La programmazione di Fuori Orario dal 1° al 7 agosto

Su Fuori Orario protagonisti Rohmer, Straub e Bene. Con loro ci saranno i ritratti biografici zu Bergman, Fellini, Caligari e Zurlini assiema a Il vento del cinema di Franco Maresco

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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Domenica 1° agosto dalle 1.35 alle 6.00

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

PUISSANCE DE LA PAROLE

visioni, corpi, voci di scrittori e poeti alla deriva tra cinema e TV (10)

a cura Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

O SOMMA LUCE

(Francia-Italia, 2010, col., dur., 18’)

Regia: Jean-Marie Straub

Testo: Dante Alighieri, La Divina Commedia (XXXIII canto del Paradiso)

Con: Giorgio Passeroni

Grazie a Jean-Marie Straub e Barbara Ulrich rimandiamo in onda il film “O somma luce che tanto ti levi / da’ concetti mortali, a la mia mente / ripresta un poco di quel che parevi, / e fa la lingua mia tanto possente, / ch’una favilla sol de la tua gloria / possa lasciare a la futura gente; / ché, per tornare alquanto a mia memoria / e per sonare un poco in questi versi, / più si conceperà di tua vittoria”. (Dante, Paradiso Canto XXXIII). “La fine del paradiso terrestre”. (Jean-Marie Straub)

GLI AMORI DI ASTREA E CÉLADON                   

(Les amours d’Astrée et de Céladon, Francia/Italia, 2007, col., dur., 105’, v.o. sottotitoli italiani)

Regia: Eric Rohmer

Con: Andy Gillet, Stéphanie Crayencour, Cécile Cassel, Véronique Reymond

Opera maggiore della letteratura francese del XVII secolo (pubblicata a partire dal 1607), Les amours d’Astrée et Céladon di Honoré d’Urfé è un romanzo pastorale conosciuto anche come “Il Romanzo dei Romanzi” sia per la sua estrema lunghezza sia per il grande successo che ottenne in tutta Europa. L’azione si svolge nel V secolo, nella Gallia ai tempi dei Druidi, al di fuori della civiltà romana. .Céladon è il figlio di una famiglia di piccola nobiltà  che si traveste da pastore per amare  la pastorella Astrée. Per un equivoco Astrée crede di essere stata tradita e ripudia Céladon che, disperato, si getta in un fiume ma viene salvato dalle ninfe della dea Galatea che lo accoglie nel suo regno a patto che non si faccia rivedere da Astreda.  I due innamorati dovranno attraversare molte prove prima di potersi riunire.

Rohmer nel suo ultimo film, che è anche una sorta di summa di tutto il suo cinema, ne fa l’adattamento ambientandolo in un contesto contemporaneo al romanzo: come nel XVII secolo si poteva immaginare una civiltà pastorale “gallica” che si fosse tramandata fino a quel momento. La sensualità della parola, dei corpi e del paesaggio risplendono in un’opera maggiore del suo autore, a torto sottovalutata.

“Se ho avuto voglia di adattare questo testo è perché naturalmente vi ho trovato numerosi motivi dei miei film precedenti. Per esempio il motivo centrale della fedeltà. Il tema è quasi una costante in Ma nuit chez Maud, Conte d’hiver,  La collectionneuse, ma anche in  Les nuits de la pleine lune. La mia unica opera teatrale, Le trio en mi bémol, è costruito su una suspense analoga a quella de L’Astrée.  Vi si trova un personaggio che si ostina, in maniera altrettanto folle di Céladon, a non pronunciare la parola che da sola provocherebbe in risposta la frase che lui aspetta dalla sua amica. Perché questa frase deve venire solo da lei.” (Eric Rohmer)

IO E… GIACOMO DEVOTO E LA TRINITA’ FIORENTINA

(Italia, 1974, col., dur., 13’14’’)

Paolo Brunatto incontra il grande linguista Giacomo Devoto che parla della sua relazione con Firenze, i suoi monumenti, la sua storia ma innanzitutto la sua lingua.

LECTURA DANTIS

(Italia, 1997, col., dur., 21’)

Nel primo anniversario della strage alla stazione di Bologna del 1980 Carmelo Bene viene chiamato per leggere passi della Divina Commedia dall’alto delle Due Torri.
POESIA E ATTUALITA’: LA DIVINA COMMEDIA E ALTRO  (4 puntate)

(Italia, 1992, col., durata totale 74’)

Nel 1992 il Dipartimento Scuola e Educazione della Rai insieme al Teatro di Roma organizza e filma una serie di incontri al Teatro Argentina di Roma in cui scrittori, poeti, musicisti leggono un canto della Commedia di Dante. Tra le personalità invitate ci furono Franco Fortini, Attilio Bertolucci, Nelo Risi, Luciano Berio, gli incontri furono proposti nello stesso anno su Rai 2.

