La programmazione di Fuori Orario dal 3 al 9 luglio

Vittorio De Seta e la bottega d’arte Fanny & Alexander protagonisti da stasera delle tre nottate di Fuori Orario.

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CORSO SCENEGGIATURA CINEMA E TV, in presenza o online, NUOVA DATA DAL 27 MARZO
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Domenica 3 luglio dalle 1.10 alle 6.00

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Luciani Turigliatto

presenta

LA SCUOLA PARLA, LA SCUOLA MUTA (1970-1980) (4) 

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

Quarta e ultima delle domeniche dedicate a film girati all’interno delle scuole in Italia nel decennio 1970-1980. Dopo I bambini e noi di Luigi Comencini andato in onda con Ultimo giorno di scuola di Thomas Harlan, mandiamo in onda le ultime due puntate di Diario di un maestro (1973), le prime due sono passate il 12 giugno, e la quarta parte di Quando la scuola cambia, inchiesta del 1978 girata ancora dal grande cineasta Vittorio De Seta.

DIARIO DI UN MAESTRO3° e 4° puntata

(Italia 1972, col., durata totale 134′)

Regia: Vittorio De Seta

Tratto dal libro autobiografico Un anno a Pietralata di Albino Bernardini.

Con: Bruno Cirino e i ragazzi di una scuola della periferia romana.

Trasmesso la domenica sera su Raiuno in quattro puntate, dall’11 febbraio al 4 marzo 1973

In una scuola della estrema periferia romana un giovane insegnante, nuovo dell’ambiente, invece di disinteressarsi della sua aula semivuota, decide di affrontare il problema del mancato rispetto dell’obbligo scolastico non in maniera burocratica, ma cercando per il quartiere i bambini che non frequentano le lezioni e dando a queste un assetto assolutamente atipico, quasi rivoluzionario per i programmi dell’epoca. Ne nasce un’esperienza di arricchimento reciproco tra i piccoli alunni e il maestro il quale, agli occhi dei telespettatori, rappresenta la persona che pratica quegli ideali da tanti altri solo predicati. Dallo sceneggiato televisivo di oltre quattro ore venne tratta un’edizione della durata di poco più di due ore che uscì nelle sale cinematografiche due anni dopo.

L’intero film di Vittorio De Seta è disponibile su raiplay: https://www.raiplay.it/programmi/diariodiunmaestro

QUANDO LA SCUOLA CAMBIA – 4° puntata

(Italia, 1979-1980, col., dur., 54’)

Regia, sceneggiatura, montaggio: Vittorio De Seta

Trasmettiamo dopo il segmento di Quando la scuola cambia intitolato I diversi, basato sull’inserimento dei bambini diversamente abili nelle scuole di Lecce, che andò in onda all’interno di un altro programma educativo, Scatola aperta, il 24 giugno del 1978.

Dopo aver girato nel 1973 Diario di un maestro, Vittorio De Seta torna a girare nelle scuole italiane con la serie dal titolo Quando la scuola cambia. Diviso in segmenti dalla durata di un’ora, girato in luoghi diversi, il film di De Seta si concentra su figure di educatori eccezionali, a partire da Mario Lodi e la scuola di Vho di Piadena, protagonisti della prima parte Partire dal bambino. Il maestro pugliese Carmine De Padova, nella scuola di San Marzano sono i protagonisti di Tutti i cittadini sono uguali senza distinzioni di lingua, mentre Lavorare insieme non stanca si concentra sull’attività di Margherita Foschi Pini del Movimento di Cooperazione Educativa nella scuola di Gorla.

