"La matassa", di Giambattista Avellino, Salvatore Ficarra, Valentino Picone

Non mancano i momenti divertenti e i due comici sono simpatici ma il film ha il fiato corto nella costruzione del gioco degli equivoci; ciò è evidente quando abbandona momentaneamente i suoi personaggi per dare più spazio alla storia e allora tende ad ingarbugliarsi. Per Ficarra e Picone si attende un’altra occasione in cui possono esibire in modo migliore la loro vena surreale

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Ficarra e Picone sono simpatici e hanno delle facce da cinema. L’opposizione dei caratteri e la dimensione surreale della loro comicità è tale che sul grande schermo riescono a rendere di più sia di coppie come Ale e Franz e i Fichi d’India, sia nei film attuali del trio Aldo, Giovanni e Giacomo che sembrano aver dato il meglio in passato. Dopo il loro approdo sul grande schermo con Nati stanchi del 2001 diretto da Dominick Tambasco, hanno diretto il loro primo film, Il 7 e l’8, nel 2006 assieme a Giambattista Avellino. Come in La matassa, anche in quel film erano due personaggi con caratteristiche diverse; uno era uno studente di Giurisprudenza fidanzato e figlio di un colonnello dei carabinieri mentre l’altro un ladro e taroccatore che è nato nel suo stesso giorno. In quest’ultimo film invece sono due cugini che non si parlano da anni dopo che i loro genitori hanno litigato quando erano bambini per questioni di eredità. Ora sono due trentenni che conducono delle esistenze completamente diverse, ma un giorno le loro vite si incrociano nuovamente.
Certamente la struttura di La matassa è fragile ed è legata soprattutto ai duetti tra i due comici. Ficarra sembra il capocomico, Picone la spalla ma a volte i ruoli sembrano invertirsi. Non mancano i momenti divertenti come lo scambio delle chiese, quello in cui il cugino fa credere all’altro (grazie a uno scambio di analisi mediche) che gli resta poco da vivere per poter così prendere possesso dell’albergo. Forse il film ha il fiato corto nella costruzione del ‘gioco degli equivoci’; quando il film infatti abbandona momentaneamente i suoi personaggi per dare più spazio alla storia, ecco che finisce per ingarbugliarsi, soprattutto nella parte finale in cui c’è quel gioco di inseguimenti di malavitosi che vogliono il pizzo o di russi che vogliono far sposare la sorella per farle ottenere la cittadinanza italiana. Gli stessi personaggi secondari (la risata dell’imbranato figlio del boss, i poliziotti che fumano, il portiere dell’albergo un po’ troppo invadente) possono risultare divertenti all’inizio, ma poi rischiano di diventare ripetitivi. La matassa è sicuramente un film garbato e controllato ma non si distingue dalla linea di quelli degli altri comici. Risulta divertente quindi nei tempi dei singoli sketch ma non sostiene i tempi medi della durata di un film. Per quello ci vuole un altro spessore che i due comici ancora non hanno.
 
Regia: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Giambattista Avellino
Interpreti: Salvatore Ficarra, Valentino Picone, Pino Caruso, Claudio Gioè, Anna Safroncik
Distribuzione: Medusa
Durata: 98'
Origine: Italia, 2009 
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