La programmazione di Fuori Orario dal 7 al 13 marzo

Siegel e Ray per la RKO, i dieci episodi e il prologo di Sogni e bisogni di Citti, Blob Cinico Tv di Ciprì e Maresco e Marcia nuziale di Ferreri. Tutto questo a Fuori Orario da stanotte a sabato 13

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CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

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Domenica 7 marzo dalle 2.45 alle 6.00

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#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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Fuori Orario cose (mai) viste

di Ghezzi Baglivi Di Pace Esposito Fina Francia Fumarola Giorgini Luciani Melani Turigliatto

presenta                                         

 L’OMBRA DEL DUBBIO

I noir della RKO

a cura di Simona Fina

LE ORE SONO CONTATE

(Count the Hours, USA, 1953, b/n, dur.,74’35”, v.o. sott. italiano)

Regia: Don Siegel

Con: Teresa Wright, Macdonald Carey, Dolores Moran, Adele Mara, Edgar Barrier, John Craven, Jack Elam

George Braden e sua moglie Ellen vengono accusati dell’omicidio del proprietario del ranch in cui i due vivono e lavorano. George alla fine confessa l’omicidio per non far soffrire la moglie incinta e continuamente oppressa dagli interrogatori, e viene condannato a morte; ma il suo avvocato, Doug Madison, si convince della sua innocenza, iniziando la ricerca del vero colpevole.

Considerato uno dei film minori e meno conosciuti di Don Sigel e spesso ignorato dallo stesso regista in riferimento alla sua opera. Un omicidio a sangue freddo segna l’inizio del film. Una scena notturna in cui il direttore della fotografia (John Alton) riuscì a ottenere risultati sorprendenti con un budget esiguo (il film fu girato in soli nove giorni), mentre Siegel non risparmia sulla narrazione della crudeltà, soprattutto nell’omicidio della donna che fugge urlando di casa e muore dissanguata nel giardino. La forza e la tensione del racconto, così tipica di Don Siegel, segna il resto del film facendo dimenticare le obiezioni della critica nei confronti di una certa ingenuità della trama (alcuni dettagli determinanti vengono tralasciati dagli avvocati fino alla fine del film). L’inquietudine raggiunge il suo livello più alto quando la giuria ritiene George colpevole del duplice omicidio e lo condanna a morte, così come la corsa contro il tempo per trovare il vero assassino. Don Siegel offre il ritratto di una società spietata, che esprime il suo giudizio basandosi su stereotipi e  pregiudizi sociali, culturali e sessuali.

HAI SEMPRE MENTITO

(A Woman’s Secret, USA, 1949, b/n, dur., 84’45”, v.o. sott. italiano)

Regia: Nicholas Ray

Sceneggiatura: Herman J.  Mankiewicz

Con: Maureen O’Hara, Gloria Grahame, Melvyn Douglas, Bill Williams, Jay C. Flippen

Susan, una cantante radiofonica che gode di un buon successo di pubblico, subisce un tentativo di omicidio. Marion, amica della donna e anch’essa famosa cantante, confessa alla polizia di essere lei la colpevole. Luke, un pianista, che conosce bene entrambe le donne, non riesce a credere alla confessione di Marion. Le due donne infatti sono molto legate e Susan deve la sua splendida carriera al coraggio di Marion. I suoi forti dubbi e le sue perplessità lo portano ad indagare sul caso e a scoprire la verità. La ricerca del vero colpevole si sviluppa attraverso una serie di flashback che si devono a un desiderio del produttore e famoso sceneggiatore Herman J.  Mankiewicz (fratello maggiore di Joseph L. Mankiewicz), che aveva già curato la co-sceneggiatore di Quarto potere. Tratto dal romanzo di Vicki Baum Mortage on Life, è il secondo film diretto da Nicholas Ray. Tra le riprese e la sua uscita in sala trascorsero due anni. La celebre casa di produzione e distribuzione manifestò qualche perplessità nei confronti di un film che sfidava apertamente le convenzioni. Disprezzato dallo stesso Ray, che affermò di averlo realizzato per soddisfare una richiesta della RKO, A Woman’s Secret, rivela già alcune costanti del suo cinema successivo: l’impazienza giovanile, il rifiuto e il desiderio di integrarsi, la ricerca di una casa o di un rifugio dopo aver abbandonato l’originario. A Woman’s Secret fu il film che determinò l’incontro tra Ray e Gloria Grahame che fu sua moglie dal 1948 al 1952.

Venerdì 12 marzo dalle 1.10 alle 6.00

STORIE SCELLERATE

PASSO DOPO PASSO NEL NERO PIU’ NERO (1)

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

SOGNI E BISOGNI – Prologo: Amore cieco
(Italia, 1984, colore)
Regia: Sergio Citti

Interpreti: Giulietta Masina, Hector Alterio, Jacques Dufilho, Paolo Villaggio
Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire
dal 6 ottobre 1985.
Un uomo insignificante si innamora di una ragazza ed inizia a corteggiarla ma non si rende conto che è cieca.