 

Venerdì 8 luglio dalle 0.55 alle 6.00

Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Luciani Turigliatto

presenta 

WONDERFUL RAINBOWS (OVER AND OVER…)

30 ANNI DI FANNY&ALEXANDER (1)

a cura di Fulvio Baglivi

WONDERFUL RAINBOWS: UNA CONVERSAZIONE CON LUIGI DE ANGELIS

E CHIARA LAGANI

(Italia, 2022, col, dur., 25’ circa)

A cura di: Fulvio Baglivi

Una conversazione con i fondatori del progetto Fanny&Alexander, iniziato a Ravenna quando Chiara e Luigi erano ancora adolescenti. In questi 30 anni Fanny&Alexander ha creato mondi, attraversato e incrociato linguaggi, artisti, opere diverse, una traiettoria colorata e mutante, come un arcobaleno.

PONTI IN CORE

(Italia, 1996, col, dur. 12′)

Di e con: Fanny & Alexander

Si parte dalla visione di un ovale da teatrino anatomico irrorato come un muscolo cardiaco, ferocemente privo di possibilità frontali.

Luogo di necroscopie e giardinaggi, luogo di autoesposizione da teca, da piccolo centrino, da pizzo sacro con al centro minuscoli bambini, bambini inghirlandati di perline. […]
Ministri del rito e abitanti del luogo sono due figure, Dorotea e Cipresso, che coltivano e allevano, compagni del gioco, guardiani di tutto. (Fanny & Alexander)

R FOR REDRUM

(Italia, 2002, col., dur. 22’)

Di: Fanny & Alexander e Zapruder Filmmakersgroup

Con: Luigi de Angelis, Marziano Moretti, Mirto Baliani, Chiara Lagani, Elena Sartori, Marco Cavalcoli, Sara e Francesca Masotti.

Dopo mesi di prove dello spettacolo Requiem, ossessionato da svariate allucinazioni legate al colore rosso della scenografia, si presenta ad una visita oculistica. Gli esami a cui è sottoposto producono numerosi e intensificati effetti collaterali, che lo conducono ad un’imprevista decisione finale… (Fanny & Alexander)

US – IL TENNIS COME ESPERIENZA RELIGIOSA

(Italia, 2014, col, 17′)

Performance spettacolo ideato liberamente a partire da Open di Agassi

Ideazione: Luigi De Angelis, Chiara Lagani

Regia, luci e macchine del suono: Luigi De Angelis

Con: Marco Cavalcoli, Lucia Maestri, Marco Molduzzi, Antonio Rinaldi

US è un’onirica partita a tennis, giocata da un performer contro una macchina sparapalle. Oggetto concreto e arcano quel mostro non è il nemico, piuttosto è il partner di una danza. Con furia selvaggia il giocatore fa breccia attraverso i suoi stessi limiti: tra- scende, migliora, si vince. Infinitamente. Ai bordi del campo il padre/allenatore arbitra quel gioco impossibile, mentre l’intera partita si infiamma al ritmo incalzante dei colpi, dando vita al più paradossale dei concerti. (Fanny & Alexander)

 REBUS PER ADA

(Italia, 1996, col, dur. 50’)

Di: Fanny & Alexander e Zapruder Filmmakersgroup

Rebus per Ada è un esperimento di drammaturgia sviluppata attraverso una serie di rebus. Nello spettacolo Ardis II Fanny & Alexander ha tentato di far passare un racconto attraverso l’ossessione di una domanda. Una furia di domande tra i cui interstizi la narrazione si interstraziasse. Si è cercato per queste domande la forma più obliqua e allusiva, quella più simile alla materia del sogno, quella più violentemente agonistica: il rebus. (Fanny & Alexander)

VILLA VENUS (IL GIARDINO DELLE DELIZIE)

(Italia, 2003, col, dur. 11’)

Di: Fanny & Alexander e Zapruder Filmmakersgroup
Regia: Luigi de Angelis

Villa Venus (il giardino delle delizie), tappa del progetto Ada, cronaca familiare, è un’installazione visiva con un intervento musicale dal vivo, quello evocativo e intensamente allusivo dell’ondes Martenot. Il tema della gelosia e del tradimento, come ossessiva e impossibile ricomposizione dell’immagine amata, è sviluppato da una posizione privilegiata di limite estremo: la vecchiezza, la beata decrepitudine dei due protagonisti. La ricerca dell’immagine decrepita, condotta con mezzi digitali, assume i tratti della mistificazione nella sua resa iconica, e al contempo iperrealistica, dei due volti degli amanti. (Fanny & Alexander)

