La programmazione di Fuori Orario dal 26 luglio al 1° agosto

A Fuori Orario, cinema italiano ‘sommerso’ d’inizio anni ’40, cineasti viaggiatori e 40° anniversario della strage di Bologna con La tragedia di un uomo ridicolo di Bertolucci.

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Domenica 26  luglio 2020

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta

CINEMA SUL FONDO 2

da una idea di Ciro Giorgini ed enrico ghezzi (3)

a cura di Paolo Luciani

Sono centinaia i film italiani del periodo 1929/1945 considerati perduti, scomparsi, non ancora individuati. Le condizioni oggettive di deperibilità e difficoltà di conservazione di copie e negativi,  si sono unite alle  ventate di rimozione (culturale, critica, storica, politica…) che si alzarono impetuose ed immediate nei giorni della Liberazione. Ci sono voluti alcuni decenni prima che si risvegliasse una attenzione nei confronti di “quel cinema”; anche in questo caso, va attribuito alla nuova o giovane (…di allora…) critica italiana il merito di averlo considerato in maniera del tutto originale

Fin dalla sua nascita, la Rai ha rappresentato una delle possibilità maggiori di fruizione di questo cinema;  oltre ad avere la disponibilità di decine e decine di titoli, via via diversi anno dopo anno, secondo la logica dei diritti tv, si è spesso impegnata nella ricerca, restauro e promozione di titoli importanti del periodo 1929/1945, collaborando attivamente con studiosi e cineteche. In particolare, questa funzione è stata assolta da Fuori Orario; CINEMA SUL FONDO, nasce alcuni anni fa da questa esigenza e dalla passione di Ciro Giorgini con enrico ghezzi.

Al lavoro ci CINEMA SUL FONDO si deve   ad esempio il ritrovamento di un titolo considerato scomparso come LA STELLA DEL CINEMA, che volutamente abbiamo scelto per inaugurare questa ripresa del ciclo.

Riprendiamo quindi questo progetto con la speranza di poter contribuire a tenere alta l’attenzione su questo segmento importante della storia del nostro paese.

nella notte

CARMELA

(Italia 1942  bianco e nero) durata 81’

regia Flavio Calzavara; soggetto dal racconto omonimo, tratto da Vita Militare di Edmondo De Amicis; sceneggiatura F. Calzavara, Corrado Alvaro, Italo Cremona; fotografia Gabor Pogany; montaggio Ignazio Ferronetti; scenografia Italo Cremona; musica Franco Casavola; costumi Giancarlo Salimbeni;

produzione Eugenio Fontana per la Nazionalcine, realizzata negli stabilimenti di Tirrenia – Pisorno

con  Doris Duranti, Pal Javor, Aldo Silvani, Anna Capodaglio, Lola Braccini, Bella Starace Sainati, Egisto Olivieri

1893, una non meglio identificata isola del Canale di Sicilia è punto di passaggio del vapore postale che fa la spola tra Tunisi e Trapani, Nell’isola è presente un distaccamento dell’Esercito Italiano. Carmela, una giovane e bellissima ragazza locale, ha da tempo la mente sconvolta per l’amore, non corrisposto, nei confronti di un ufficiale,   che era stato di stanza nell’isola e che da tempo ha fatto sulla terraferma, Quando arriva un nuovo distaccamento, Carmela crede di riconoscere in un altro tenente il suo perduto amore, finalmente tornato da lei. Il tenente Sabini non cerca minimamente di smentire questa illusione, anzi inizialmente decide di sfruttare la situazione per una possibile, facile avventura. Ma quando verrà a conoscenza della penosa condizione della ragazza, del suo tormento, deciderà  di starle vicino, fino ad assecondare la sua folle convinzione, contribuendo, ormai perdutamente innamorato, alla sua guarigione. 

ACQUE DI PRIMAVERA

(Italia 1942 bianco e nero)    durata 73’

regia Nunzio Malasomma; soggetto e sceneggiatura N. Malasomma, Sergio Pugliese; fotografia Domenico Scala, Vincenzo Seratrice; montaggio Gabriele Varriale; scenografia Alfredo Montori;  commento musicale di Joselito diretto da Alberto Paoletti

produzione Cines,  distribuzione Enic

con Gino Cervi, Mariella Lotti, Vanna Vanni, Paolo Stoppa, Carlo Lombardi, Wanda Capodaglio, Armando Migliari, Elda Soligo

Perfetto melodramma di ambientazione montana. Un medico è abbandonato dalla giovane moglie, che si sente troppo trascurata a causa del suo attaccamento alla professione, giudicato eccessivo. La sorte li rimetterà di fronte in circostanze drammatiche: lei ferita grave in un incidente sulla neve, il medico, che proprio tra quei monti pensava di poter lenire il suo dolore, l’unico che potrà tempestivamente salvarla. Ma il destino presenterà loro altre sfide… 

QUATTRO PASSI TRA LE NUVOLE

(Italia 1942  bianco e nero) durata 88’  

regia Alessandro Blasetti; sceneggiatura Ald De Benedetti; soggetto Cesare Zavattini, Piero Tellini; adattamento Giuseppe Amato fotografia Vaclav Vich; montaggio Mario Serandreii; fonico Umberto Picistrelli; architetture Pietro Filippone;  musica Alessandro Cicognini

una produzione Giuseppe Amato per la Cines realizzata negli stabilimenti di Cinecittà

con Gino Cervi, Adriana Benetti, Giuditta Rissone, Guido Celano, Aldo Silvani, Carlo Romano, Margherita Seglin, Enrico Viarisio, Umberto Sacripante, Arturo Bragaglia

Un viaggiatore di commercio, dalla vita monotona ed oppressa da una moglie petulante e che poco lo stima, conosce, durante uno dei suoi viaggi in corriera, una giovane ragazza. Questa è sconvolta, si trova in stato interessante, abbandonata fidanzato mascalzone. Disperata, chiede al commesso di accompagnarla dalla sua famiglia, in campagna, gente alla buona, facendosi passare per il marito. Seppur riluttante, mosso a pietà, acconsente. Ma la verità viene presto a galla, con la ragazza che sta per essere scacciata di casa. Il commesso, prima di tornare alla sua grigia vita cittadina, esorta i genitori della giovane a perdonare e a comprendere.

