La programmazione di “A qualcuno piace classico” al Palazzo delle Esposizioni di Roma

Al Palazzo delle Esposizioni di Roma arriva la 12a edizione di “A Qualcuno Piace Classico”, la rassegna di classici in pellicola introdotti da critici. Ecco la programmazione

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

Torna per il dodicesimo anno “A Qualcuno Piace Classico“, l’appuntamento del Palazzo delle Esposizioni con il grande cinema, da riscoprire come sempre in sala e in pellicola 35mm, con ingresso libero su prenotazione. La formula consueta della rassegna si arricchisce anche quest’anno della collaborazione con il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – Gruppo Regione Lazio: ogni film sarà infatti introdotto da un critico diverso, permettendo al pubblico di orientarsi al meglio nella visione. Si parte martedì 24 gennaio alle ore 20.00 con la commedia della Hollywood degli anni d’oro, Colpo di fulmine, che vede uniti i talenti inarrivabili di Billy Wilder e Howard Hawks, rispettivamente alla sceneggiatura e alla regia, nonché quelli di Barbara Stanwyck e Gary Cooper nei panni di una ballerina e di un impacciato professore costretto a uscire dal suo guscio, ovviamente per amore.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

La commedia resta protagonista del programma di quest’anno con alcuni dei suoi sommi artefici, come il Frank Capra de Il teatro di Minnie, gioiello del muto presentato in uno storico restauro della Cineteca di Bologna e con accompagnamento dal vivo, o il Woody Allen di Zelig, tra gli esiti più alti del genio newyorkese. A modo loro sono commedie anche I protagonisti, sferzante satira del mondo del cinema firmata da Robert Altman, e Non tutti ce l’hanno…, film simbolo della stagione della Swinging London, senza dimenticare lo stesso Tirate sul pianista, opera giovanile di François Truffaut in cui si respira tutta la leggerezza e l’ironia della prima Nouvelle Vague.

Un cinema a tinte più forti è invece quello di due registi sempre amati dal pubblico cinefilo, Fritz Lang e Alfred Hitchcock, di cui vengono proposti alcuni dei titoli più rari, La confessione della signora Doyle e Sabotaggio, quest’ultimo appartenente al periodo inglese del maestro della suspense e tratto da Joseph Conrad. A completare il programma è infine una coppia di nomi leggendari del cinema d’autore come Béla Tarr e Maya Deren, che della sperimentazione sul linguaggio hanno fatto la loro bandiera. Dell’ungherese Tarr sarà presentato Perdizione, il cui culto cinefilo resta vivo tuttora, mentre a Maya Deren, ucraina trapiantata negli Stati Uniti, sarà dedicato un omaggio con una selezione di cortometraggi che restituiscono in pieno il suo ruolo di formidabile pioniera del cinema d’avanguardia americano.

Come sempre, tutti i film saranno proiettati in pellicola e in versione originale sottotitolata in italiano

Ecco la programmazione:

martedì 24 gennaio, ore 20.00
Colpo di fulmine (Ball of Fire, Usa 1941), di Howard Hawks, con Barbara Stanwyck, Gary Cooper
b/n, durata: 111’, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Franco Montini
Per sfuggire alla polizia, una ballerina legata alla malavita accetta un lavoro inaspettato: fare da consulente a un timido glottologo sullo slang dei bassifondi. Una delle commedie più originali e scintillanti della Hollywood classica, scritta da Billy Wilder (con un occhio alla fiaba di Biancaneve) e diretta da un Howard Hawks al massimo della forma, pronto come sempre a giocare con i ruoli di genere e a farsi beffe di ogni intellettualismo.

martedì 7 febbraio, ore 20.00
Tirate sul pianista (Tirez sur le pianiste, Francia 1960), di François Truffaut, con Charles Aznavour, Marie Dubois
b/n, durata: 92′, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Matteo Berardini
Un pianista, Charlie, si ritrova coinvolto in un regolamento di conti fra gangster ed è costretto a fuggire con l’amica Lena, che sa molte cose del suo passato. Dopo il successo de I 400 colpi, Truffaut cambia registro e rende omaggio al cinema di serie B americano, mescolando diversi generi con godibile disinvoltura. Tra i titoli meno noti del regista, resta invece un film chiave per comprendere lo spirito libertario della prima Nouvelle Vague.

martedì 21 febbraio, ore 20.00
La confessione della signora Doyle (Clash by Night, Usa 1952), di Fritz Lang, con Barbara Stanwyck, Robert Ryan, Marilyn Monroe
b/n, durata: 105’, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Enrico Azzano
Dopo tanti anni passati nella grande città, Mae torna nel paesino dove è cresciuta e sposa l’umile pescatore Jerry, da sempre innamorato di lei. Ma l’infatuazione per un altro uomo la spingerà al tradimento… Lang affronta il melodramma con lo stile espressionistico del noir e non rinuncia ad alcuni dei suoi temi prediletti (il destino, la violenza, l’ambiguità morale). In una parte minore, ma memorabile, spicca Marilyn Monroe.