SOGNI E BISOGNI – Il ritorno di guerriero
(Italia, 1984, colore, dur., 29’53”)
Regia: Sergio Citti

Interpreti: Maurizio Nichetti, Daria Nicolodi, Asia Argento, Alessandro Haber

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985. Guerriero torna dopo dieci anni di lavoro all’estero dalla figlia (che non ha mai conosciuto) e dalla moglie che nel frattempo si è risposata con il misterioso Perotti e l’ha dichiarato defunto.

SOGNI E BISOGNI – Micio micio
(Italia, 1984, colore, dur., 35’27”)
Regia: Sergio Citti

Interpreti: Gigi Proietti, Andrea Ferreol

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

Pompeo è uno sfasciacarrozze grezzo, buzzurro e assolutamente impassibile alle donne che cercano continuamente di sedurlo. Proprietario di un gatto bianco e nero pubblica un annuncio su un giornale per farlo accoppiare. Trova una ricca aristocratica che è l’esatto opposto di lui: elegante, raffinata e colta. Tuttavia i gatti non si accoppiano e i due provano a portarli al tramonto sulla spiaggia per creare una situazione romantica. Al chiaro di luna pian piano i due si confidano delle loro passate esperienze amorose e… perdono i gatti!

SOGNI E BISOGNI – La morte porta consiglio
(Italia, 1984, colore, dur., 23’18’’)

Regia: Sergio Citti

Interpreti: Marina Confalone, Pietro Tordi.

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

Una donna di mezza età, Teresa, è al capezzale del padre morente in un letto di un ospedale. La donna gli strappa la promessa che alla sua morte le darà i numeri del lotto in sogno. Subito la prima notte, la figlia vaga nel sogno alla ricerca del padre che trova prima immedesimato in un bambino e poi nell’adulto intento sempre comunque a far giochi da bimbo. Nonostante l’insistenza della figlia, il padre non è disposto a darle i numeri (che afferma tuttavia di conoscere) per come l’ha trattato male durante gli ultimi anni di vita e soprattutto per la pessima sepoltura datagli. Le dice inoltre che se vuole i numeri deve redimersi e fargli una tomba bellissima in luogo di quella scarna e insulsa che ha ora. Per dar comunque prova della sua fede gli concede un solo numero estratto che effettivamente esce a patto che però lei giochi solo 100 lire. Nel sogno successivo la figlia accetta l’impegno del padre: lei si vende la casa e con i soldi fa una tomba stupenda al padre che in cambio le darà un terno secco….

SOGNI E BISOGNI – Il fattaccio
(Italia, 1984, colore, dur., 38’47”)

Regia: Sergio Citti

Interpreti: Enrico Montesano
Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

In un condominio alla periferia di Roma, un padre di famiglia ha fatto una strage uccidendo moglie, figlia e poi suicidandosi. A fare la macabra scoperta è il portiere. La notizia appare su tutti i giornali (con tanto di foto del portinaio) e vari possibili acquirenti si fanno avanti per poter visionare e quindi comperare l’appartamento ora sfitto. Il portiere approfitta della situazione e si fa dare laute mance per far vedere i locali agli ipotetici compratori (talvolta facendosi corrompere per farli passare avanti nella fila) e durante la visione della casa inscena racconti ora raccapriccianti, ora macabri, ora schizofrenici sul quel che è successo in quelle mura per far desistere dall’acquisto i possibili compratori e continuare le sue visite (ben) pagate.

SOGNI E BISOGNI – Ladri
(Italia, 1984, colore, dur., 33’55’’ )
Regia: Sergio Citti

Interpreti: Mario Brega, Ninetto Davoli

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

Tre ladri di galline squattrinati (‘er Caramella’, ‘er Pecora’ ed ‘er Bengala’) s’apprestano a fare un furto di galline….. Nel mentre si dirigono sul luogo del delitto investono una (bella) ragazza che sviene. Non potendo portarla all’ospedale né tanto meno alla polizia, la portano in casa di ‘er Caramella’ che convive col vecchio nonno brontolone..

SOGNI E BISOGNI – L’imbiancone
(Italia, 1984, colore, dur., 27’52’’)
Regia: Sergio Citti

Interpreti: Carlo Verdone, Serena Grandi, Isabella Amadeo
Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.
Armando è un manovratore di ponti mobili solitario e molto timido e impacciato con le donne. Quindi chiede continuamente consiglio alla signora Filomena di ‘Voce amica’. Le sue attenzioni sono tutte per Marisa, la padrona d’un negozio di scarpe posto proprio alla fine del ponte, e tutte le mattine Armando, ogni volta che la vede passare, non riesce mai a rivolgerle la parola. Allora, consigliato da Filomena, la va a trovare direttamente in negozio con la scusa di comprare un paio di scarpe. Ma appena la vede Armando non riesce a seguire la sua strategia d’abbordo e finisce semplicemente per comprare un paio di scarpe (oltretutto del colore sbagliato e della misura sbagliata).