 

Venerdì 31 luglio 2020

presenta

WALK THE WALK

STORIE DI CINEASTI VIAGGIATORI

Viaggi in Italia/3 (16)

a cura di Fulvio Baglivi e  Roberto Turigliatto

AIMEZ-VOUS L’ITALIE?

(Italia, 1976, col.)

Di Luciano Emmer

Emmer attraversa la penisola alla ricerca delle particolarità che da sempre ne fanno una meta dei soggiorni di artisti, scrittori, attori e persone note. Dalle numerose interviste emerge un interessante quadro dei visitatori stranieri, mossi principalmente dal desiderio di assorbire la cultura della nostra terra, ma altre volte semplicemente affascinati dallo spirito degli italiani e dal loro calore umano. Città, monumenti e opere d’arte sono osservati con turisti d’eccezione come Dustin Hoffman, Burt Lancaster, Walter Matthau, Michael Caine, Liv Ullman, Anthony Queen, Barbara Dane, Cassius Clay, Federico Fellini, William Wyler e altri. In questa notte le ultime quattro puntate: Grand tour, A misura d’uomo; Visti da vicino; Souvenir.

TIR

(Italia-Croazia 2013, col., 86’22”, v.orig con sott. italiano)

di Alberto Fasulo

con Branko Zavrsan, Lucka Pockja, Marijan Sestak.

Da qualche mese, Branko, di nazionalità croata, fa il camionista per una ditta di trasporti italiana. Prima era un insegnante, ma il suo nuovo lavoro riesce ad assicurargli uno stipendio tre volte superiore. Guida per le strade di mezza Europa da solo oppure insieme al copilota Maki, un trentenne con un bambino piccolo ad aspettarlo a casa, sempre più indeciso se continuare o meno a fare quella vita. Le telefonate con la moglie o con il figlio sono l’unico contatto che Branko ha con la famiglia. 

CHI LEGGE? VIAGGIO LUNGO IL TIRRENO

6 puntata Il nido dell’aquila; 7 puntata  Libro e libertà

(Italia, 1960, b/n)

Di Mario Soldati e Cesare Zavattini

Viaggio/inchiesta che ripercorre all’inverso il viaggio dei Mille lungo le coste del Tirreno, ideato da Zavattini con Mario Soldati che firma la regia e conduce in prima persona. Diviso in otto puntate in cui Soldati incontra persone diverse, lavoratori, intellettuali, emarginati per chiedere cosa leggono e che rapporto hanno con i libri. Nella notte Il nido dell’aquila; Libro e libertà.

 

Sabato 1 agosto 2020

presenta

STRAGE SENZA FINE – BOLOGNA 40 ANNI DOPO

ancora con e per Ciro Giorgini

a cura di Paolo Luciani

Quaranta anni dall’attentato del 2 agosto alla stazione ferroviaria di Bologna; la strage terroristica più sanguinosa che l’Italia abbia dovuto affrontare. La strage di Bologna segna un vero e proprio spartiacque nella storia del paese; con questo atto di intimidazione violenta senza precedenti, si segna un punto finale nel ciclo di lotte che avevano attraversato il paese dalla fine degli anni ’60 a tutti gli anni ’70, modernizzandolo nelle sue strutture portanti;  il 2  agosto può essere considerata allora la data di inizio della lunga  e convulsa transizione che porterà alla fine della prima repubblica.

 La notte è dedicata a Ciro Giorgini, che da sempre, con “una militanza televisiva tuttofare”, si è impegnato nel recupero dei materiali tv che hanno documentato i momenti, spesso drammatici, della nostra storia recente; in questo caso riproponiamo  ampi brani delle notti precedentemente realizzate per Fuori Orario sul 2 agosto, con tanti materiali informativi che fanno ormai parte della storia della nostra televisione.

nella notte

2 E 3 AGOSTO 1980  (colore) durata 80’ circa

a cura di Fuori Orario montaggio dei materiali informativi (tg regionale, tg nazionali) delle ore immediatamente successive alla strage

LA TRAGEDIA DI UN UOMO RIDICOLO

(Italia 1981 colore) durata 110’

regia, soggetto e sceneggiatura Bernardo Bertolucci; fotografia Carlo Di Palma; montaggio Gabriella Cristiani; musica Ennio Morricone; costumi Lina Nerli Taviani; prodotto  da Giovanni Bertolucci e Aldo U. Passalacqua

con Ugo Tognazzi, Anouk Aimee, Victor Cavallo, Laura Morante, Ricky Tognazzi, Vittorio Caprioli, Olimpia Carlisi, Renato Salvatori

premio ad Ugo Tognazzi per la migliore interpretazione maschile al Festival di Cannes

Un sequestro di persona, fatto drammatico ma, allo stesso tempo, quotidianamente usuale nell’Italia di quegli anni, diventa la lente deformata per raccontare il grottesco e spaesato mutamento di rapporti familiari, umani sociali.

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