ARDIS I (LES ENFANTS MAUDITS)

(Italia, 2003, col, dur. 62’)

Ideazione: Chiara Lagani e Luigi De Angelis

Regia, scene e luci: Luigi De Angelis

Interpreti: Luigi de Angelis, Marco Cavalcoli, Chiara Lagani, Sara Masotti
e con la partecipazione amichevole di Paola Baldini
Immagini video: Zapruder Filmmakersgroup

Ardis I non è, propriamente, né uno spettacolo, né un film, né un concerto: è, a tutti gli effetti, un esperimento sulla percezione sinestetica. L’opera ha una natura ibrida: né concerto, né spettacolo teatrale, né film, e al contempo tutto questo insieme, qualcosa di irreale e al contempo fortemente “realistico”. Ancora una volta il percorso di Fanny & Alexander, a partire dalla più barocca delle opere di Nabokov, tende allo sfondamento dei piani, delle prospettive visive e sonore, alla creazione di una forma quasi imprendibile, eppure semplice come una definizione, come la definizione di arte che lo scrittore russo-americano stesso dava per primo: proprio una sorta di “giardino in una sala da concerto, e una galleria d’arte in quel giardino”. (Fanny & Alexander)

LUCINDA MUSEUM

(Italia, 2005, col, dur. 69’)

Ideazione: Luigi De Angelis, Chiara Lagani, Antonio Rinaldi

Regia: Luigi De Angelis

Immagini video: Zapruder Filmmakersgroup

Con: Sara Masotti, Marco Cavalcoli, Luigi De Angelis e Chiara Lagani

Villa Lucinda è il piccolo museo che Van dedica alla sorellastra Lucette la quale, capito che non potrà mai avere per sé Van, si è suicidata gettandosi dalla nave sulla quale lo aveva incontrato. In questo intimo museo, tra ritratti e fotografie un grande specchio si apre per scoprire una stanza con una vasca da bagno nella quale Lucette si lava mentre un organo canta note di Ligeti di pacato dolore e sul fondo da una porta a vetri compaiono Van e Ada, lontani, complici e inavvicinabili. (Fanny & Alexander)

VANIADA

(Italia, 2005, col, dur. 23’)

Ideazione: Luigi De Angelis, Chiara Lagani

Regia, luci e macchine del suono: Luigi De Angelis

Immagini video: Zapruder Filmmakersgroup

Con: Marco Cavalcoli, Lucia Maestri, Marco Molduzzi, Antonio Rinaldi,

Vaniada si configura come un’uscita. Ada e Van, al termine della loro storia, ultracentenari, idealmente fusi in un solo archetipico essere, si trovano di fronte al grande dilemma della fine: vivere dentro un’opera significa anche saper rinunciare alla propria vita quando l’opera sta volgendo al termine. (Fanny & Alexander)

 

Sabato 9 luglio dalle 00.45 alle 6.30

WONDERFUL RAINBOWS (OVER AND OVER…)

30 ANNI DI FANNY & ALEXANDER (2)

a cura di Fulvio Baglivi

SE QUESTO È LEVI

(Italia, 2018, b/n, 41’)

Regia: Luigi De Angelis

Drammaturgia: Chiara Lagani

Con: Andrea Argentieri

Se questo è Levi è un ritratto d’attore. È il tentativo di concretizzare l’esperienza del resoconto, a tu per tu con lo scrittore.