BLOB CINICO TV

(Italia, 1992, b/n, dur., 40’)

Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco

Il bianco e nero contrastato, l’umanità mostruosa, i rutti e i peti mandati in prime time scompaginarono le certezze dell’intellighenzia e sconvolsero la visione sonnolenta del pubblico.
A distanza di quasi trenta anni il mondo del ciclista Francesco Tirone, del petomane Giuseppe
Paviglianiti, del cantante fallito Giovanni Lo Giudice, delle ‘schifezze umane’ Carlo e Pietro
Giordano, dell’afasico uomo in mutande Miranda, dell’occhialuto Giuseppe Filangeri resta una delle vette critiche ed estetiche mai immaginate in Italia, che chiudono e rilanciano un secolo di cinema.
“Non urlo o risata fragorosa: urli muti, subito troncati, senza eco, e risate a freddo. Comicità minima e iperbolica.”

Sabato 13 marzo dalle 1.05 alle 6.30

STORIE SCELLERATE

PASSO DOPO PASSO NEL NERO PIU’ NERO (2)

a cura di Fulvio Baglivi e Roberto Turigliatto

SOGNI E BISOGNI – Anche questo è amore
(Italia, 1984, colore, dur., 30’33’’)

Regia: Sergio Citti

Interpreti: Angelo Infanti, Michela Miti, Ida Di Benedetto

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

La moglie gelosissima d’un macellaio è fermamente convinta che il marito la tradisca appena ne ha occasione e trova continuamente indizi che confermano questo suo presentimento; ciononostante non riesce mai a cogliere sul fatto il marito e quindi decide d’osservarlo di nascosto e da lontano. Nonostante stia appostata un’intera giornata e chieda a tutte le donne uscite dal negozio il comportamento dell’uomo ancora non riesce a dimostrare l’infedeltà del marito. 

SOGNI E BISOGNI – Verde Luna
(Italia, 1984, colore, dur., 38’17’’)
Regia: Sergio Citti

Interpreti: Renato Pozzetto

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

Verde Luna è il proprietario d’una tavola calda in un non ben precisata località di mare. A differenza dei suoi coetanei è molto serio, lavora e non corre dietro a ipotetiche compagnie femminili. Ma proprio giocando su fantomatici numerosi contatti femminili, tre lestofanti estorcono a Verde Luna continui prestiti di denaro (e pasti gratis) promettendogli di volta in volta di presentargli qualcuna delle loro immaginarie compagne. Ma a tutto c’è un limite e anche Verde Luna capisce che i tre non hanno nessuna amicizia e da quel momento ‘chiude i rubinetti’.

SOGNI E BISOGNI – Sant’Analfabeta
(Italia, 1984, colore, dur., 35’50’’)

Regia: Sergio Citti

Interpreti: Francesco Nuti, Franco Javarone

Film TV in 10 episodi più un prologo trasmesso dalla RAI a partire dal 6 ottobre 1985.

Fra’ Analfabeta è un frate francescano che gira nel paese facendo miracoli ma non riuscendo molto bene nell’impresa. Per esempio fa diventare mangiona una ragazza anoressica, fa bere ancor di più (ma senza conseguenze) un ubriaco, rende autistica una ragazza troppo spigliata e paralitico uno che semplicemente era “stanco di camminare”…

MARCIA NUZIALE

(Italia/Francia, 1965, b/n, dur., 79’40’’)

Regia: Marco Ferreri

Con: Ugo Tognazzi, Shirley Anne Field, Alexandra Stewart

Film composto da quattro episodi (Prime nozze, Il dovere coniugale, Igiene coniugale, La famiglia felice) che hanno per tema la crisi dell’istituzione matrimoniale nella società contemporanea e il rapporto uomo/donna.

BLOB CINICO TV

(Italia, 1992, b/n, dur., 40’)

Regia: Daniele Ciprì, Franco Maresco

Il bianco e nero contrastato, l’umanità mostruosa, i rutti e i peti mandati in prime time
scompaginarono le certezze dell’intellighenzia e sconvolsero la visione sonnolenta del pubblico.
A distanza di quasi trenta anni il mondo del ciclista Francesco Tirone, del petomane Giuseppe
Paviglianiti, del cantante fallito Giovanni Lo Giudice, delle ‘schifezze umane’ Carlo e Pietro
Giordano, dell’afasico uomo in mutande Miranda, dell’occhialuto Giuseppe Filangeri resta una delle vette critiche ed estetiche mai immaginate in Italia, che chiudono e rilanciano un secolo di cinema.
“Non urlo o risata fragorosa: urli muti, subito troncati, senza eco, e risate a freddo. Comicità minima e iperbolica.”

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