In questa notte ventinovesimo canto letto da Dario Fo, il terzo canto letto da Mario Luzi, il sesto letto da Attilio Bertolucci e il quattordicesimo letto da Elio Pagliarani.

 

Venerdì 6 agosto dalle 00.45 alle 6.00

DALL’ALTRA PARTE DEL VENTO. Parole e vite di cineasti (1)

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

CONVERSAZIONE CON FRANCIS FORD COPPOLA          PRIMA VISIONE TV

di Ciro Giorgini e enrico ghezzi

(Italia, 1992-2021, col., dur., 50’15”, v.o. sott. it. )

Un incontro con Francis Ford Coppola a Roma, in occasione dell’uscita italiana di Dracula, finora inedito e che Fuori Orario presenta per la prima volta. 

BERGMAN 100 – LA VITA, I SEGRETI, IL GENIO

 (Bergman –ett år, ett liv, Svezia, Norvegia, 2018, col., dur., 117’)

Regia: Jane Magnusson

Con: Ingmar Bergman (immagini d’archivio), Lena Ende, Thorsten Flinck, Elliott Gould, Jane Magnusson, Barbra Streisand, Liv Ullman, Lars von Trier, Bibi Andersson (immagini d’archicio), Bengt Ekerot, Inga Landgré, Gosta Roosling,  Vicotr Sjöstrom (immagini d’archivio), Roy Andersson, Gösta Ekman, Holly Hunter, Gunnel Lindblom, Jan Troll, Zhang Yimou.

Presentato nel 2018 al Festival di Cannes il film  ripercorre la vita di Bergman nel fatidico 1957, l’anno in cui realizza Il settimo sigilloIl posto delle fragole e  quattro regie teatrali, attraverso materiali d’archivio e interviste. Jane Magnusson  aveva già realizzato nel 2013 Trespassing Bergman con Martin Scorsese, Francis Ford Coppola, Woody Allen, Wes Anderson.

CIAO FEDERICO!       

(Italia, Italia, Svezia, Stati Uniti, 1969, nuova edizione 2019, col., dur., 60’, versione italiana e inglese)

Regia: Gideon Bachmann

Con: Federico Fellini,  Nino Rota, Giuseppe Rotunno, Dante Ferretti,  Tanya Lopert,  Max Born, Capucine, Alain Cuny, Hiram Keller, Giulietta Masina, Magali Noël, Roman Polanski, Martin Potter, Salvo Randone, Sharon Tate. Voci: Claudia Cardinale, Franco Fabrizi, Ida Fellini, Alberto Lattuada, Marcello Mastroianni, Sandra Milo, Barbara Steele, Lina Wertmuller

Documentario di Gideon Bachmann sulle riprese del film Fellini Satyricon di Federico Fellini,  presentato nel 1970 alla 31ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia .

“Gideon Bachmann cattura l’atmosfera magica del rutilante set del Satyricon di Fellini, nell’unico backstage davvero completo e ricco sul modo di lavorare del grande Federico. C’è tutto dell’inimitabile macchina cinematografica di Fellini: ironia, risate, urla, scherzi e battute salaci, direzione degli attori spietata pur di raggiungere l’obbiettivo, scenografie e costumi spettacolari, intuizioni geniali, la creatività inarrestabile e camaleontica del regista in dialogo/contrasto costante con le problematiche del set e della produzione…
Poi, l’eccezionale atmosfera del film calata nell’epoca: l’unicità assoluta di un set di Fellini, mondano, atteso, partecipato e visitato da tutti (appaiono perfino Roman Polanski e Sharon Tate), un cast ammantato di un’aura post-sessantottina, una ‘tribù’ umana variopinta e per certi versi incontrollabile… Bachmann, con verve autoriale, – lavorando molto sul montaggio, ac­costando interviste posate e materiale d’archivio (documenta Fellini inin­terrottamente dal 1956) – racconta senza fronzoli un momento delicato della carriera del regista riminese, in cui sembra cercare una nuova strada, un nuovo modo di rapportarsi con il racconto e con la realtà.(…) Quel che è certo è che per colpa di questo documentario, forse troppo diretto, troppo privato, troppo rivelatorio, Fellini non parlerà a Bachmann – amico di lungo corso – per diversi anni” (Riccardo Costantini).

IL VENTO DEL CINEMA (prima parte)

(Italia, 2001-2016, col., dur., 81’55”, v.o. sott.it.)

Di: Franco Maresco

Lipari 2001, enrico ghezzi inventa e dirige la prima edizione del Vento del cinema, manifestazione/jam session tra cinema e filosofia che approderà qualche anno dopo sull’isola di Procida. Alle Eolie sono presenti Iosseliani, Béla Tarr, Bressane, Makavejev, Sergio G. Germani e Edoardo Bruno, Sgalambro e Battiato, i filosofi Curi, Severino, Donà. È l’anno dell’odissea di Kubrick, a partire da 2001 Odissea nello spazio gli ospiti dialogano con enrico ghezzi, il pubblico e a turno con Maresco, che insieme a Ciprì ha documentato le giornate del festival.

