La nuova scuola genovese, di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati

Uno spaccato sulla musica e su una città che fa incontrare la generazione dei cantautori e quella dei rapper. Forse aveva bisogno di un ritmo maggiore ma resta comunque autentico. Ancora oggi in sala

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Sono le voci collettive, corali, della poesia Litania di Giorgio Caproni che diventano un ponte  tra il passato e il presente. “Genova che non mi lascia. Mia fidanzata. Bagascia. Genova ch’è tutto dire, sospiro da non finire. Genova quarta corda. Sirena che non si scorda…”. Ideato e scritto da Claudio Cabona con la regia di Yuri Dellacasa e Paolo Fossati, La nuova scuola genovese mette a fuoco il legame indissolubile tra la vecchia e la nuova scuola, la generazione dei cantautori e quella dei rapper. Ci sono i tetti, campanili dall’alto, il mare, via di Scurreria, la vista di un luogo che sembra viversi, muoversi e che ha un rapporto viscerale con i suoi abitanti. Ci sono le ombre di Luigi Tenco (“aveva un gran senso dell’umorismo”, sottolinea Gian Franco Reverberi), Fabrizio De André con la sua chitarra più vecchia mostrata da Dori Ghezzi e lo sfondo di un suo album mentre sta parlando Izi e si avvertono i suoni e le voci lontane che arrivano dal celebre Bar della Foce dove si ritrovavano tutti i cantautori della scuola genovese.

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La nuova scuola genovese punta a creare un filo ininterrotto di tutta la scuola della canzone tra gli artisti nati nella città ligure. L’incontro tra Tedua e Gino Paoli è probabilmente quello in cui il tempo, all’improvviso, si annulla. Al di là del genere, c’è proprio l’esigenza di dar libero sfogo alla propria voce, di cercare sempre la libertà, per citare ancora una volta De André. “Il rap mi ha aiutato ad abbattere ed esaltare il mio ego” sottolinea Tedua. “Quando è uscito Gioventù bruciata ci siamo riconosciuti in quella gioventù lì” ricorda Paoli. Sui volti e ,le testimonianze di Vittorio De Scalzi (fondatore dei New Trolls), Max Manfredi, Federico Sirianni, Cristiano De André, Vaz Tè, Guesan, III Rave, Disme, Nader, Demo, Young Slash, Cromo, Giua, Gian Piero Alloisio, Gorka, Ivano Fossati e Marrakach oltre ai già citati Dori Ghezzi, Gino Paoli, Tedua, Gian Franco Reverberi e Izi, La nuova scuola genovese è uno spaccato appassionato sulla musica e su una città che viene mostrata comr qualcosa di unico attraverso i suoi colori, le case popolari, le onde del mare, i palazzi nobiliari, il cielo con la luna. Forse aveva bisogno di un maggiore ritmo, con più stacchi di montaggio dove le testimonianze che appaiono troppo lunghe potevano essere interrotte e poi riprese. L’omaggio di La nuova scuola genovese resta comunque autentico e rappresenterà, soprattutto negli anni a venire, un prezioso documentario sulla storia della musica genovese.

Ideato da Claudio Cabona
Regia: Yuri Dellacasa e Paolo Fossati
Distribuzione: Zenit Distribution

Durata: 76′
Origine: Italia, 2022

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
Sending
Il voto dei lettori
3.4 (5 voti)
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