martedì 7 marzo, ore 20.00
Perdizione (Karhozat, Ungheria 1987), di Béla Tarr, con Miklos B. Székely, Vali Kerekes, Gyula Pauer
b/n, durata: 116’, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Sergio Sozzo
Le giornate di Karrer sembrano tutte uguali, spese vagabondando senza meta e terminate invariabilmente al Bar Titanic. L’amore per una cantante lo spinge a coinvolgere il marito di lei in un affare di contrabbando, ma i suoi piani non andranno come previsto. Un film di culto cinefilo in cui Béla Tarr mette a punto il suo stile unico, fatto di leggendari piani sequenza e destinato a influenzare a lungo il cinema d’autore europeo.

martedì 21 marzo, ore 20.00
Sabotaggio (Sabotage, Gb 1936), di Alfred Hitchcock, con Sylvia Sidney, John Loder, Oskar Homolka
b/n, durata: 76’, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Raffaele Meale
Verloc, tranquillo esercente di un cinema, è in realtà un terrorista responsabile di una serie di attentati che sconvolgono Londra. Sarà sua moglie ad avere i primi sospetti su di lui, rischiando di pagarne le conseguenze. Adattamento del romanzo di Joseph Conrad L’agente segreto, è una delle vette del periodo inglese di Hitchcock, per la costruzione perfetta della suspense ma anche per il coraggio di molte scelte di sceneggiatura.

martedì 4 aprile, ore 20.00
Il teatro di Minnie (The Matinee Idol, Usa 1928), di Frank Capra, con Bessie Love, Johnnie Walker, Ernest Hilliard
b/n, durata: 66’ 20fps, 35mm muto con didascalie italiane e francesi
Presenta il film Emanuele Rauco
Accompagnamento dal vivo al pianoforte del M° Antonio Coppola ♪
Applaudito come l’idolo di Broadway, Don Wilson si finge un perfetto sconosciuto per entrare in una compagnia teatrale di basso livello, guidata dalla bella Ginger. Proverà invano a risollevarne le sorti, ma intanto tra i due nasce l’amore. Una delle commedie giovanili di Capra in cui già si intuisce l’enorme talento del regista, nel ritmo del racconto, nel lavoro sugli attori, nel divertimento sempre alternato a momenti di grande intensità emotiva.

martedì 18 aprile, ore 20.00
Non tutti ce l’hanno (The Knack… and How to Get It, Gb 1965), di Richard Lester, con Rita Tushingham, Ray Brooks, Michael Crawford
b/n, durata: 85’, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Emanuele Di Nicola
Un professore londinese, imbranato con le donne, affitta una camera a un uomo dotato invece di un innato sex appeal. Quando alla compagnia si unisce anche la bella Nancy, tra i due si scatena la rivalità. La commedia simbolo della Swinging London, premiata con la Palma d’Oro a Cannes, mescola in un cocktail irresistibile “surrealismo, candid camera, tecnica pubblicitaria, suggestioni optical e musicali” (E. Martini).

martedì 2 maggio, ore 20.00
I protagonisti (The Player, Usa 1992), di Robert Altman, con Tim Robbins, Greta Scacchi, Fred Ward, Whoopi Goldberg
colore, durata: 124’, 35mm VO sott. italiani
Presenta il film Francesco Crispino
Ricco, potente e sbruffone, Griffin Mill è il produttore di una grande major hollywoodiana, ma il suo mondo vacilla quando inizia a ricevere delle lettere minatorie… Il film che ha rilanciato la carriera di Altman dopo lo stallo degli anni ‘80 è una satira feroce di Hollywood, girata con perizia sopraffina e una folla di attori sensazionali (spesso chiamati a interpretare se stessi). All’epoca conquistò due premi a Cannes e tre candidature agli Oscar.

martedì 16 maggio, ore 20.00
Il cinema di Maya Dreen: Meshes of the Afternoon (1943), At Land (1944), A Study in Choreography for Camera (1945), Ritual in Transfigured Time (1946), Meditation on Violence (1948), The Very Eye of Night (1959)
b/n, durata complessiva: 70’, 16mm
Presenta il film Patrizia Pistagnesi
Nata a Kiev ed emigrata da bambina negli Stati Uniti, Maya Deren è stata una pioniera del cinema d’avanguardia, ma anche coreografa, scrittrice e antropologa. Figura di riferimento per quello che sarà il New American Cinema (ma anche per registi a venire come David Lynch), Deren ha sperimentato uno straordinario cinema onirico, che si riallaccia al surrealismo francese e ne amplifica il lavoro sul corpo e il linguaggio.

martedì 30 maggio, ore 20.00
Zelig (Usa 1983), di Woody Allen, con Woody Allen, Mia Farrow
b/n e colore, durata: 79’, 35mm VO sott. Italiani
Presenta il film Marianna Cappi
Negli anni ‘20 Leonard Zelig ha l’incredibile capacità di cambiare aspetto e personalità a seconda degli interlocutori che ha di fronte. Curato dalla dottoressa Fletcher, ritroverà la sua vera identità diventando un simbolo della democrazia. Una delle vette assolute del genio di Allen, che costruisce il film come un vero documentario e riesce a essere esilarante mentre scandaglia in profondità vizi e paradossi della società americana.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array