 

Sabato 8 agosto dalle 1.30 alle 6.30

DALL’ALTRA PARTE DEL VENTO. Parole e vite di cineasti (2)

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

SE C’É UN AL DI LÀ SONO FOTTUTO – VITA E CINEMA DI CLAUDIO CALIGARI

(Italia, 2019, col., dur., 105’)

Regia: Simone Isola, Fausto Trombetta

Con: Valerio Mastandrea, Luca Marinelli, Alessandro Borghi, Silvia D’Amico, Roberta Mattei, Adelina Ponti

Documentario su Claudio Caligari, sulla sua vita e il suo cinema, presentato alla Mostra di Venezia nel 2019,realizzato con materiale di repertorio, brani dei  film,  interviste alla madre, agli amici, ai collaboratori, agli attori.

“Più di qualcuno in questi due anni ha sollecitato la realizzazione di un film su Claudio Caligari. Abbiamo preferito far scorrere del tempo per riflettere e reprimere un po’ di disagio nell’affrontare la sua storia. Forse perché detestiamo la retorica, ma anche la retorica sulla retorica, il cinismo, la volontà di trarre conclusioni dietro la tastiera di un computer. Ora, a distanza di qualche anno dall’uscita di Non essere cattivo, è possibile accostarsi a un personaggio così complesso e al tempo stesso affascinante con il dovuto distacco e con la necessaria lucidità.
Pochi incontri non possono bastare a carpire l’essenza di un uomo di sessantasette anni,  con un intenso vissuto alle spalle. Le impressioni che si traggono non possono che essere parziali, magari lontane dalla realtà.
Non è dunque nostro obiettivo rispondere ai soliti quesiti, al perché Claudio Caligari si sia ritrovato più o meno coscientemente ai margini del sistema cinematografico né indagare sui torti subiti e sui mancati riconoscimenti. Ora più che mai sono i film a parlare di lui e a farcelo conoscere. Vogliamo semplicemente riflettere sul percorso di un autore coerente con le proprie idee di cinema e di vita, geloso delle sue convinzioni, intransigente anche con sé stesso, che ha riversato la sua personalità nelle poche opere che è riuscito a realizzare con quella libertà espressiva che riteneva inderogabile.” (Simone Isola, Fausto Trombetta)

VALERIO ZURLINI – GLI ANNI DELLE IMMAGINI PERDUTE                                              

(Italia, 2012, col., dur., 87’)

Regia: Adolfo Conti

Con: Marco Weiss, Jacques Perrin, Giulio Questi, Carlo Lizzani, Nicola Badalucco, Enrico Medioli, Giuliano Montaldo, Claudia Cardinale, Giorgio Albertazzi, Vittorio Caronia, Furio Bordon

Presentato nel 2012 alla Mostra del Cinema di Venezia. “Gli anni delle immagini perdute delinea il ritratto di Valerio Zurlini, scomparso nell’ottobre 1982, poche settimane dopo aver partecipato come giurato alla 50. Mostra del Cinema di Venezia. Zurlini sapeva di essere malato e aveva dedicato gli ultimi mesi di vita alla scrittura del proprio testamento spirituale, che uscirà postumo con il titolo Gli anni delle immagini perdute. Un bilancio esistenziale spietato, il racconto di un mondo che cambia in modo irreversibile, un appello struggente in difesa del cinema d’autore. Il regista ripercorre gli episodi più importanti della propria vita, indica le ragioni del suo cinema, ricorda gli artisti che l’hanno formato. Soprattutto: denuncia le “immagini perdute”, i tanti film cioè che egli scrisse e preparò senza riuscire a portarli a compimento. Gli anni delle immagini perdute torna nei luoghi in cui il regista amava ritirarsi, raccoglie le testimonianze di amici e collaboratori, ripropone il repertorio di interviste e conversazioni del regista, nel tentativo di capire le cause di questo forzato e fatale “silenzio” produttivo”. (dal catalogo della Mostra del Cinema di Venezia)

IL VENTO DEL CINEMA (seconda  parte)

(Italia, 2001-2016, col., 81’55”, dur., 79’, v.o.sott.it.)

Di: Franco Maresco

Lipari 2001, enrico ghezzi inventa e dirige la prima edizione del Vento del cinema, manifestazione/jam session tra cinema e filosofia che approderà qualche anno dopo sull’isola di Procida. Alle Eolie sono presenti Iosseliani, Béla Tarr, Bressane, Makavejev, Sergio G. Germani e Edoardo Bruno, Sgalambro e Battiato, i filosofi Curi, Severino, Donà. E’ l’anno dell’odissea di Kubrick, a partire da 2001 Odissea nello spazio gli ospiti dialogano con enrico ghezzi, il pubblico e a turno con Maresco, che insieme a Ciprì ha documentato le giornate del festival

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