A partire dai documenti audio e video delle teche Rai, Andrea Argentieri veste i panni dello scrittore Primo Levi, assumendone la voce, le gestualità, le posture, i toni, i discorsi in prima persona. È un incontro a tu per tu, in cui lo scrittore, a partire dal vincolo di verità che lo ha ispirato nelle sue opere, testimonia la sua esperienza nei lager con una tecnica di testimonianza lucidissima, di scrematura della memoria, con la trasparenza di uno sguardo capace di esprimere l’indicibile a partire dal perimetro apparentemente sereno della ragione. (Fanny & Alexander)

 I LIBRI DI OZ

(Italia, 2018, col., dur. 53’)

Di e Con: Chiara Lagani

Animazioni, video e regia: Luigi De Angelis

Il recital porta lo spettatore a percorrere idealmente, attraverso la voce di Chiara Lagani e in circa un’ora di spettacolo, lo spirito del ciclo dei libri di Oz, passando da un romanzo all’altro come se fossero i capitoli di un’unica grande storia che è stata oggetto delle più svariate interpretazioni, da quelle politiche a quelle religiose, gnostiche, psicanalitiche. (Fanny & Alexander)

DISCORSO GRIGIO

(Italia, 2012, col., dur. 58′)

Ideazione: Luigi De Angelis e Chiara Lagani

Regia: Luigi De Angelis

Drammaturgia: Chiara Lagani

Con: Marco Cavalcoli

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale il Presidente si rivolgerà alla Nazione. Non è certo la prima volta, nella Storia, che un Presidente parla a un Paese. Ecco. Il Presidente parlerà. Cosa c’è di strano? Che accadrà? Chi saprà riconoscere la sua voce capirà.

Terza tappa, dopo il radiodramma Alla Nazione andato in onda su Rai Radio3, di un lungo progetto teatrale di Fanny&Alexander dedicato ai discorsi rivolti alle comunità, Discorso Grigio esplora le forme e le retoriche degli interventi politici ufficiali. (Fanny & Alexander)

ORFEO NEL METRO’

(Italia, 2019, col., dur. 110′)

Un progetto di: Hernàn Schvartzman e Luigi De Angelis

Direzione: Hernàn Schvartzman

Regia, scene, luci: Luigi De Angelis

Con: Antonio Sapio (Orfeo); Veronica Villa (Euridice, Eco, Speranza), Arianna Stornello (Musica, Proserpina, Messaggera), Lorenzo Tosi (Caronte, Plutone), Michele Gaddi (Apollo, Pastore)

Una produzione lirica sui generis, in cui spazio scenico e platea si fondono in un unico spazio ravvicinato, ovvero il vagone di una immaginaria metropolitana underground. Artisti e pubblico intraprendono un viaggio nel mondo sotterraneo, insieme al nostro Orfeo monteverdiano, in una esperienza ‘immersiva’ totale. Protagonisti giovani cantanti e musicisti della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.

STORIA DI UN’AMICIZIA – NUOVO COGNOME

(Italia, 2018, col., dur. 67’)

Ideazione: Chiara Lagani e Luigi De Angelis

Regia, Light Design, Spazio scenico, Progetto sonoro: Luigi De Angelis

Drammaturgia: Chiara Lagani

Con: Chiara Lagani e Fiorenza Menni

Lo spettacolo, tratto da L’amica geniale di Elena Ferrante e diviso in tre capitoli (Le due bamboleIl nuovo cognome La bambina perduta), si basa sulla storia dell’amicizia tra due donne, seguendo passo passo la loro crescita individuale, il modo di influenzarsi reciprocamente, i sentimenti, le condizioni di distanza e prossimità che nutrono nei decenni il loro rapporto. Sullo sfondo la coralità di una città/mondo dilaniata dalle contraddizioni del passato, del presente e di un futuro i cui confini feroci faticano ancora a delinearsi con nettezza. Il rapporto tra le biografie delle due donne con la storia particolare della loro amicizia e la Storia di un Paese travagliato dalle sue metamorfosi si intreccia in una sorta di agone narrativo che procede per squarci subitanei ed epifanie improvvise attraverso il racconto delle due protagoniste. (Fanny & Alexander)

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