su pellicola "Anna", primo film videoregistrato in Italia e presentato poi al Festival di Berlino, alla Biennale di Venezia del ’75 e a Cannes nel ’76.
Con la partecipazione di:Antonella Grieco, Danilo Monte & Zucco, Nicolò Ottimofiore, Stefania Rossi, Gruppo Eliogabalo
In collaborazione con Associazione Alberto Grifi www.albertogrifi.com

 

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dalle ore 20.00 del 22 aprile
alla mezzanotte del 25 aprile

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