La nobildonna e il duca, di Eric Rohmer

La Rivoluzione Francese come spettacolo, atto complesso che viene visto dagli occhi mobili e soggettivi di una nobildonna inglese. Tratto dal Journal of My Life During The French Revolution di Elliot

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L’ultimo film di Rohmer è uno straordinario meccanismo di visione della Storia. Tratto dal Journal of My Life During The French Revolution di Grace Darlymple Elliot, il film mette in scena, letteralmente, la Rivoluzione Francese come spettacolo, atto complesso che viene “visto” dagli occhi mobili e soggettivi di una nobildonna inglese. “Visione” della Storia, non Storia, perché Rohmer si preoccupa di mostrare non ciò che è stato, ma come un occhio ha potuto vedere l’evento a lui contemporaneo. Lo scenario è infatti totalmente dipinto, non luoghi reali ma fondali dipinti in cui i personaggi sono inseriti digitalmente in prospettiva. Una realtà virtuale che rimanda alla virtualità della visione di Grace, punto d’osservazione mobile dei fatti che vanno dal 1790 al 27 luglio 1794 (la caduta di Robespierre).

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La Rivoluzione è consegnata a Grace sotto forma di oggetto visto (dallo sguardo ravvicinato sulla testa della duchessa di Lamballe conficcata sulla punta di una lancia, allo spettacolo della decapitazione di Luigi XVI, in cui noi vediamo solo Grace e la sua domestica con un cannocchiale che osservano da lontano l’evento). Grace si sposta in continuazione, dentro e fuori Parigi, è testimone, diretta e indiretta degli eventi del Terrore. Ma proprio l’osservabilità parziale della storia fa di Grace il dispositivo totalmente soggettivo del racconto. Rohmer è assolutamente disinteressato alla ricostruzione asettica dello storico, ciò che lo affascina è il punto di vista della storia, il dispiegarsi storico di uno sguardo, fosse anche quello di una aristocratica che guarda con disgusto la violenza di quei momenti. Personaggio reale che guarda e commenta un mondo in cui gli spazi (pittorico, architettonico e filmico, per utilizzare la divisione che lo stesso Rohmer introduce nel saggio su Murnau) si confondono l’uno con l’altro, si rendono volutamente non oggettivi e consegnano il film alla storia della visione.

Titolo originale: L’Anglaise et le duc
Regia: Eric Rohmer
Interpreti: Lucy Russell, Jean-Claude Dreyfus, François Marthouret, Léonard Cobiant, Caroline Morin
Distribuzione: BIM
Durata: 128’
Origine: Francia, 2001

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4.2

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
4 (6 voti)
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